Firenze, debiti e disoccupazione, due suicidi in pochi giorni a causa della crisi
SI MOLTIPLICANO NEL SILENZIO GENERALE I CASI DI SUICIDIO DI PERSONE COLPITE IN QUALCHE MODO DALLA CRISI.
Si moltiplicano in tutta Italia, nell'indifferenza generale, casi di suicidio che vedono protagonisti i cittadini colpiti a vario titolo dalla crisi. Notizie che trovano spazio quasi solo nelle cronache locali, o nelle testate giornalistiche minori.
Nell'arco di 10 giorni, nella sola provincia di Firenze, si sono verificati due casi; Un ragazzo di 20 anni si è tolto la vita, impiccandosi nella sua camera il 17 Febbraio, dopo aver annunciato su Facebook il gesto inconsulto: "addio mondo di merda. Fate come me, levatevi dal cazzo". Pochi giorni prima, sempre sul suo profilo del social network, aveva pubblicato uno sfogo "sull'inutilità di studiare tanti anni senza esser sicuri di trovare lavoro". Un suicidio imputato alla disoccupazione.
Sempre in provincia di Firenze, il 26 Febbraio si è tolto la vita anche un 64enne, che si è impiccato nel capannone della sua azienda. Alla base della triste decisione ci sarebbero i troppi debiti.
Un giovane e una persona avanti negli anni che si sono tolti la vita a breve distanza l'uno dall'altro, uniti dal denominatore comune della crisi. Due tristi casi che rendono l'idea di come la situazione sia calda ed incandescente in Italia. Con la consapevolezza, che se avessimo spulciato le cronache locali di questo periodo, i casi da riportare alle cronache sarebbero stati senza dubbio altri.
Affermare che una parte delle responsabilità sono di uno stato che anziché aiutare i cittadini colpiti dalla crisi li affossa, è sbagliato? La disoccupazione tra i giovani dilaga, così come sono moltissimi i casi di insolvenza di imprenditori, che anziché esser aiutati - per esempio dilazionando i pagamenti - si vedono "fogare" contro Equitalia. Qualcuno non regge lo stress, decide di farla finita.
Vedi anche:
"Il Veneto degli imprenditori suicidi" (17/12/2012)
"Boom di suicidi in Italia: ogni giorno un disoccupato decide di farla finita" (04/02/2012)
La vita spesso è dura, ma suicidarsi certo non è la soluzione; chi ha di questi pensieri, farebbe bene a chiedere aiuto, a rivolgersi a parenti e amici, o ad uno psicologo... attraversare un brutto periodo può capitare, ma è necessario tenere duro, ricordarsi che "non può piovere per sempre"...
Si moltiplicano in tutta Italia, nell'indifferenza generale, casi di suicidio che vedono protagonisti i cittadini colpiti a vario titolo dalla crisi. Notizie che trovano spazio quasi solo nelle cronache locali, o nelle testate giornalistiche minori.
Nell'arco di 10 giorni, nella sola provincia di Firenze, si sono verificati due casi; Un ragazzo di 20 anni si è tolto la vita, impiccandosi nella sua camera il 17 Febbraio, dopo aver annunciato su Facebook il gesto inconsulto: "addio mondo di merda. Fate come me, levatevi dal cazzo". Pochi giorni prima, sempre sul suo profilo del social network, aveva pubblicato uno sfogo "sull'inutilità di studiare tanti anni senza esser sicuri di trovare lavoro". Un suicidio imputato alla disoccupazione.
Sempre in provincia di Firenze, il 26 Febbraio si è tolto la vita anche un 64enne, che si è impiccato nel capannone della sua azienda. Alla base della triste decisione ci sarebbero i troppi debiti.
Un giovane e una persona avanti negli anni che si sono tolti la vita a breve distanza l'uno dall'altro, uniti dal denominatore comune della crisi. Due tristi casi che rendono l'idea di come la situazione sia calda ed incandescente in Italia. Con la consapevolezza, che se avessimo spulciato le cronache locali di questo periodo, i casi da riportare alle cronache sarebbero stati senza dubbio altri.
Affermare che una parte delle responsabilità sono di uno stato che anziché aiutare i cittadini colpiti dalla crisi li affossa, è sbagliato? La disoccupazione tra i giovani dilaga, così come sono moltissimi i casi di insolvenza di imprenditori, che anziché esser aiutati - per esempio dilazionando i pagamenti - si vedono "fogare" contro Equitalia. Qualcuno non regge lo stress, decide di farla finita.
Vedi anche:
"Il Veneto degli imprenditori suicidi" (17/12/2012)
"Boom di suicidi in Italia: ogni giorno un disoccupato decide di farla finita" (04/02/2012)
La vita spesso è dura, ma suicidarsi certo non è la soluzione; chi ha di questi pensieri, farebbe bene a chiedere aiuto, a rivolgersi a parenti e amici, o ad uno psicologo... attraversare un brutto periodo può capitare, ma è necessario tenere duro, ricordarsi che "non può piovere per sempre"...
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