Elezioni amministrative, il tracollo leghista, da Treviso alla Toscana

Cresce l'astensionismo in tutta la penisola. L'affluenza alle urne media è stata del 62.3% contro il 77.1% delle elezioni amministrative 2008. Nella capitale ha votato solo il 52,8% degli aventi diritto, contro il 73,8 delle precedenti elezioni comunali.
IL TRACOLLO LEGHISTA
Ha avuto grande enfasi, sui mass media, il crollo del Movimento 5 stelle, che a Roma è passato dal 28,7% conseguito alle politiche di Febbraio 2013 all'attuale 12,3%, mentre ha avuto decisamente poco risalto la fragorosa disfatta leghista
Nei comuni al voto i padani non hanno superato il 10% dei voti nemmeno dove in passato raccoglievano il 30-40% dei consensi. Il risultato migliore è quello ottenuto a Lodi, con il 9%. Una vera e propria batosta, sia laddove si sono presentati da soli che in coalizione con il Pdl.
TREVISO, IL SIMBOLO DELLA DISFATTA LEGHISTA
A Treviso, (ex) roccaforte leghista per eccellenza, dove la Lega governava il comune da 20 anni, elleggendo il sindaco al primo turno, lo "sceriffo" Giancarlo Gentilini ha preso il 34,74% dei voti, quasi 10 punti sotto il candidato del centrosinistra, che si è attestato al 43,12%. La Lega Nord a Treviso non è andata oltre l'8,26% dei voti.
IN TOSCANA LA LEGA NORD NON ESISTE PIU'
Se in Lombardia e Veneto - le regioni tradizionalmente più leghiste - la spada di Giussano si è ammosciata, in Toscana - dove la Lega non ha mai "sfondato", ma nel 2010 aveva raggiunto il 6,5% con punte del 10% - la Lega Nord non esiste più: a Pisa il padani hanno ottenuto 125 voti, pari allo 0,3%. A Siena, dove la Lega non ha presentato il proprio simbolo, ma è confluita in una lista civica, il leghista Francesco Giusti, che per molti anni ha ricoperto il ruolo di segretario provinciale e alle elezioni politiche di Febbraio 2013 era candidato alla Camera dei Deputati per il carroccio, ha conseguito appena 74 preferenze.
Staff nocensura.com
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