Vezzali: "Monti Presidente", ma l'ipotesi sembra sfumata: vediamo lo scenario...

Valentina Vezzali: "Monti mi ha detto che probabilmente diventerà Presidente":

Mario Monti si sente sicuro di diventare il prossimo Presidente della Repubblica. Lo ha dichiarato candidamente la campionessa di scherma Valentina Vezzali, divenuta celebre, probabilmente, più per il 'siparietto' televisivo con Berlusconi (che pubblichiamo di seguito) che per le medaglie. Monti le ha offerto un viaggio di 5 anni in parlamento, trattamento all inclusive. Nel suo curriculum la campionessa non ha precedenti esperienze politiche, tuttavia a giudicare dagli elogi sperticati che aveva riservato a Berlusconi quando era premier, traspare una tale "sudditanza nei confronti del potente" che la rende probabilmente molto idonea a quello che è ormai divenuto il ruolo del parlamentare, o meglio dei deputati dei partiti che l'Avv. Marra definisce "PUB", Partito Unico delle Banche: Monti-UDC-FLI-PD-PDL ma anche tutti gli altri, che nel migliore dei casi si limitano a fare "opposizione di facciata", senza mai affrontare "il problema dei problemi", la mancanza di sovranità monetaria e tutte le sue derivazioni. Parlamentari che nella maggioranza dei casi votano, seguendo le indicazioni del 'capobastone' senza avere nemmeno la più pallida idea di quello che votano: come è avvenuto con il fiscal compact, anche se probabilmente qualche dis-Onorevole sapeva bene cosa prevede, e proprio per questo ha fatto finta di non saperlo...

Il 'siparietto' di Valentina Vezzali con l'ex
premier Berlusconi. A fine articolo il video.
Torniamo a Mario Monti Presidente. La Vezzali ha dichiarato che quando ha conosciuto Mario Monti, egli si è presentato come Senatore a vita e come probabile futuro Presidente della Repubblica: hai capito il sobrio massone del Bilderberg, che va a fare il figo con le bionde? Scherzi a parte, sicuramente si è presentato così per conferirsi la massima autorevolezza, ma ha detto una grande verità: infatti Mario Monti è tra i "papabili", tra cui c'è anche Romano Prodi, pronto a tornare nuovamente a servire Goldman Sachs, la Trilateral ed il Bilderberg, di cui è autorevole esponente. Prodi con Monti ha anche in comune l'esperienza di Commissario europeo, i quali vengono nominati probabilmente dal Bilderberg stesso. Anche Emma Bonino nel periodo in cui era Commissario europeo partecipava al meeting dei potenti del mondo.

Valentina Vezzali ha rivelato questo particolare perché non ha esperienza politica, ha parlato con franchezza, senza considerare che rivelare particolari come questo pubblicamente non è politicamente conveniente.

Monti al Colle? Ipotesi probabilmente sfumata...
L'ipotesi Monti al Colle è stata sicuramente attentamente vagliata dai lor signori, ma negli ultimi tempi si è affievolita, in quanto Monti inciderà molto di più nelle vesti di premier, che tornerà ad indossare sicuramente: in un modo o nell'altro. Indipendentemente da quale sarà l'esito delle urne, che comunque è "pilotato" mediante la propaganda mediatica ed i vari scandali, Monti tornerà probabilmente a guidare il paese.

Il centrosinistra (ed i loro media) se non lo hanno agevolato, certo non hanno fatto niente per frenare il recupero di Berlusconi, in modo da garantire quell'ingovernabilità che consentirà alla sinistra di spiegare all'elettorato "che per governare hanno bisogno di Monti", anche se lasciare il centrodestra all'opposizione sarebbe sconveniente: tornare all'ammucchiata e governare senza opposizione è sicuramente più opportuno per gli interessi di tutti.

Negli ultimi giorni per quanto riguarda il Colle, è uscito anche il nome dell'ex tesorire del PSI di Bettino Craxi: l'intramontabile Giuliano Amato, nome sul quale ci sarebbe la convergenza del centrodestra. Uomo da 32.000€ al mese tra pensione e vitalizio, è il maggior consulente in Italia per la Deutsche Bank. Una garanzia: ma non certo per i cittadini.


Grillo, binario morto del dissenso...
L'unica opposizione saranno i ''deputati a 5 stelle'' che però sembra abbiano firmato per fare gestire la comunicazione ed i relativi fondi (per un gruppo di 70/80 deputati sono qualcosa come 10 milioni all'anno) ad un'agenzia di comunicazione.... (indovinate quale) deputati a 5 stelle che se non cambia qualcosa non andranno nemmeno in TV (precludendosi 20 milioni di cittadini che non navigano sul web) e visto che rifiutano il finanziamento pubblico faranno ben poco, oltre che pubblicare qualche link su Facebook. I 70 milioni di euro che Grillo lascia nelle casse dello stato - e che la casta impiegherà chissà come - sarebbero stati fondamentali per fare VERA opposizione, in una situazione tragica, da questo punto di vista, come quella italiana. Beppe Grillo avrebbe potuto finanziare un bel giornale libero, dando lavoro a decine di giovani giornalisti, ma anche premiando l'impegno degli attivisti a 5 stelle che si sono impegnati di più, offrendo un servizio eccezionale, di cui ci sarebbe un gran bisogno per contrastare una casta miliardaria che dispone di TV, decine di giornali, e qualcosa come 100.000 giornalisti, il 99,9% dei quali sono a libro paga di qualche partito, direttamente o indirettamente. La casta inoltre è finanziata da potenti lobby: Ilva elargiva decine di migliaia di euro al PD ma anche al PDL (e alla Chiesa, per non farsi mancare niente) e molti sul web si domandano se parte di quei 95 miliardi e 500 milioni di euro che le lobby delle slot machine hanno risparmiato, avendo sanato con 2,5 miliardi un'evasione fiscale di 98 miliardi, non siano finiti nelle casse di qualche partito: un dubbio legittimo, vista la portata dell'operazione, e visto come funzionano le cose in Italia. Come se non bastasse, le lobby delle slot inoltre hanno ricevuto anche altri regali dai governi: anche dopo la 'sanatoria' da 95,5 miliardi di euro..


Staff nocensura.com

Il siparietto di Valentina Vezzali con l'ex premier Berlusconi

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