Povertà, il 4% dei romani è sotto soglia: 6 mila senzatetto

povertà_roma_e_lazioMadonna Povertà si aggira per le strade delle metropoli italiane, ma non è una scelta di vita praticata contro gli eccessi del consumismo, bensì una tragica condanna per un numero sempre crescente di nostri connazionali. L’occasione per riflettere sul dilagare nel nostro Paese del fenomeno dei “nuovi poveri”, classe sociale che sembrava scomparsa dalle indagini sociologiche degli anni del boom economico, è stata la presentazione del “Primo Rapporto sulla povertà a Roma e nel Lazio”, a cura della Comunità di Sant’Egidio.


L’incontro si è svolto presso la sede della Camera di Commercio della capitale. Il dato statistico rivela che il 4% dei residenti a Roma si colloca sotto la soglia di povertà. Si tratta quindi di circa 100 mila persone su 2,7 milioni di abitanti. L’emergenza più sentita è quella abitativa: a Roma è in aumento esponenziale il numero di persone e nuclei familiari che non riescono più a far fronte alle spese per il pagamento dell’alloggio in cui vivono, sia esso il canone di locazione o la rata del mutuo.


 Mentre il mercato fa schizzare alle stelle i prezzi degli immobili e degli affitti (+ 160% in pochi anni), la crisi del mondo del lavoro priva le famiglie della possibilità di tenere fede ai propri impegni: aumenta così il numero degli sfratti per morosità, che colpiscono oggi 1 romano su 191, sale a 29.302 il numero di soggetti richiedenti un alloggio di edilizia popolare e si attesta al 12,2 la percentuale di cittadini in sofferenza bancaria (a fronte di un dato medio nazionale del 2,8%).
Accanto a chi una casa, seppur con grossi sacrifici, riesce a conservarla, c’è poi chi la perde e si ritrova all’improvviso per strada. I senzatetto romani sono circa 6 mila: di essi, 2 su 3 circa vengono assistiti da centri di accoglienza notturni e associazioni di volontariato, ma per oltre 2 mila persone anche questa possibilità è inaccessibile, a causa dell’insufficiente capienza delle strutture. Per loro l’unica possibilità resta procurarsi un giaciglio di fortuna per strada o condividere le baracche dell’estrema periferia con gli extracomunitari e i rom.
Domani la Regione Lazio, rappresentata dal governatore Renata Polverini, e il presidente della Comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo, sigleranno un protocollo d’intesa per dar vita all’ “Osservatorio sperimentale regionale per lo studio e lo sviluppo di politiche di contrasto alla poverta’ e all’esclusione sociale”. La Comunità, infatti, associazione di laici fondata proprio a Roma nel 1968 e da allora impegnata nella propria missione di diffusione del Vangelo e attuazione di opere caritatevoli in ben 73 Paesi nel mondo, è stata riconosciuta della regione Lazio come ente che ha “acquisito conoscenze di dimostrata validita’ ed efficacia nelle aree del disagio e dell’esclusione sociale”.


Leggi anche: Roma, capitale anche degli sfratti: uno ogni 252 famiglie
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