Non si può pensare ai migranti come ad un problema di "degrado" o di spesa!

Questa terribile foto riprende alcuni migranti somali a cui i trafficanti hanno espiantato gli organi, da vendere a peso d'oro a qualche riccone.
Nove somali, tra cui donne e bambini, trovati cadavere senza organi ad Aprile, nella zona di Alessandria d'Egitto.



Questo è il volto dell'immigrazione che i media non mostrano. I media parlano di immigrazione solo per aizzare la gente, da un paio d'anni a questa parte, fateci caso.

Poche settimane fa, in ITALIA, la magistratura ha spiccato 38 arresti, verso persone legate al traffico degli organi dei migranti:

Molte donne, spesso nigeriane, vengono sequestrate e costrette a battere i marciapiedi in Europa, per pagare il riscatto, di solito di 30-40mila euro, ed essere libere.

10.000 migranti minorenni, spesso bambini di 13-15 anni, spariscono ogni anno in Europa. 27 al giorno, che talvolta finiscono nelle mani di bande dedite alla pedofilia ed al traffico di materiale pedopornografico.

Troppe persone parlano dei migranti come un problema di degrado, un problema di sicurezza e ordine pubblico, un problema di spesa di denaro pubblico. DIMENTICANDO completamente l'aspetto UMANO della questione. Proviamo empatia quando muore un francese, un belga, mentre ce ne freghiamo quando muoiono come mosche in Africa, o ovunque non siano in possesso di un passaporto europeo.

Ci opponiamo alle inevitabili migrazioni dei popoli, dimenticando che alla base delle stesse ci siamo noi, o meglio, i nostri governanti e lobby battenti bandiera di qualche stato europeo.

Gli occidentali prima hanno deportato gli africani in America come schiavi; poi con la fine della schiavitù, abbiamo pensato bene di andare a sfruttarli con il colonialismo, che "portava la civiltà" come oggi le nostre guerre "portano la democrazia". In epoca coloniale, abbiamo massacrato e sfruttato quelle persone, per poi, con la fine del colonialismo, lasciare quei paesi in mano a sanguinari dittatori che coltivano i propri interessi, svendendo alle lobby le loro terre e le loro popolazioni. La schiavitù ed il colonialismo non sono finiti, hanno solo cambiato forma.

E ci sorprendiamo se questa gente cerca di sottrarsi?

Con questo, NON voglio assolutamente dire che l'Italia, da sola, deve farsi carico dei problemi del terzo mondo, ci mancherebbe.
Quello che voglio dire, è che la soluzione non è certo ODIARE queste persone, prendersela con loro, invocare la chiusura delle frontiere e fregarcene di cosa accade la fuori.

La fame e la miseria non si ferma ponendo un muro che ci separa da essa.

Il mondo spende 700 miliardi di euro all'anno di armi: la povertà di certe nazioni è una scelta politica. Perché affinché qualcuno possa comprare uno yacht da 1 miliardo di euro - non un milione, un miliardo: cercate su Youtube i 10 yacht più costosi della terra - c'è bisogno che milioni di persone muoiano di fame.

Per consentire a 100 persone di consumare quanto 100mila persone, è necessario che 99.900 muoiano di fame.

Anziché invocare leggi sempre più dure, in nome della sicurezza; anziché chiedere di liberalizzare le armi (come se in Usa fossero più sicuri...) anziché invocare muri per separarci dai disperati... cerchiamo di lavorare, nel nostro piccolo, per una società migliore.

Ci stanno spingendo alla guerra tra poveri, da una parte consentono alle mafie di gestire il business milionario dei barconi, garantiscono IMPUNITA' a chi delinque, generando una situazione di caos, salvo poi dare ampio spazio agli agitatori del popolo, dando risalto a qualsiasi reato sia commesso da uno dei milioni di migranti che vivono qua, instillando diffidenza, paura, odio nella popolazione, nonostante le statistiche dicano che i migranti regolari, delinquono quanto gli italiani. Il discorso cambia per le persone che vivono in clandestinità, e che spesso, per esempio, finiscono nelle piazze dello spaccio come manodopera per i pusher. Piazze dello spaccio dove dopo poche settimane finiranno arrestati, ma dopo due giorni potranno tornare al loro lavoro...

Anziché una guerra tra bande, "razzisti contro buonisti", con gente che ritiene i migranti la causa di ogni male, e altri che vorrebbero aprire le porte a tutti, lasciando però inalterata la situazione dei paesi d'origine, CHE SIA APERTO UN DIBATTITO SERIO sull'immigrazione. Ma questo, ahimè, non lo fa NESSUNO: sarebbe scomodo. I media preferiscono parlarne in chiave "divide et impera" e per generare tensioni sociali...

RESTIAMO UMANI, o forse, diventiamo animali, mi verrebbe da dire. Visto che l'umanità, dagli albori ad oggi, non ha fatto che fare la guerra ai propri simili. In particolare noi europei, che abbiamo "esportato la civiltà" in ogni lato del pianeta. Dal nord America al sud America, passando per l'Africa, fino all'Australia, siamo andati ovunque, portando morte e distruzione per i popoli locali.

La questione l'ho affrontata, parzialmente, in questo articolo:


Alessandro Raffa per nocensura.com

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