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Visualizzazione dei post da ottobre 9, 2011

Milano, gli studenti assediano gli uffici di Fininvest (articolo + video)

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Alla vigilia della manifestazione di domani 15 ottobre, i Collettivi studenteschi di Milano e provincia tornano in piazza. Un corteo partito alle dieci da largo Cairoli ha attraversato il centro del capoluogo lombardo cantando slogan contro banche e governo. Prese d’assalto le vetrine di molte filiali del credito, come Intesa Sanpaolo e Unicredit. Durante la mattinata è stata tentata anche l’incursione nella sede milanese della agenzia di rating Goldma Sachs, dopo gli episodi che nelle scorse settimane avevano coinvolto Moody’s e Standard&Poors. Il corteo ha poi raggiunto piazza Cadorna dove verso mezzogiorno, all’angolo con via Paleocapa gli studenti hanno lanciato ortaggi e frutta marcia contro la polizia, impegnata a bloccare l’accesso al palazzo che ospita gli uffici della Fininvest. “La nostra fiducia non l’avrai mai, ladro mafioso”, hanno gridato gli studenti all’indirizzo del premier Berlusconi. da "Il Fatto Quotidiano" Articolo interessante? Segnalalo ai tuoi

Quello che non ci dicono sulla "donazione degli organi"

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Predatori di organi Dal sito dell’A.I.D.O.: Quando avviene il prelievo degli organi? Quando sia stata accertata e documentata la morte encefalica o morte cerebrale, stato definitivo e irreversibile. L’accertamento e la certificazione di morte sono effettuati da un collegio di tre medici (medico legale, anestesista-rianimatore, neurofisiopatologo) diversi da chi ha constatato per primo la morte e indipendenti dall’équipe che effettuerà il prelievo e trapianto. Questi medici accertano la cessazione totale e irreversibile di ogni attività del cervello per un periodo di osservazione non inferiore a 6 ore. Ma questa è veramente la Verità? Perché ci nascondono che la cosiddetta “morte cerebrale” è un’invenzione e che l’espianto si pratica a cuore battente e sangue circolante su un vivo che ha perso la coscienza? Quello che non ti hanno detto Non ti hanno detto che l’espianto di organi quali cuore, fegato, polmoni, reni, ecc., si effettua da persona in coma, sottoposta a ventilazione forz

Insieme per un cambiamento globale, il 15 Ottobre [Articolo + Video]

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Segnate questa data sul vostro calendario mentre il movimento per liberare il pianeta dall’elitarismo globale avanza. La gente del pianeta ha consentito di venire usata come pedine nella centralizzazione del potere e della ricchezza. Ma si sta verificando una svolta ( Steve Beckow ) 15 OTTOBRE – UNITI PER UN CAMBIAMENTO GLOBALE http://15october.net/ Il 15 ottobre la gente di tutto il mondo scenderà nelle strade e nelle piazze. Dall’America all’Asia, dall’Africa all’Europa la gente si ribella, reclamando i propri diritti e richiedendo una vera democrazia. Ora è il momento per tutti noi di unirci in una protesta globale non-violenta.  Chi è al potere lavora per il beneficio di pochi, ignorando la volontà della stragrande maggioranza ed il prezzo umano ed ambientale che tutti noi dobbiamo pagare. Questa situazione intollerabile deve finire. Uniti in un’unica voce faremo sapere ai politici ed alla élite finanziaria che essi servono, che spetta a noi, la gente, decidere il nostro futuro.

Maroni fa il paladino dell'antimafia: ma taglia i fondi alla DIA

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Con una durissima lettera al ministro Maroni i sindacati delle forze di polizia denunciano: gli stipendi degli agenti della Dia sono stati ridotti fino al 20 per cento nonostante i successi vantati dall'esecutivo nella lotta alla criminalità organizzata. "E' stato questo soltanto il frutto di un'iniziativa scomposta da parte di un alto burocrate del Dipartimento o è l'espressione di una precisa volontà politica?"(13 ottobre 2011)Il governo Berlusconi taglia i fondi all'Antimafia. Con una durissima lettera di protesta, indirizzata personalmente al ministro dell'Interno Roberto Maroni, tutti i sindacati delle forze di polizia denunciano pubblicamente che sono stati ridotti in blocco del 20 per cento perfino gli stipendi degli agenti della Direzione investigativa Antimafia, il corpo nazionale di investigatori specializzati che fu voluto da Giovanni Falcone e che in questi anni ha già subito pesantissimi tagli alle strutture e al personale.  La lettera

Crisi: la Spagna taglia le spese militari

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In Spagna la crisi colpisce anche un settore che non conosce crisi. E  i militari si trovano costretti a tirare la cinghia .  Quattro legislature  - in percentuale dell'85 percento sotto il governo del PP - hanno prodotto un debito di 26 miliardi di euro , che la Difesa deve saldare entro il 2025. Il programma di modernizzazione e riarmo lanciato un decennio fa ha lasciato - secondo quanto riporta il quotidiano 'El Pais' - un buco che mette in forse le nuove acquisizioni e la tenuta stessa del bilancio della Difesa. Nell'informativa sulla situazione del bilancio preventivo, un rapporto ottenuto dal Pais presentato al Parlamento spagnolo a settembre , si legge: "Si evidenzia l'insufficienza della capacità finanziaria del ministero della Difesa a far fronte, nel presente e nel futuro, agli obblighi contrattuali.  Il carico del debito è tale da far collassare qualsiasi previsione [...], sarà praticamente impossibile affrontare nuove acquisizioni nei prossimi 20 a

Morire di carcere: dossier 2000 - 2011

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Suicidi, assistenza sanitaria disastrata, morti per cause non chiare, overdose In 11 anni nelle carceri italiane sono morti oltre 1.800 detenuti, di cui 1/3 per suicidio Detenuti morti dal 2002 al 2011, ordinati per cognome, età, data e luogo del decesso Materiali di approfondimento sui suicidi nelle carceri italiane: aggiornamento a dicembre 2010 (pdf) NEWS - Mappa interattiva dei suicidi avvenuti nelle carceri italiane dal 2002 al 2010 - NEWS Anni Suicidi Totale morti 2000 61 165 2001 69 177 2002 52 160 2003 56 157 2004 52 156 2005 57 172 2006 50 134 2007 45 123 2008 46 142 2009 72 177 2010 66 184 2011* 50 146 Totale 676 1.8 95 * Aggiornamento al 10 ottobre 2011 Le storie dei detenuti "morti di carcere" anno per anno Il dossier "Morire di carcere" dell'anno 2010 Il dossier "Morire di carcere" dell'anno 2009 Il dossier "Morire di carcere" dell'anno 2008 Il dossier "Morire di carcere" dell'anno 2

Processo Cucchi, direttore carcere: “ci furono problemi trasporto per ospedale”

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Ci furono problemi organizzativi per il trasporto di Stefano Cucchi nella struttura protetta dell’ospedale “Sandro Pertini” di Roma, dove la settimana dopo il suo arresto per droga, il 22 ottobre 2009 morì. La conferma viene dal direttore del carcere di “Regina Coeli”, Mauro Mariani, sentito come testimone al processo che per la morte del romano di 31 anni vede imputate dodici persone. “Fu il dottor Rolando Degli Angioli, del servizio sanitario del carcere - ha detto Mariani - ad avvertirmi telefonicamente il 16 ottobre 2009 che era entrato un detenuto per il quale occorreva fare accertamenti radiologici all’esternò. E fu lo stesso Degli Angioli ad avvisare il direttore che c’era un problema organizzativo per la polizia penitenziaria. Quale è presto detto: “c’erano i due uomini di scorta non l’autista del mezzo comune disposto per il trasporto di Cucchi al pronto soccorso del Fatebenefratelli”. Il passaggio successivo fu che “contattai il medico del carcere pregandolo di cambiare il

Vanna Marchi è già in semilibertà: lavora nel locale del marito della figlia

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Non urla più "d'accordo". Non vende più lozioni, creme per dimagrire, pacchetti contro il malocchio. E' quasi silente, davanti a un computer, mentre pochi clienti consumano un pasto. E' la nuova Wanna Marchi. L'imbonitrice televisiva per eccellenza, condannata nel 2006 (in tutti i gradi di giudizio) per associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata, ora è in regime di semilibertà. La condanna prevede un 11 anni di cella. Ma lei ha già scontato metà della pena. La bolognese 69enne è tornata "fuori" giovedì 6 ottobre, nel bar ristorante "La Malmasion" di via Napo Torriani, al 15. E' il suo nuovo lavoro, in una finestra oraria che le permetterà di uscire dal cacere dalle 9.30 alle 22. E' un locale densamente frequentato vicino alla stazione centrale. Lavora con Antonio Lacerenza, compagno della figlia Stefania Nobile (anch'ella condannata).

Pena di morte: 2024 le esecuzioni nel 2010. Ma in Cina è segreto di stato...

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E' la denuncia di Amnesty international. Nel 2010 in 67 paesi sono state inflitte 2024 nuove sentenze capitali, ma c'è l'incognita cinese, che considera questo dato "segreto di stato". Riccardo Noury: "In Italia c'è una tradizione abolizionista, ma la gente si innamora di un caso ma non del problema nel suo complesso" Oggi si celebra la nona Giornata mondiale contro la pena di morte, incentrata sulla disumanità della pena capitale in quanto trattamento e punizione crudele, inumano e degradante. Secondo Amnesty International , dal 1977 impegnata in una campagna mondiale contro la pena di morte, nel 2010 almeno 23 paesi hanno eseguito la pena capitale per un totale di 527 esecuzioni riportate. In testa l’Iran con almeno 252 esecuzioni, la Corea del Nord con almeno 60, lo Yemen con almeno 53, gli Stati Uniti d’America con 46, l’Arabia Saudita con almeno 27. Questi dati non includono la Cina. Amnesty sostiene che l’anno scorso siano state eseguite mig

Ecco il percorso del corteo di Sabato 15 Ottobre - Roma

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COMUNICATO DEGLI INDIGNADOS SPAGNOLI

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I PARTITI POLITICI NON SONO AMMESSI ALLE MANIFESTAZIONI DEL 15 OTTOBRE:   Vedo che in molti paesi alcuni partiti politici stanno cercando di saltare sopra questa azione. Che voi tutti abbiate ben chiaro: I partiti politici non sono invitati all'azione mondiale di Protesta del 15 ottobre. Per il semplice fatto che loro stessi no una grossa parte del problema. Gli affiliati a qualsiasi partito politico ovviamente sono i benvenuti ma loro devono lasciare le loro bandiere a casa. Questa è una giornata dei cittadini tutti che protestano per i propri diritti, non una giornata per promuovvere il vostro partito. Scusate ma questo è quanto. fonte:  Traduzione del post di Gonzalo Perez Chomon Esattamente ciò che sta capitando in Italia... ? L'impressione è questa: speriamo di sbagliarci, ma non sarebbe per niente simpatico scendere in piazza contro un sistema creato, generato e fomentato dai partiti.... e trovare le loro bandiere! Articolo interessante? Segnalalo ai tuoi amici su

Rischia di affondare la nave con 1300 tonnellate di petrolio a bordo - VIDEO

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12 october 2011 18:56 Rischia di affondare la nave con 1300 tonnellate di petrolio a bordo.  Almeno 300 tonnellate di petrolio sono già uscite dalle capienti stive della nave portacontainer finita contro la barriera corallina a 22 km dalla costa neozelandese. fonte: Rainews24 Articolo interessante? Segnalalo ai tuoi amici su Facebook cliccando "like"! Oppure condividilo sulla tua bacheca! Condividi su Facebook

Wells: "Sarà il PD a finire il lavoro iniziato da Berlusconi"

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Marc Wells, «Italia: preparativi per un governo di austerity di “sinistra”» C’è una crescente opposizione popolare in Italia alle politiche di austerità in corso di attuazione da parte del primo ministro Silvio Berlusconi. La recente manovra da 54 miliardi di euro è parte di un programma pluriennale di tagli alla spesa sociale e aumento di tasse regressive. L’attacco contro la classe lavoratrice è stato implementato sia dall’attuale governo di centrodestra di Berlusconi, così come dal precedente governo di centrosinistra guidato da Romano Prodi. Nemmeno approvato il provvedimento, che l’élite finanziaria ed industriale ha subito iniziato a fare progetti per il prossimo attacco. Il “Wall Street Journal” ha subito sottolineato che la misura era insufficiente. «Gli economisti temono che la proporzione del debito pubblico resterà elevata», ha scritto. Il debito pubblico in Italia ha superato il 120% del Pil, secondo soltanto alla Grecia nell’Eurozona. Vladimir Pillonca, un economista d

1984: le Profezie di George Orwell

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George Orwell, al secolo Eric Arthur Blair, fu giornalista, scrittore e attivista politico scozzese. Nacque in una colonia britannica indiana nel 1903. Dopo alcuni anni trascorsi a sostenere la causa marxista, dovette prendere atto dei limiti del corrispondente impianto politico assistendo ai risvolti tragici del totalitarismo stalinista. Nel 1946 scrisse di sé: “Ogni riga che ho scritto dal 1936 a questa parte è stata pensata contro ogni totalitarismo ed a favore del socialismo democratico.” Data la irreperibilità di elementi che testimonino il contrario, è probabile che Orwell non abbia mai aderito ad alcuna confraternita e società segreta. L’aggettivo ‘orwelliano’ è entrato nel lessico comune per indicare situazioni politiche in cui un sistema di potere centralizzato adoperi artifici psicologici, scientifici e tecnologici per controllare e asservire l’uomo comune. L’omonimo genere letterario andò ad arricchire la letteratura  distopica,  di cui furono esponenti Aldous Huxley   ( A

Basta con le assurde divisioni tra "nord" e "sud", per colpa di chi governa male!

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I cittadini del Nord hanno ragione di essere arrabbiati per il fatto che buona parte delle - altissime - tasse che pagano vengono spese per sanare i conti delle regioni meridionali: è verità che regioni come Lombardia e Veneto, pagano molto di più di quanto viene speso in quel territorio... tuttavia anziché prendersela con i cittadini del sud - che SUBISCONO - tale situazione, ne sono vittime e non carnefici - dovrebbero prendersela con chi GOVERNA, e in questo caso - ormai da molti anni - la Lega Nord che nel nord del paese raccoglie moltissimi consensi... e poi che cosa ha fatto? Apparte avvallare tutte le decisioni di Berlusconi? Ha risolto la questione degli extracomunitari? Federalismo? SVEGLIAAAAA  Non è dividendosi tra "nordisti" e "sudisti" che miglioreremo la situazione...!!! Gli obbiettivi dei cittadini del Nord e del Sud in questo caso, COLLIMANO... Qualcuno davvero crede che un giovane del sud sia entusiasta di essere costretto ad abbandonare la t

Il giudice dimentica di scrivere motivazioni condanna: 9 mafiosi LIBERI

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Il Ministro della Giustizia Francesco Nitto Palma (foto La Stampa) Il giudice dimentica di depositare le motivazioni della condanna: fuori i baby-boss della malavita "Mole di lavoro troppo grossa" Nitto Palma manda gli ispettori CATANIA Arrestati, processati e condannati, ma scarcerati perchè lo stesso Gip di Catania che ha emesso la sentenza non ha depositato nei tempi previsti dalla legge le motivazioni, facendo così scadere la decorrenza dei termini che ha aperto loro le porte del carcere. Una «dimenticanza» che ha fatto scattare i primi passi ispettivi del ministro della Giustizia, Nitto Palma, anche se il Gip ammette le proprie responsabilità, citando a discolpa i carichi di lavoro. Al centro della vicenda un gruppo di giovani emergenti della malavita etnea che tentava di farsi spazio a Adrano ipotizzando anche un presunto attentato in piazza contro il boss locale. Il clan era stato sgominato, grazie a intercettazioni, e dopo l’arresto c’era stato il processo,

Il conflitto della manager di equitalia: la sua società compra case ipotecate

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La strana situazione di Torino. Ma nelle sedici società satellite dell’agenzia che curano le riscossioni in sede locale, ci sono diversi ex politici. Anche il deputato pdl Marco Milanese, imputato nella storia della P4, vi ha sistemato alcuni suoi amici ROMA – Come racconta l’avvocato Alberto Goffi (l’udc piemontese che da tempo denuncia gli abusi dell’agenzia), l’implacabile macchina da guerra Equitalia porta dentro di sé diversi conflitti d’interesse. La presidente di Equitalia Nomos (la struttura sovrintende Torino e provincia, in attesa di essere inglobata in Equitalia Nord) è Matilde Carla Panzeri. Già funzionario della Banca d’Italia, oggi la Panzeri è presidente di una società pubblica che cura il recupero dei crediti dello Stato e degli enti locali. Ha quindi possibilità di accesso alle informazioni sullo stato patrimoniale dei torinesi, sulla solvibilità degli imprenditori della provincia e – tra l’altro – negli ultimi quattro anni la Panzeri attraverso i suoi dirigenti h

Le dieci domande a Manganelli che vorremmo che Fabio Fazio gli rivolgesse

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Il capo della polizia Manganelli andrà da Fabio Fazio prossimamente. Ecco le 10 domande che chiediamo gli venissero rivolte. Si può scrivere alla redazione da qui:  raitre.chetempochefa@rai.it Gentile Fabio Fazio, pensando alle migliaia di persone che hanno partecipato dieci anni fa alle manifestazioni contro il G8 a Genova, alla fallimentare gestione dell’ordine pubblico che portò all’omicidio di un ragazzo, ai processi che hanno condotto alla condanna di decine di agenti, funzionari e dirigenti delle forze dell’ordine, le chiediamo di porgere alcune domande al capo della polizia, Antonio Manganelli, che sarà suo ospite in una delle prossime puntate della sua trasmissione e che in questi anni ha evitato di dare spiegazioni soddisfacenti. Sono questioni che non è possibile eludere, se si vuole dialogare seriamente con il capo della polizia. 1. Perché non ha ancora chiesto scusa per le violenze, gli abusi, le calunnie e i falsi compiuti da uomini della polizia alla scuola Diaz, all

Afghanistan:10 anni di guerra e occupazione…per il controllo della droga

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Correva l’anno 2001  in Afghanistan . Le forze armate inglesi e statunitensi iniziarono a bombardare il paese dietro il paravento della “lotta al terrorismo”.Dieci anni sono passati e l’invasione (Usa/Uk e alleati) continua,civili continuano a morire sotto le bombe “umanitarie” della NATO,le nazioni imperialiste continuano ad incrementare le spese militari (a scapito di quelle sociali), continuano a morire anche i militari occupanti,per la maggiore “carne da macello” mandata a morire in cambio di lauti compensi.67000 morti l’attuale bilancio di questa guerra,tra cui “15mila civili (dato sottostimato),38mila talebani, 10mila militari afgani, 2.600 della Nato (e 20mila feriti e mutilati) e 1.800 contractors, negli ultimi cinque anni 730mila sfollati, pari a una media di 400 al giorno (stime ufficiali di Onu, Nato, Crocerossa, Human Rights Watch, Unhcr).”E tutto questo per cosa? Non certo per i “diritti umani”,la “lotta al terrore” con cui questa guerra e i suoi massacri sono stati gius

La situazione del sud: quando le vittime diventano carnefici.

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La situazione economica del sud Italia anziché migliorare, è in continuo peggioramento: la disoccupazione dilaga, e il poco lavoro che c'è, spesso è "in mano a qualcuno": se non sei "parente di.." o "amico di.." è quasi inutile presentare la domanda: tanto il "curriculum" e i titoli di studio non sono "secondari", ma proprio non contano niente; e la cosa peggiore è che così anche negli apparati dello Stato, enti locali compresi. Se vai a giro a cercare lavoro, l'unica cosa che trovi è un impiego a nero: niente contributi, niente tutele, malattia retribuita nemmeno in sogno, per non parlare della "maternità": questa è una parola che è bene non pronunciare. La retribuzione è bassissima, ben al di sotto dei "minimi sindacali", mentre se c'è una cosa superiore a quanto previsto dalla legge, è l'orario di lavoro: e spesso anche il rischio di infortuni, figuriamoci se qualcuno pensa alle normative di sicur

Rivoluzione SI: ma CULTURALE! NO assoluto a qualsiasi forma di violenza!

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Magreb, Spagna, Usa, Inghilterra... e in molte altre parti del mondo, i cittadini stanchi delle vessazioni dei governi, complice delle banche centrali (che sono private: producono profitti come un'azienda qualsiasi) e dai banchieri che detengono la sovranità monetaria, sono scesi in piazza, hanno iniziato a ribellarsi. A Londra ci sono stati gravi disordini, che ci auguriamo di NON VEDERE MAI in Italia. La violenza non risolve niente... anzi: permette ai governi di giustificare la repressione e di inasprire le leggi, oltre al fatto che i danni provocati ovviamente, saranno ripagati con DENARO PUBBLICO, sottratto ad altre spese oppure con nuove tasse... Andare in piazza a rivendicare i propri diritti, a chiedere un po' di  democrazia reale  e leggi più giuste, e poi spaccare tutto, non serve assolutamente a niente, anzi: è  controproducente.  In quel modo il risultato è quello di passare da  facinorosi, violenti, "criminali comuni"  - come il premier britannico de

Evasione fiscale: ecco come stanno davvero le cose

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Da un po’ di mesi a questa parte il tema dell’evasione fiscale è tornato alla ribalta. Ma è un ritorno strano. A differenza di un tempo, neanche poi tanto remoto, in cui la lotta all’evasione fiscale era una bandiera della sinistra, mentre la destra mostrava una certa indulgenza, oggi il tema dei miliardi (circa 130) sottratti ogni anno al fisco è diventato uno strumento di agitazione politica universale. Lo usa come sempre l’opposizione di sinistra, ma lo usa anche la Chiesa per impartirci lezioni di moralità, lo usano gli indignati di ogni colore politico, lo usa la destra di governo alla disperata ricerca di soldi per tappare le falle dei conti pubblici. Accade così che, poco per volta, alle preoccupazioni per i sacrifici che la manovra ci impone, si mescoli e si sovrapponga un malessere sordo, una specie di risentimento, che alimenta un clima vagamente maccartista, di moderna caccia alle streghe. Gli evasori sono visti sempre più come la causa di tutti i nostri mali, la loro ind