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Visualizzazione dei post da dicembre 29, 2013

#9dicembre: Ultimatum al Governo del coordinamento! ecco i dettagli

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Su Facebook il volantino lo trovi QUI . Condividilo!   Ultimatum al Governo: ecco i dettagli delle operazioni del 9 e 10 gennaio.  Ultimatum al Parlamento entro il 9 gennaio, poi grosse operazioni. I presidi e i coordinamenti locali sono liberi di scegliere se protestare dinanzi alle regioni il giorno dell'ultimatum, mentre per il 10 gennaio sono previste ufficialmente sit-in/cortei sul territorio nazionale, presso le sedi delle prefetture di tutte le province. Grande manifestazione il 18 gennaio.  ROMA 30 DICEMBRE - Danilo Calvani ha annunciato due giorni fa l'ultimatum al governo deciso con la maggioranza dei voti durante l'assemblea nazionale del Coordinamento 9 dicembre, tenutasi presso la sua azienda agricola. All'assemblea hanno preso parte 107 coordinatori, provenienti da tutto il territorio nazionale.  Se il Governo non si dimette il 9 gennaio, il 10 ci saranno mobilitazioni di protesta dinanzi alle prefetture in tutta Italia. Il giorno dell'ultimatum

Morganti: "Draghi vuole un nuovo "Britannia", come nel 92

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Mario Draghi Comunicato stampa dell'On Morganti: Draghi al PE a Strasburgo. Morganti: "Italia rischia di essere svenduta come la Grecia" "Draghi vuole un nuovo sacco d'Italia come quello che della colossale svendita del 1992, sul panfilo Britannia, di cui lui fu protagonista. Il nostro Paese, con la Bce che detta la linea di politica economica sostenendo la continua necessità di privatizzazioni, rischia di fare la stessa fine della Grecia e di perdere così ogni autonomia". Questa l'accusa dell'eurodeputato indipendente Eld Claudio Morganti al presidente della Bce, Mario Draghi, che stamattina ha tenuto un'audizione al Parlamento europeo a Strasburgo durante la sessione plenaria. Al voto dell'Aula, oggi, la relazione annuale della Bce per il 2012 che Morganti ha definito "interessante perché contiene la necessità di una netta separazione tra le banche di deposito e di investimento, ma il timore è che avremo una proposta molto debo