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Visualizzazione dei post da giugno 5, 2011

Recenti "piccoli" incidenti nucleari di cui non abbiamo sentito parlare

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Sono decine gli incidenti - fortunatamente di lieve entità - avvenuti nelle centrali nucleari recentemente, anche in Europa: numerosi i casi in Francia. Eventi  - si spera - non gravi, passati nell'assoluto silenzio: sia perché i paesi dove avvengono sono riluttanti a rendere pubblica la notizia, sia perché anche alle altre nazioni (che spesso hanno il nucleare) non piace diramare queste notizie, quando possono evitare di farlo, per non creare allarmismo nella popolazione, e magari per non alimentare l'anti-nuclearismo; di seguito, vi riportiamo alcuni casi: per approfondire, cliccate sui link, indirizzati a risorse "esterne" al nostro blog. Nuovo incidente in una centrale nucleare, stavolta in Svezia  (Svezia) Incidente nucleare in Slovenia. Tanta paura in tutta Europa ma l’UE rassicura.  (Slovenia) Quarto incidente nucleare in Francia, di uno nessuno ne sapeva niente  (Francia) Errori e ritardi, ecco il motivo di un altro incidente nucleare passato inosservato

Piccolo Incidente nucleare in Egitto, assordante silenzio in Italia

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L’ Egitto , al centro dell’attenzione mondiale nei mesi scorsi per la rivolta contro Mubarak , una delle scintille della cosiddetta  primavera araba , che ha portato alla caduta del Governo egiziano, torna a far parlare di sé per ben altre vicende, legate all’ atomo . Ieri si è infatti appreso, ma le fonti non sono ben chiare, di un  incidente  nucleare: un’ esplosione  avvenuta in un impianto piccolo quale è quello di  Anshas , a Nord de Il Cairo, nella regione del Delta del Nilo, che potrebbe aver provocato una  fuga di acqua radioattiva . Per la precisione si parlerebbe di dieci metri cubi di materiale contaminato ma finora non arrivano conferme. Sulla base di quelli che sono i criteri in merito stabiliti dall’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, l’ incidente ,  spiega la fonte , sarebbe classificato come di terzo livello. Il condizionale è d’obbligo: le informazioni, come purtroppo avviene quasi sempre quando si tratta di problemi a  reattori nucleari , sono scarse e pe

NO TAV: Appello urgente dalla Val di Susa

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In questi giorni la Val di Susa sta vivendo momenti di tensione che ricordano quelli dell’autunno 2005 quando fu usata la forza per imporre l’apertura di un cantiere in vista della realizzazione del TAV Torino-Lione. Da allora nessun cantiere è stato aperto ma le promesse di governi di diverso colore di aprire un dialogo e un confronto con le istituzioni locali si sono dimostrate un inganno e le amministrazioni democraticamente elette, critiche sulla realizzazione della grande opera, non sono state riconosciute dal governo quali interlocutori affidabili e sono state estromesse dai tavoli di confronto. Decine di migliaia di persone chiedono semplicemente di essere ascoltate, chiedono un confronto vero, pretendono che alle loro ragioni – scientificamente documentate – si risponda entrando nel merito. In cambio ricevono insulti e l’accusa di voler difendere il loro piccolo cortile, di volersi opporre al progresso, di non rispettare le regole: slogan e accuse infondate in risposta ad argom

Referendum: protestano contro la censura Rai, portati in questura

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Ormai è sempre più difficile allestire anche innocue manifestazioni di protesta. Questa mattina un gruppo che protesta contro l'informazione scorretta data dalla Rai - sono andati ad affiggere uno striscione in stoffa davanti alla sede della Tv di Stato. Un gruppetto all'alba si è mosso per mettere davanti ai cancelli di viale Mazzini la scritta: "Cara Rai, l'informazione sui referendum è un tuo dovere e un nostro diritto (se poi azzeccate le date nei Tg è meglio). Valigia Blu". Il riferimento tra parentesi è ai numerosi errori fatti durante il TG1 e il TG2 nei giorni scorsi di indicare come date per i referendum il 13 e il 14 giugno mentre si svolgeranno il 12 e il 13 giugno. Una guardia privata della Rai in servizio ha chiamato la Polizia che è intervenuta in forze e ha accompagnato la mezza dozzina di ragazzi, che hanno fatto il blitz, in Questura, dove sono stati identificati e lo striscione sequestrato (e sarebbe bello sapere per quale motivo). Dopo oltre un

"Contratto con gli italiani": nessun obbiettivo raggiunto

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 Ricordate il contratto con gli italiani firmato durante la trasmissione televisiva "Porta a porta" nell'aprile 2001, cioe' 10 anni fa? Vediamone i punti che dovevano essere realizzati in cinque anni (2001-2006). * Tasse:  riduzione delle aliquote a due, 23% fino a 100mila euro e 33% oltre i 100mila euro. Obiettivo non raggiunto. * Disoccupazione:   dimezzamento del tasso di disoccupazione. Si doveva raggiungere il 4,8%, oggi siamo all'8,5%. Obiettivo non raggiunto. * Pensioni : la minima a 520 euro mensili. Oggi e' 467 euro mensili. Obiettivo non raggiunto. * Criminalita':   diminuzione dei reati. In dieci anni i reati sono aumentati del 21%. Obiettivo non raggiunto. * Grandi opere:  apertura per il 40% delle opere finanziate. Oggi le opere realizzate e cantierate arrivano al 23%. Obiettivo non raggiunto. fonte Condividi su Facebook

In Olanda l'occhio delle telecamere è presente ovunque

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Le forze di sicurezza olandesi intercettano più telefonate dei loro colleghi negli Stati Uniti; sulle autostrade la sorveglianza completa è la normalità già da tempo. E le proteste sono pressoché inesistenti.  Lo sappiamo: il programma  Grande Fratello  è un'invenzione olandese. E' nato su intuizione di John de Mol, uno dei maggiori imprenditori televisivi e fratello di Linda, star del piccolo schermo tedesco. Il seriale televisivo è divenuto un successo mondiale. Ma forse non tutti sanno che l'altra variante del Grande Fratello, quello di  Orwell , è anch'essa un'invenzione olandese. Di più: Orwell in Olanda è quasi una realtà. Non c'è praticamente angolo dei 40.000 chilometri quadrati di cui si compone il regno che sfugga al controllo. L'Olanda, con una densità di popolazione di 500 persone per chilometro quadrato, è il Paese più densamente popolato d'Europa. Ed è tutto nel mirino degli spioni di Stato, che sono ovunque. Se uno cammina lungo il m

La "tessera del tifoso" è inutile: vi spieghiamo il perché

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Ad oggi chi non ha  la tessera del tifoso  non puo' comprare un abbonamento alla stagione di calcio della propria squadra e non puo' andare a vedere una partita in trasferta nel settore ospiti, mentre chi ha la tessera del tifoso puo' comprare l'abbonamento, andare in trasferta nel settore ospiti e, notare bene, non e' soggetto alle restrizioni di accesso allo stadio decise dalle Autorita' per motivi di sicurezza pubblica. La tessera del tifoso non serve per la sicurezza negli stadi La tessera del tifoso e' stata “ pubblicizzata ” dal Ministero dell'Interno come un valido strumento per rafforzare la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di violenza negli stadi ma non e' assolutamente cosi'. Non aggiunge nulla agli strumenti gia' nella disponibilita' delle forze dell'ordine, anzi semmai e' fonte di ulteriori pericoli perche' se i tifosi della squadra X (che non hanno la tessera) vanno in trasferta e non accedono al setto

Rifiuta il matrimonio, e lui gli getta addosso acido, benzina e gli da fuoco

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Folle gesto di gelosia e rancore per una proposta di matrimonio respinta Non accettava l’idea di  essere stato respinto . Ecco perché un  vietnamita  di mezza età, residente nella provincia di  Dong Nai , ha gettato  benzina e acido  sulla donna che non ha accettato la sua  proposta di matrimonio , provocando  gravissime bruciature a  lei e ai suoi familiari. La polizia del Dong Nai  ha arrestato un uomo di 54 anni che domenica scorsa ha provato ad incendiare un’intera famiglia vietnamita. Durante la festa di compleanno di un bambino di un solo anno l’uomo si è presentato con alcune bottigliette di acido e di benzina, che ha versato su otto dei presenti. La mistura letale è stata poi accesa per provare a incendiare le persone attaccate, tra le quali c’era la donna che aveva respinto la proposta di matrimonio dell’uomo. Le persone che non sono state colpite dall’uomo hanno fermato subito l’attacco, anche se con difficoltà a causa del fuoco che stava bruciando i corpi di alcuni dei lor

Usa, continua la marcia degli Stati verso la depenalizzazione della cannabis

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Solo nel 2010 la polizia di New York City ha arrestato oltre 50 mila persone per possesso di cannabis. Questo nonostante il possesso di piccole quantità sia depenalizzato nello Stato di New York dal 1977. Ma un comma della legge ormai ultra trentennale stabilisce che mostrare o consumare cannabis in un luogo pubblico costituisce reato. Così, la polizia di New York, attraverso la controversa politica dello "stop and frisk", condotta soprattutto nei quartieri più poveri della metropoli, arresta chiunque sia trovato in possesso di marijuana in pubblico, anche se la sostanza viene rinvenuta a seguito di perquisizione personale ben nascosta nelle tasche del perquisito. E' per porre fine a questa politica di perquisizione mirate sulle minoranze più povere della città, e per dare maggiore efficacia alla depenalizzazione, che due parlamentari statali, la democratica Hakeem Jeffries e il repubblicano Mark Grisanti, hanno presentato una proposta di legge per depenalizzare il p

Onu: “L’accesso a Internet è un diritto umano”

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Secondo un rapporto dell'Onu, gli Stati devono garantire il libero accesso alla Rete: "E' indispensabile per realizzare la libertà di espressione e di opinione". Uno strumento importante soprattutto nei paesi dove i media non sono indipendenti, come dimostrato dalle rivolte nel mondo arabo L’accesso a Internet fa parte dei diritti umani,  secondo un rapporto delle Nazioni Unite rilasciato venerdì scorso . “Dato che Internet è diventato un mezzo indispensabile per la realizzazione di tutta una serie di diritti umani, combattendo l’ineguaglianza e accelerando lo sviluppo e il progresso, assicurare l’accesso universale a Internet dovrebbe essere una priorità per tutti gli stati”, ha detto  Frank La Rue , il relatore speciale che ha scritto il documento “sulla protezione e la promozione del diritto alla libertà di espressione e opinione”. Continua La Rue: “L’accesso a Internet è particolarmente importante in questi tempi di instabilità politica, come si è visto nelle r

Santoro mette la Rai in un angolo 'Pronto a condurre a un euro a puntata'

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Ultima chiamata per la Rai.  Michele Santoro , adesso che il contenzioso con l’azienda non è più a tre con i giudici, mette viale Mazzini alle strette: “Vorrei che lei, presidente Garimberti, scegliesse in libertà se in questa azienda una trasmissione così la volete o no. Io non ho ancora firmato con nessun altro editore e quindi da domani teoricamente potrei essere disponibile a riprendere questo programma al costo di  un euro a puntata  nella prossima stagione”. Il conduttore ha scelto il prologo dell’ultima puntata di Annozero per il suo affondo, forse non finale. “Caro presidente  Garimberti , se fossi in lei non mi preoccuperei di quello che sto per dire, ma di quello che lei sta per fare – ha iniziato il conduttore -. Chi è il vero artefice del destino della Rai? Io sono un giornalista della Rai. Anche Celentano è della Rai. Chi è che gli impedisce da anni di fare un programma sulla tv pubblica?”. E proprio durante una telefonata in diretta del Molleggiato scoppia la polemica.

Equitalia: cosa c’è dietro il business della riscossione tributaria

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Via libera alla Camera alla maggiore flessibilità, al piano di rateizzazione per i contribuenti e alla modifica delle ganasce fiscali Totale  monopolio  della  riscossione  dei  tributi  e dei  contributi , per conto dell’ Agenzia  dell’ Entrate .  Equitalia  è una società per azioni, a totale  capitale pubblico  (51% all’Agenzia delle Entrate e 49% all’ Inps ) e dal  1° ottobre  del  2006  ha sostituito  40 enti , tra  istituti bancari  e  privati , divenendo unico l’ esattore fiscale in  Italia.  Il tutto in nome di una  semplificazione ,   riduzione  dei  costi  a carico dello Stato e lotta all’ evasione fiscale . Equitalia mette al centro della propria  politica societaria  l’ intransigenza  nella riscossione e la  puntualità  dei suoi esattori. E i dati dei primi quattro mesi del 2011 confermano il  trend positivo : + 12,5 %. Un incremento significativo, anche in tempo di forte  crisi economica . I  cittadini  colpiti dalle cartelle esattoriali e gli  imprenditori  protestano per

Incredibile a Napoli: eletto un detenuto per camorra

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A Quarto è stato eletto come consigliere comunale tra le file del PdL, Armando Chiaro. L'uomo però è stato arrestato nelle scorse settimane con l'accusa di essere un prestanome del clan camorristico Polverino ed è attualmente in carcere. Presentate due interrogazioni parlamentari per chiarire la vicenda Due settimane prima è stato arrestato con l’accusa di collusioni con la camorra. Due settimane dopo si ritrova votatissimo e consigliere in pectore del comune di Quarto flegreo, centro a due passi da Napoli. E’ la storia di Armando Chiaro, finito nel mirino della Procura di Napoli per presunti legami col clan Polverino.  Lo stesso Chiaro è rimasto comunque in corsa per il Pdl alle amministrative ottenendo dopo il conteggio 385 voti. Preferenze utili nel piccolo centro di Quarto a diventare rappresentante dei cittadini. La senatrice del Pd Fortuna Incostante è stata la prima a denunciare: «È certamente grave che questa persona abbia raccolto un consenso tale da poter sedere in c