Pizzarotti cancella il quoziente familiare a Parma: +30% di tasse comunali per le famiglie


pizzarotti
Ecco i grillini in tutto il loro splendore. Pizzarotti stanga le famiglie
Il 26 novembre la giunta ha votato il Piano tariffario per l’esercizio 2013 in cui è contenuta la delibera 413/34 che sospende, a partite dall’anno prossimo, il “Fattore famiglia”, un sistema inaugurata dalla precedente giunta di centrodestra e chiamato “Quoziente Parma” che consentiva alle famiglie numerosi sgravi fiscali in base al numero dei figli.
​Il Forum delle associazioni familiari denuncia

«Hanno azzerato il quoziente familiare? E le prime vittime saranno proprio le famiglie più bisognose. Dal primo gennaio i nuclei di Parma, quelli con maggiori carichi familiari e con redditi più bassi, pagheranno circa il 30 per cento in più per le tariffe comunali»

Passa quindi il principio che i figli se li possano permettere solo le famiglie più benestanti.


Fonte: http://www.ilfazioso.com/pizzarotti-cancella-il-quoziente-familiare-a-parma-30-di-tasse-comunali-per-le-famiglie.html

Commenti

FrancescaGatti ha detto…
se vai a vedere la stampa di regime ti accorgerai facimente come su tutto il m5 stelle si stìa abbattendo un fiume di palta.. Inmerito a Pizzarotti, sappiamo tutti che il sito che tu citi non brilla certo per obiettività ..è stato da me più volte contestato....
Nè ho voglia di andare a contestarlo ancora... Vi sono falsità inequivocbili..." Vediamo cosa è e cosa ha comportato il Fattore famiglia nelle amministrazioni precedenti ...e vediamolo attraverso le parole di Laura Rossi responsabile del Welfare... 12.12.12 / FAMIGLIA E PERSONA

"L’Assessore al Welfare Laura Rossi chiarisce la posizione della Giunta circa la temporanea sospensione del Quoziente Parma
In riferimento alle domande di alcuni Consiglieri d’opposizione riguardanti la sospensione del Quoziente Parma, l’assessore al Welfare Laura Rossi ha voluto chiarire alcuni aspetti:“Chi afferma che il Quoziente sia uno strumento di equità a costo zero non racconta la verità ai parmigiani: se davvero lo fosse, riducendo il costo di qualsivoglia tariffa ad alcune famiglie, lo stesso aumenterebbe proporzionalmente per altre.

Al contrario questo strumento ha rappresentato in questi anni un pesante aggravio per le casse del Comune, avendo comportato esclusivamente agevolazioni per tutti quanti.

Per la Giunta la sua reintroduzione presuppone un patto con i cittadini: le famiglie in difficoltà, legittimamente, pagheranno in minor misura, ma quelle benestanti dovranno contribuire complessivamente di più (con un aumento delle tariffe più alte).

Il QP è temporaneamente sospeso perché si è in attesa del nuovo decreto attuativo di modifica dell’Isee: dalle informazioni in nostro possesso dovrebbe contenere le correzioni necessarie per rendere lo strumento più efficace.

È una scelta responsabile: si ritiene necessario valutare gli effetti sul bilancio delle novità introdotte, e solo successivamente sarà possibile rivalutare l’ulteriore correttivo del Quoziente.

Non è corretto neppure sostenere che i costi del QP non siano stati rilevanti. La Giunta precedente ha infatti investito notevoli risorse nella sperimentazione di tale strumento: 118 mila euro di consulenze e studi; 82 mila euro ai Caaf per il calcolo del quoziente e, in relazione all’applicazione del Qp ai servizi educativi, 520 mila euro di mancate entrate nell’anno 2011 e 440 mila nel 2012”.

Presa di posizione dell’Assessore anche in riferimento alle accuse di scarsa attenzione nei confronti delle famiglie: “A bilancio 2013 abbiamo mantenuto tutte le voci a sostegno delle famiglie con maggiori difficoltà: le uniche in aumento riguardano i contributi economici – ovviamente in aiuto ai nuclei più bisognosi – relativi soprattutto all’assegnazione degli alloggi comunali e agli inserimenti in abitazioni o residence per tutte le famiglie in stato di sfratto. Per il resto nulla è variato.

Quello che vorrei sottolineare è che l’attenzione dell’Amministrazione si sta concentrando sui nuclei familiari in forte stato di povertà, e la misura di tale criticità non è data dal numero dei figli ma dal tipo di reddito mensile.

Questo rimane il nostro parametro di valutazione.In ultima analisi, per quanto riguarda i singoli progetti dell’ex Agenzia per le Famiglie, siamo disponibili ad entrare nel merito dei costi-benefici di ogni misura e motivare le singole scelte una per una. Basti dire che il costo complessivo, ovviamente in difetto e con esclusione di tutti i costi di comunicazione, che sono stati ingenti (dagli opuscoli patinati agli striscioni pubblicitari nelle rotonde), si aggira intorno ai 5.000.000 di Euro in 3/4 anni.

http://www.comune.parma.it/notizie/news/FAMIGLIA+E+PERSONA/2012-12-12/LAssessore-al-Welfare-Laura-Rossi-chiarisce-la-posizione-della-Giunta-circa-la-temporanea-sospensione-del-Quoziente-Parma-1.aspx
Cmq ti do un consiglio..... Collegati sempre a questo sito e leggi il forum... è un sito equilibrato che porta i pro e i contri.... E sto parlando di Parma: http://www.alicenonlosa.it/default.aspx?Page=MES&ForumID=1&ThreadID=103491
FrancescaGatti ha detto…
"L’Assessore al Welfare Laura Rossi chiarisce la posizione della Giunta circa la temporanea sospensione del Quoziente Parma
In riferimento alle domande di alcuni Consiglieri d’opposizione riguardanti la sospensione del Quoziente Parma, l’assessore al Welfare Laura Rossi ha voluto chiarire alcuni aspetti:“Chi afferma che il Quoziente sia uno strumento di equità a costo zero non racconta la verità ai parmigiani: se davvero lo fosse, riducendo il costo di qualsivoglia tariffa ad alcune famiglie, lo stesso aumenterebbe proporzionalmente per altre.

Al contrario questo strumento ha rappresentato in questi anni un pesante aggravio per le casse del Comune, avendo comportato esclusivamente agevolazioni per tutti quanti.

Per la Giunta la sua reintroduzione presuppone un patto con i cittadini: le famiglie in difficoltà, legittimamente, pagheranno in minor misura, ma quelle benestanti dovranno contribuire complessivamente di più (con un aumento delle tariffe più alte).

Il QP è temporaneamente sospeso perché si è in attesa del nuovo decreto attuativo di modifica dell’Isee: dalle informazioni in nostro possesso dovrebbe contenere le correzioni necessarie per rendere lo strumento più efficace.

È una scelta responsabile: si ritiene necessario valutare gli effetti sul bilancio delle novità introdotte, e solo successivamente sarà possibile rivalutare l’ulteriore correttivo del Quoziente.

Non è corretto neppure sostenere che i costi del QP non siano stati rilevanti. La Giunta precedente ha infatti investito notevoli risorse nella sperimentazione di tale strumento: 118 mila euro di consulenze e studi; 82 mila euro ai Caaf per il calcolo del quoziente e, in relazione all’applicazione del Qp ai servizi educativi, 520 mila euro di mancate entrate nell’anno 2011 e 440 mila nel 2012”.

Presa di posizione dell’Assessore anche in riferimento alle accuse di scarsa attenzione nei confronti delle famiglie: “A bilancio 2013 abbiamo mantenuto tutte le voci a sostegno delle famiglie con maggiori difficoltà: le uniche in aumento riguardano i contributi economici – ovviamente in aiuto ai nuclei più bisognosi – relativi soprattutto all’assegnazione degli alloggi comunali e agli inserimenti in abitazioni o residence per tutte le famiglie in stato di sfratto. Per il resto nulla è variato.

Quello che vorrei sottolineare è che l’attenzione dell’Amministrazione si sta concentrando sui nuclei familiari in forte stato di povertà, e la misura di tale criticità non è data dal numero dei figli ma dal tipo di reddito mensile.

Questo rimane il nostro parametro di valutazione.In ultima analisi, per quanto riguarda i singoli progetti dell’ex Agenzia per le Famiglie, siamo disponibili ad entrare nel merito dei costi-benefici di ogni misura e motivare le singole scelte una per una. Basti dire che il costo complessivo, ovviamente in difetto e con esclusione di tutti i costi di comunicazione, che sono stati ingenti (dagli opuscoli patinati agli striscioni pubblicitari nelle rotonde), si aggira intorno ai 5.000.000 di Euro in 3/4 anni.

http://www.comune.parma.it/notizie/news/FAMIGLIA+E+PERSONA/2012-12-12/LAssessore-al-Welfare-Laura-Rossi-chiarisce-la-posizione-della-Giunta-circa-la-temporanea-sospensione-del-Quoziente-Parma-1.aspx
fcoraz ha detto…
Secondo gli attivisti del Movimento Sociale a 5 Stelle le famiglie numerose inquinano parecchio e quindi l'eliminazione del quoziente familiare va nella direzione della cultura del maggior rispetto dell'ambiente.

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