L'Italia che chiude: anche gli studi di Cinecittà licenziano, 200 posti a rischio

I dipendenti di Cinecittà protestano contro la riduzione del personale.
fonte: gruppo "Salviamo Cinecittà"
Ormai non si contano più i posti di lavoro che stiamo perdendo. Sono migliaia le aziende che nel "migliore" dei casi riducono il personale, mentre nei casi peggiori chiudono i battenti. E mentre artigiani, commercianti e piccole aziende chiudono perché tra calo del fatturato e aumento dell'imposizione fiscale non riescono a sbarcare il lunario, spesso per le grandi aziende i motivi sono diversi: se chiudono è per delocalizzare laddove produrre costa meno, mentre le riduzioni del personale si inquadrano in una logica di "massimizzare i guadagni" è il caso, per esempio, di Poste Italiane, che nonostante il florido bilancio hanno intenzione di chiudere 1.152 uffici e ridurre l'orario ad altri 634.

Apprendiamo via email che anche il colosso "Cinecittà studios" intende ridurre il personale di 200 unità. I dipendenti hanno iniziato la mobilitazione: sono scesi in piazza e hanno creato il gruppo Facebook "Salviamo Cinecittà". C'è persino una petizione online.

Il governo continua ad aumentare le tasse e parla di ripresa, ma con tutti questi posti di lavoro persi - lavoratori che difficilmente riusciranno a ricollocarsi - uscire dalla crisi appare utopistico...

Staff nocensura.com


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