I cittadini sempre più poveri e in crisi, la casta tra lussi e privilegi: tensione sociale altissima

La crisi voluta dalle banche e dai poteri forti si sta facendo sentire in tutto il mondo occidentale: le delocalizzazioni hanno già sottratto milioni di posti di lavoro, e altrettanti ne perderemo nei prossimi anni, visto che il processo di trasferimento degli stabilimenti produttivi nel terzo mondo non è ancora concluso. In Europa il peggio deve ancora arrivare: la Whirpool, per esempio, negli Stati Uniti ha già chiuso tutti gli stabilimenti, mentre in Italia e in Europa (per ora) è ancora presente, e taglia il personale di anno in anno.

Nei mesi scorsi il numero dei cittadini che usufruiscono degli ammortizzatori sociali ha sforato la quota record di 400.000 unità, la maggioranza dei quali non tornerà al proprio posto di lavoro. Ogni giorno nuove aziende annunciano la chiusura o il ricorso alla cassa integrazione. Le grandi imprese se ne vanno, e quelle che restano - sopratutto le PMI - sono fuori mercato: non possono reggere il confronto con i concorrenti che producono laddove il costo del lavoro è 10 volte inferiore. I commercianti - già fortemente colpiti dalla concorrenza della grande distribuzione - devono fare i conti con il calo dei consumi, diretta e logica conseguenza della situazione descritta sopra. I soldi in circolazione sono sempre meno, e sopratutto sono sempre più accentrati nelle mani di pochi. Ovviamente anche gli artigiani non se la passano meglio. Le prospettive per i giovani sono pochissime, al sud praticamente nulle. Ogni anno i neolaureati che prendono armi e bagagli e vanno a cercare fortuna all'estero sono sempre di più: secondo una stima, almeno 60.000 all'anno.

E il numero dei suicidi aumenta di anno in anno: il nuovo anno è iniziato all'insegna dei suicidi, con diversi episodi in diverse parti d'Italia, un fenomeno che riguarda in particolare le regioni più produttive, come il Veneto. A togliersi la vita coloro che perdono il lavoro, che chiudono l'azienda, e magari sono sommersi dai debiti. Coloro che alla disperazione della situazione economica, devono sommare le vessazioni di inequitalia, che tratta chi non ha soldi per far fronte ai pagamenti come delinquenti, capaci incredibilmente di sottrarre la casa a un invalido per un mancato versamento da 63€. Vedere la propria abitazione finire all'asta, svenduta per 1/4 del valore a qualche ricco speculatore, magari un evasore fiscale, che poi la rivenderà con calma a prezzo pieno, è più facile di quanto si pensi: basta un debito di poche migliaia di euro.

Una situazione drammatica che non potrà che aggravarsi, con le nuove numerose tasse imposte da Tremonti e Monti, imposte e accise che colpiscono anche e sopratutto chi già in precedenza versava in una situazione di difficoltà: è stata aumentata l'IVA, con ripercussioni sul prezzo delle merci: il carburante è stato aumentato di oltre 0.20€ al litro nell'arco di pochi mesi, con il prezzo della verde arrivato in alcune regioni a 1,80€/litro: con le ovvie ripercussioni sul "trasporto su gomma", che in Italia peraltro, va per la maggiore: l'aumento dei costi dell'autotrasporto non potrà che ripercuotersi sul prezzo finale delle merci, colpendo pertanto pensionati con "la minima", i disoccupati, precari e tutti coloro che versano in una situazione davvero difficile.

La situazione è drammatica: e invece di aiutare le famiglie e le imprese, lo stato le affossa definitivamente. Se a tutto questo, infine sommiamo la feroce rabbia provocata da una casta politica che vive tra sfarzo e privilegi, che non vuole rinunciare a niente, che rimanda al 2018 - posticipandoli di ben 7 anni - i tagli che la riguardano, la situazione NON PUO' CHE DIVENTARE INCANDESCENTE. E' di ieri, per esempio, la notizia che Schifani, Casini e Rutelli, che hanno avallato tutte le nuove tasse di Monti e chiedono sacrifici ai pensionati con la minima, hanno festeggiato l'arrivo del nuovo anno nelle suite più esclusive e lussuose delle Maldive, dove il soggiorno costa qualcosa come oltre 5.000€ a notte, con grande indignazione dei turisti italiani presenti: "Molte famiglie come la mia hanno provato una certa indignazione: come si fa a chiedere ai pensionati di tirare la cinghia e poi farsi vedere alle Maldive sistemati non nelle camere dei comuni mortali, ma nelle suite più da urlo dell'isola" e ovviamente lo sdegno di chi ha appreso la notizia su internet non era minore, con rabbiose esternazioni su ogni bacheca dove la notizia fosse stata riportata.


Nelle ultime settimane si sono moltiplicati episodi minatori nei confronti di equitalia: piccoli ordigni esplosivi, buste con proiettili e quant'altro: gesti non solo inutili, ma persino dannosi per i cittadini, visto che distolgono l'attenzione dal modus operandi di dis-equitalia, vessatorio e spesso al di fuori di quanto sancito dalla legge. Nella giornata di ieri Monti ha "ringraziato gli italiani per come hanno reagito alle nuove tasse": evidentemente o lo ha fatto per cercare di placare gli animi, oppure è più lontano dalla gente di quanto si pensava. Persino la Camusso ha evidenziato il rischio di "tensioni sociali"; basta leggere le bacheche su Facebook per "toccare con mano" la crescente gravità della situazione. Il Corriere della Sera - giornale peraltro vicinissimo a Monti - dopo il primo "attentato" alla sede romana di equitalia ha dato ampio risalto alla questione, rilevando come decine di migliaia di persone abbiano appreso con gioia la notizia. E non si tratta di fanatici, ma di casalinghe, impiegati, studenti - cittadini qualsiasi, insomma - esasperati da questa situazione. Un numero sempre maggiore di persone inneggia alla rivolta, alla sommossa, inizia a vedere di buon occhio la "lotta violenta", un fenomeno preoccupante, che rischia di "generare dei mostri", il paese rischia di tornare indietro di quarant'anni, ai cosiddetti "anni di piombo". Cosa che certo non servirebbe a migliorare la situazione: bensì il risultato sarebbe lo sdoganamento di una deriva autoritaria, le "esigenze di sicurezza" si tradurrebbero in leggi sempre più repressive.

staff nocensura.com

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