Taranto, guasto al depuratore, e loro sversano liquami e rifiuti in mare
Taranto è una delle città italiane a cui abbiamo dedicato più spazio, e avremmo voluto non doverlo fare, visto che quando succede, sotto il riflettore c'è sempre qualcosa collegato all'inquinamento, che con 1.200 decessi all'anno, è una delle città, con il tasso di tumori più elevato d'Italia. Come se non bastassero l'Ilva e la raffineria ENI, ora a causa di un guasto a un depuratore, fanghi e liquami sono stati sversati in mare.
di seguito l'articolo di Virgilio:
Un'anomalia all'impianto ha provocato la fuoriuscita di fanghi e liquami giunti fino al mare. Un episodio gravemente impattante sull'ambiente per le dimensioni della macchia inquinante e per i rifiuti solidi che ha portato con sé.
Taranto non ha tregua. Ora, una grave anomalia all’impianto di depurazione “Gennarini” alle porte della città ha provocato un’abbondante fuoriuscita di liquami dalle vasche di depurazione e il conseguente sversamento in mare.
Una macchia scura estesa per oltre 100 metri e larga almeno 50 campeggia di fronte al Lido Bruno e va a guastare, non solo visivamente, un territorio già profondamente segnato.
Un fenomeno impattante per l’ambiente che si è mostrato in tutta la sua gravità, sottolinea la Guardia Costiera, sia per le grosse dimensioni della chiazza inquinante, sia per la presenza in mare di rifiuti solidi galleggianti di vario genere ma anche per le intense esalazioni, percepibili a diverse decine di metri di distanza.
Vista la gravità dell’episodio, la procura di Taranto ha conferito alla Capitaneria di porto una delega di indagini per acquisire tutta la documentazione tecnico-amministrativa riguardante l'impianto di depurazione, con lo scopo di appurare le cause del malfunzionamento e stabilire le responsabilità.
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Approfondimento sull'inquinamento e i tumori a Taranto: vedi "Tumori e inquinamento ecco i dati-record di Taranto", articolo-dossier a cura di "TarantoSociale.org" redatto nel 2008, ma è ancora (purtroppo) attuale...
di seguito l'articolo di Virgilio:
Un'anomalia all'impianto ha provocato la fuoriuscita di fanghi e liquami giunti fino al mare. Un episodio gravemente impattante sull'ambiente per le dimensioni della macchia inquinante e per i rifiuti solidi che ha portato con sé.
Taranto non ha tregua. Ora, una grave anomalia all’impianto di depurazione “Gennarini” alle porte della città ha provocato un’abbondante fuoriuscita di liquami dalle vasche di depurazione e il conseguente sversamento in mare.
Una macchia scura estesa per oltre 100 metri e larga almeno 50 campeggia di fronte al Lido Bruno e va a guastare, non solo visivamente, un territorio già profondamente segnato.
Un fenomeno impattante per l’ambiente che si è mostrato in tutta la sua gravità, sottolinea la Guardia Costiera, sia per le grosse dimensioni della chiazza inquinante, sia per la presenza in mare di rifiuti solidi galleggianti di vario genere ma anche per le intense esalazioni, percepibili a diverse decine di metri di distanza.
Vista la gravità dell’episodio, la procura di Taranto ha conferito alla Capitaneria di porto una delega di indagini per acquisire tutta la documentazione tecnico-amministrativa riguardante l'impianto di depurazione, con lo scopo di appurare le cause del malfunzionamento e stabilire le responsabilità.
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Approfondimento sull'inquinamento e i tumori a Taranto: vedi "Tumori e inquinamento ecco i dati-record di Taranto", articolo-dossier a cura di "TarantoSociale.org" redatto nel 2008, ma è ancora (purtroppo) attuale...
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