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Visualizzazione dei post da luglio 24, 2011

Appello di nocensura.com ai No Tav: LASCIATELI SOLI

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Gli alpini, da Kabul a Chiomonte... oltre mille tra poliziotti, carabinieri, e altri appartenenti alle forze dell'ordine, che dovrebbero essere in strada, per la sicurezza dei cittadini,(1)  mentre invece vengono impiegati CONTRO i cittadini, per imporre a una valle che non la vuole, un'opera costosa quanto inutile e donnosa (2). Per difendere il cantiere di quest'opera che danneggerà la Val Susa, vengono impiegati persino gli uomini del Corpo Forestale, che la natura dovrebbero tutelarla. La questione del TAV non riguarda solo la Val di Susa, il cui patrimonio naturalistico deve esser considerato un bene comune di tutti gli italiani; perché l'opera VERRA' PAGATA con i SOLDI PUBBLICI; quella dei fondi dell'unione europea è una favoletta bella e buona, visto che  sborserà solo 600 milioni, a fronte di una spesa di oltre 20 miliardi, DESTINATA A LIEVITARE, come sempre... basta pensare che i lavori coinvolgono anche aziende che "non hanno dato bella mostra d

La Lega Nord punisce Borghezio: sospeso 3 mesi e rimosso da incarichi di partito

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Breivik costa caro a Mario Borghezio. Il Consiglio federale della Lega ha deciso di sospendere dal partito l'europarlamentare a causa delle improvvide dichiarazioni sulla tragedia di Oslo. La sospensione, secondo quanto si apprende, dovrebbe essere di tre mesi. Inoltre, decade anche la sua presidenza del Carroccio in Piemonte. Borghezio aveva definito "buone, alcune ottime" le idee del 32enne killer norvegese riguardo alla "invasione islamica". L'europarlamentare dichiara di accettare la decisione che tuttavia non condivide. La risposta di Borghezio -  "Come soldato politico accetto anche se non condivido - spiega - la accetto perchè quando si milita in un movimento bisogna superare l'orgoglio personale. Chi ha deciso avrà pensato che chi sbaglia paga e questa è una regola padana". Borghezio ha rivelato che la comunicazione gli è arrivata dal segretario del Piemonte, Roberto Cota, ma ha aggiunto che tutto si sarebbe aspettato "tranne

Finmeccanica e nuova cricca “Così pagavamo i politici”

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Giornata nera per Finmeccanica, la società controllata dal ministro  Tremonti , leader nel settore dell’aeronautica civile e militare. A mettere in crisi lo staff che fa capo al presidente  Pier Francesco Guarguaglini , da sei mesi iscritto sul registro degli indagati per frode fiscale e false fatturazioni, non è stato soltanto il tonfo in borsa che ha fatto crollare il titolo del 17%, ma un verbale secretato che risale a pochi giorni fa chiuso nel cassetto del pm  Paolo Ielo  che indaga sugli appalti Enav, la sua consociata più importante dal quale emerge lo scenario devastante di una nuova Tangentopoli con fiumi di denaro che non passano più direttamente dagli imprenditori, ai politici, ma vengono distribuiti attraverso l’intermediazione prezzolata dei cda di enti pubblici. I soliti uffici Fin dall’inizio dell’intricata storia con appalti pilotati e tangenti si è sospettata l’esistenza di fondi neri destinati a finanziare la politica. Anche attraverso i buoni uffici di strani perso

La crisi, dal greco krisis, scelta: alcuni consigli dalla brillante mente di Einstein

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“Non pretendiamo che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi può essere una grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall'angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E' nella crisi che sorge l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso. Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e disagi, inibisce il proprio talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi è l'incompetenza. Il più grande inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita ai propri problemi. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c'è merito. E' nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla, e tacere nella crisi è esaltare il conformismo. Invec

Omicidi: Roma batte Napoli 22 a 7: la capitale mai così insicura: ecco l'elenco delle vittime

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Napoli più sicura di Roma: nella città campana 7 omicidi dall'inizio dell'anno, a Roma 22. 3 solo nell'ultimo mese, precipita la sicurezza 22 contro 7, questo il bilancio amaro che Roma alla fine luglio si trova a fare contando i suoi morti, assassinati, dall'inizio dell'anno. Numeri inquietanti e decisamente preoccupanti, basti pensare che solo a luglio gli  omicidi , la maggior parte compiuti in pieno giorno, sono stati 3.    SCIA DI SANGUE  - Ieri un nuovo omicidio sulle strade romane, anche questo in pieno giorno: a  Torrevecchia cade vittima di un agguato Simone Colaneri  e prima di lui, troppi altri in una città decisamente inabituata a questa scia di sangue. Riflette sul sangue versato anche  Codici , con una nota di Ivano Giacomelli che dichiara:  “Un dato che dovrebbe far riflettere le Istituzioni  – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale del Codici -  senza creare allarmismi; ma il clima di violenza che tiene sotto giogo la capitale non and

Due milioni di metri quadri di monnezza In Campania ora è disastro ecologico

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L'allarme viene lanciato dall'ultimo rapporto Arpac. Il documento rileva macchie estesi di contaminazione invasa da oltre 17 milioni di tonnellate di rifiuti anche tossici e nocivi. L'agenzia ha individuato sette macro zone La definizione tecnica è aree vaste. La traduzione è disastro ecologico. La Campania radiografata dal rapporto dell’Arpac, l’agenzia regionale di protezione ambiente, è un territorio con macchie estese di contaminazione. Il dossier è stato presentato da  Antonio Episcopo , direttore dell’Arpac e da  Marinella Vito , direttrice tecnica, durante le audizioni davanti alle commissioni anticamorra e bonifiche della regione. Le aree vaste individuate si ricavano dalla collocazione geografica dei siti potenzialmente contaminati inseriti in due elenchi.

Bestemmi su Facebook? C’è una multa da 300 euro!

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Il blog cattolico Pontifex ha presentato una denuncia per chiedere l’oscuramento dei gruppi blafemi Il blog cattolico Pontifex dichiara guerra ai gruppi su Facebook che propagandano la bestemmia, denunciandoli penalmente e chiedendone ‘l’immediato oscuramento’. La denuncia e’ stata presentata ai sensi dell’articolo 724 del Codice Penale – cosi’ come modificato da una sentenza della Consulta nel 1995 e da un decreto legislativo del 1999 -, che punisce ‘chiunque pubblicamente bestemmia, con invettive o parole oltraggiose, contro la Divinita”. Pontifex chiede una sanzione pecuniaria da 51 a 309 euro per ogni iscritto (‘reo di bestemmia’) ai gruppi Facebook di cui produce un dettagliato elenco chiedendone la chiusura: sono sette i gruppi del popolare social network nel mirino di Pontifex, tra cui la ‘Confraternita dei Frati bestemmianti’, il ‘Club della bestemmia’, ‘Radio Bestemmia’. “Siamo certi – dicono al blog e quotidiano cattolico – che la Polizia postale e lo staff di Facebook inter

Marco Travaglio racconta gli intoppi dei 28 anni di carriera

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L’altra sera, all’ingresso del mio spettacolo a Carpi, alcuni giovani del Pdl (si fanno chiamare Giovane Italia, per la gioia – immagino – di Giuseppe Mazzini) distribuivano un volantino intitolato “Una carriera travagliata” , con la mia foto segnaletica e il riassunto, un po’ fantasioso un po’ vero, delle  cause civili  che ho perso  in tribunale. Ebbene sì, lo confesso: dopo 28 anni di carriera, 15-20 mila articoli, 150 trasmissioni tv, 2 mila conferenze e 30 libri, ho perso alcune cause civili. La prima fu con Previti: avevo scritto che era indagato, e lo era due volte, ma l’avvocato dell’ Indipendente  (giornale nel frattempo fallito),  smise di difendermi  e non portò le carte al giudice, così fui condannato in primo grado a pagare 70 milioni di lire al noto gentiluomo, nel frattempo condannato per corruzione giudiziaria.  Nessun “garantista” di destra insorse contro la barbarie di far pagare un soccombente dopo il primo grado, prima dell’appello e della Cassazione. Chiesi la so

A picco le azioni delle banche In borsa valgono la metà

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“Le banche italiane? Pronte ad affrontare le prove più dure, garantiva nemmeno due settimane fa  Giuseppe Mussari , presidente dell’Abi cioé la Confindustria del credito. Il 15 luglio, data delle dichiarazioni di Mussari tutti e cinque i grandi istituti nazionali sottoposti agli stress test dalle autorità di controllo europee avevano superato l’esame. Promosse a pieni voti Intesa, Unicredit, Monte Paschi e Ubi, con qualche riserva il Banco Popolare. Tutto bene, allora? Proprio per niente. Perchè dal 15 luglio a oggi i titoli bancari italiani sono entrati nel frullatore dei mercati. Forti ribassi, seguiti da fiammate al rialzo. Il clima resta pesante, come dimostra la giornata di ieri. Il fatto è che i grandi investitori internazionali vendono Italia a piene mani e se la prendono con le banche perché queste concentrano al massimo grado tutte le debolezze del nostro sistema. A cominciare dalla fortissima esposizione ai titoli di Stato, di cui le banche hanno fatto incetta negli ultim

La corte Ue boccia Mediaset “Deve restituire soldi per incentivi decoder”

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Doccia fredda per le reti del Biscione che si sono viste respingere il ricorso dalla Corte di Giustizia di Strasburgo. Ora l'azienda di Cologno monzese dovrà restituire gli "aiuti di Stato" stanziati dal governo per l'acquisto dei decoder per guardare il digitale terrestre La  Corte di giustizia Ue  ha condannato l’Italia al recupero immediato degli aiuti di stato stanziati per l’ acquisto dei decoder  per il digitale terrestre nel 2004-2005 rimandando al mittente il ricorso presentato da  Mediaset . Secondo le toghe di Strasburgo, i fondi stanziati sono “incompatibili con il mercato comunitario” e soprattutto “contro la libera concorrenza”. Grazie a quei soldi, molti italiani erano riusciti a comprare i decoder a un prezzo scontato in media di 150 euro continuando così a guardare sul digitale i loro canali preferiti, tra cui anche le reti del Biscione, dopo lo  switch off  della televisione analogica. Già nel 2007 la  Commissione  aveva bocciato l’iniziativa d

La campagna di “Repubblica” contro i NoTav

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Ci impegneremo in una causa legale contro La Repubblica per questa opera di disinformazione interessata , e devolveremo una parte dell’eventuale ricavato economico al riacquisto del camper notav incendiato alcune settimane fa da ignoti, all’interno dell’area presidiata dalle forze dell’ordine Da alcuni giorni diversi esponenti del movimento notav sono oggetto di un’aggressione mediatica condotta da diversi quotidiani, culminata nell’articolo “Gli ex terroristi arruolati tra i ribelli della Val Susa” comparso su La Repubblica di oggi, 26 luglio. In particolare, uno dei fondatori del Comitato di Lotta Popolare di Bussoleno, Stefano Milanesi, è attaccato per i suoi trascorsi giudiziari e ritratto in diverse fotografie. Ciò che stupisce, anzitutto, è che ci si stupisca: Stefano, come altri ex militanti degli anni Settanta, è da sempre (cioè da ben prima del 2005, come erroneamente afferma La Repubblica) tra i più appassionati e intelligenti animatori del movimento e delle sue iniziative;

L'altra faccia del WWF: "il patto con il panda"

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Il  WWF , dal 1961 simbolo del rispetto per l’ambiente e della protezione della fauna, nasconde un lato oscuro che è molto abile a dissimulare. La sua cooperazione con l’industria vale ben 500 milioni di euro l’anno, e  contribuisce alla scomparsa della  tigre  in India e alla devastazione delle foreste nel Borneo . Der Pakt mit dem Panda   (Il patto con il panda), un  documentario realizzato da Wilfried Huismann , è andato in onda poche settimane fa alla TV Tedesca. Davanti a 900.000 spettatori ha svelato la  collusione del WWF con progetti imprenditoriali  che contribuiscono a distruggere la natura, invece di preservarla come la sua immagine e la sua storia suggeriscono. Kanha, India: qui il WWF organizza dei  safari per ricchi occidentali , dove per 10.000 dollari garantisce l’emozione di un incontro con la tigre. Un percorso che si snoda nel folto della giungla scortati da guide locali, che seguono le tracce delle tigri a bordo strada fino a stanare gli ultimi esemplari sopravvi

Il "suicidio programmato" delle merci, una truffa al consumatore

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Un microchip blocca la tua stampante dopo un certo numero di copie? Fabbricano macchine che si devono rompere alla svelta? La lampadina che illumina il tuo bagno ha le ore contate? I prodotti sono programmati per rompersi? Fatti ridare i soldi! È il suicidio delle merci. Ce lo racconta il documentario:  OBSOLESCENZA PROGRAMMATA C’è la storia della lampadina che funziona da 100 anni. Ma come fai a vendere lampadine se quelle che produci durano un secolo? Così agli inizi dell’industria di largo consumo i produttori si misero d’accordo per fabbricare lampadine che non durassero più di 1500 ore. E chi sgarrava doveva pagare multe salate. E schiere di chimici lavorarono per anni per produrre un nylon che fosse un po’ più fragile di quello inizialmente messo sul mercato. Sennò i collant duravano anni…

il salmone-Frankenstein OGM riesce a riprodursi.

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Frankenstein è in grado di  riprodursi . E’ il risultato – ovviamente ridotto ai minimi termini – di una ricerca condotta da tre scienziati canadesi sul  maxi salmone Ogm , il primo animale  geneticamente modificato  in procinto di essere ammesso sulle tavole americane. I suoi creatori dicevano che era  sterile . Il maxi salmone Ogm ha il pregio commerciale (e  commerciale  soltanto) di crescere continuamente. Come  stazza , sarebbe in grado di sbaragliare i consimili della stessa età: ad esempio, nella competizione per accedere al cibo. Prima di andare avanti, immaginate cosa accadrebbe ai salmoni  selvaggi  se un esemplare Ogm evadesse da un allevamento e trasmettesse ai discendenti la caratteristica della crescita continua. Il maxi salmone Ogm è stato creato in laboratorio da AquaBounty Technology: hanno preso il gene dell’ormone della crescita del salmone reale (il più grande fra i  salmoni , che vive nel Pacifico), lo hanno unito con il frammento di materiale genetico proveniente

Quirra, morire di guerra (senza la guerra) nel paradiso Sardegna

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“E’ giusto che uno stipendio serva a pagare un funerale di prima classe?”. Queste parole le pronuncia don Gianni Cuboni, cappellano dell’ospedale di Muravera e sono riferite da Paolo Carta giornalista de  L’Unione sarda  al collega Ottavio Pirelli della Rai di Cagliari e autore del libro inchiesta  Veleni in paradiso  (Castelvecchi Rx euro 9,50), che ho letto tutto d’un fiato. Siamo a pag. 119 a poche pagine dalla fine dell’allucinante racconto di Pirelli a proposito degli indizi raccolti da varie fonti che dimostrerebbero che a Quirra è in atto una guerra (anche se non siamo in guerra) causa scatenante della sindrome di Quirra, malattia che sta portando a morte precoce persone e animali. Tanti gli indizi fisici e chimici raccolti che portano alla risoluzione dei motivi scatenanti la sindrome. Il rapporto di 45 pagine steso dai veterinari Giorgio Mellis e Sandro Lorrai, pubblicato da Carta sull’Unione Sarda lo scorso 4 gennaio fatto che ha dato il via all’inchiesta aperta dalla procur

Malasanità: errori medici causano un decesso shock a Siena

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Decesso choc alle Scotte di Siena, Mugnai e Marignani (Pdl): «Le ultime ore della donna un autentico calvario... ...La Regione dia risposte immediate e chiare su fatti e responsabilità»              Una trasfusione non necessaria effettuata con sangue destinato ad altro paziente ha aperto la strada a un’agonia di giorni conclusasi con il decesso choc di una paziente ottantenne di Sansepolcro: è accaduto l’altro ieri al policlinico senese delle Scotte e ora sulla vicenda, di cui si sta già occupando la magistratura, dovrà far luce la Regione Toscana. A chiamarla a questo compito un’interrogazione depositata oggi dal Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale Stefano Mugnai (Pdl) e dal Consigliere regionale del Pdl Claudio Marignani, che chiedono espressamente all’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia e al governatore Enrico Rossi «risposte immediate e chiare sull’accaduto», oltre che di «appurare con le dovute verifiche se ci siano responsabili

Val di Susa: appello di docenti e ricercatori a Giorgio Napolitano

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Tav in Val di Susa. Oltre 150 docenti e ricercatori universitari scrivono un appello al Presidente della Repubblica perché sia proposta una discussione trasparente ed oggettiva sulle motivazioni della “grande opera”. La notizia - perché di questo si tratta - non trova spazio sui quotidiani nazionali, troppo occupati a raccontare di scontri e proteste. Eppure, l’appello è veramente interessante da leggere e ci consente di aprire uno spazio di approfondimento non banale sul tema No Tav Questo il testo dell’appello: Onorevole Presidente, il problema della linea ferroviaria ad alta velocità/alta capacità Torino-Lyon rappresenta per noi, ricercatori e docenti, una questione di metodo sulla quale non è più possibile soprassedere. Il pluridecennale processo decisionale che ha condotto a questa situazione è stato sempre afflitto da una scarsa considerazione del contesto tecnologico, ambientale ed economico tale da giustificare o meno la razionalità della scelta, data sempre per scont

L'ELENCO AGGIORNATO DI TUTTI GLI INQUISITI DEL PARLAMENTO

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Sono 84 i rappresentanti del popolo che hanno questioni aperte con la giustizia. Tra i reati ci sono quelli tipici della politica (corruzione, concussione ecc.), ma crescono quelli da legami con organizzazioni mafiose. Alcuni, invece, si portano dietro condanne legate agli anni di piombo, Il record in Sicilia Un database dettagliato con tutti i nomi dei parlamentari nei ‘guai’ con la giustizia. Tra Montecitorio e Palazzo Madama siedono deputati e senatori con sentenze di condanna sulle spalle, in attesa di processo oppure rinviati a giudizio. E tra questi, ben 34 risultano condannati per reati che vanno dalla diffamazione fino all’associazione mafiosa o per una cattiva gestione di fondi pubblici di cui ora devono rispondere di tasca propria. Altri nove legislatori sono stati beneficiati dalla prescrizione dei reati PER L'ELENCO DEI NOMI  DEGLI "ONOREVOLI INQUISITI" CLICCA QUI  Condividi su Facebook

Morti sul lavoro: il bollettino di guerra si aggrava in silenzio

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La guerra quotidiana di chi esce la mattina di casa per andare a compiere il proprio dovere e, qualche volta, non vi fa ritorno . L’impressione, terribile e meschina, è che ormai parlare di morti sul lavoro sia diventato demagogico, retorico e ridondante. Che ormai non faccia quasi più notizia parlare di “morti bianche”; che locuzione ipocrita, come se la morte avesse un colore distintivo. Semplicemente ci sono contesti in cui morire è assurdo e innaturale: come morire al volante della propria auto mentre si viaggia con la famiglia, come morire cadendo da un’impalcatura mentre si sta tirando su un muro. Quella di due giorni fa, 22 luglio, è stata una giornata sanguinosa: due morti in Piemonte, uno in Toscana, uno in Trentino (aveva 21 anni) ed uno in Basilicata. Le statistiche di metà anno ci costringono a tenere gli occhi fissi su questo dramma che si consuma quotidianamente e non accenna a smettere . E sono cifre sconcertanti: secondo l’Osservatorio di Bologna per le morti sul lavor

Bersani ora attacca: 'Fango contro il Pd' 'Non accettiamo aggressioni e calunnie'

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''Lo dico alle macchine del fango che iniziano a girare: se sperano di intimorirci si sbagliano di grosso''. Cosi' il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, a proposito delle critiche mosse al suo partito dai giornali in relazione alle vicende di Tedesco e Penati. ''Le critiche le accettiamo - sottolinea Bersani - le aggressioni no, le calunnie no, il fango no. Da oggi iniziano a partire le querele e le richieste di danni. Sto facendo studiare la possibilita' di fare una class action'' da parte di tutti gli iscritti al Pd.

.... Ancora soldi alla casta

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Chiudere per ferie e partire sereni – economicamente parlando – per le vacanze. E’ una situazione alla quale tutti noi – visti i tempi di ristrettezze economiche e di sacrifici imposti – vorremmo aspirare. E per la verità qualcuno godrà di questa ambita condizione: i partiti politici. Il prossimo 29 luglio, infatti, i tesorieri dei partiti si vedranno piovere addosso una sostanziosa tranche da 100 milioni di euro. Di che si tratta?  E’ la quarta (ce ne sarà  ancora un’altra) rata annuale  del cosiddetto “rimborso elettorale” relativo alle elezioni politiche del 2008. L’importo è calcolato sulla somma complessiva di 503 milioni di euro e spetta a tutti i movimenti politici che ottenuto almeno l’1% dei voti, anche se non hanno eletto alcun deputato. L’attuale legge sul “rimborso elettorale” ha sostituito quella sul finanziamento ai partiti spazzata via dal referendum popolare del 1993 (9o,3% dei voti a favore). Ecco come sarà ripartita la rata in pagamento: Pdl : 41.303.789;  Pd : 36.04

Uno staff variegato, per non esser fans di nessuno

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Lo staff che gestisce qst pagina è VARIEGATO, solo così possiamo fare informazione libera e senza esser "fans" di nessuno... nel ns gruppo ci sono persone molto diverse tra di loro, alcuni ideologicamente più vicini al csx e alcuni vicini al cdx; fa parte del ns staff anche un ex leghista, che ha ricoperto importanti incarichi ed è stato persino candidato in regione per il carroccio... il denominatore comune che unisce chi gestisce questa pagina, è la delusione e la mancanza di fiducia per tutti i partiti e per questa politica... ognuno di noi, rispettando un regolamento che ci siamo dati, esprime le proprie idee e da visibilità a ciò che ritiene opportuno e di pubblico interesse. Molte pagine sono "a senso unico"... tutto lo staff è di una parte, e i lettori idem... pubblicano PROPAGANDA POLITICA per la loro fazione e si applaudono da soli :) Qui non è così... attacchiamo tutti, e non facciamo sconti a nessuno. Ed è per questo motivo che molte volte veniamo contes

NO TAV: Chi ascolta le ragioni dei comitati cittadini, non può che concordare

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Qualche settimana fa, in un nostro editoriale, scrivemmo che "non prendevamo posizione" circa il TAV, in quanto alcuni membri dello staff di nocensura.com (seppure 2 su 5) erano favorevoli alla realizzazione dell'opera; dopo aver approfondito la questione, saputo che i lavori dovrebbero esser diretti dalle stesse aziende che lavorano sulla "Salerno-Reggio Calabria", dopo aver valutato come sono stati gestito gli appalti, dopo aver appreso che l'Europa pagherà solo 600.000.000 su 20.000.000.000 (ma alla fine l'opera costerà molto di più di quanto preventivato, come al solito) e molti altri aspetti della questione, non ultimo l'impatto ambientale e l'inutilità di questa costosa opera, (potrebbe esser potenziata la linea ferroviaria già esistente) abbiamo cambiato idea. Non fermatevi ai discorsi della TV e dei capibastone di PD e PDL... ascoltate anche la versione dei CITTADINI COME NOI... per saperne di più, http://notav.info Lo staff di nocensu