L'ex Ministro Pecoraro Scanio circa OGM, rinnovabili, e altri scandali - VIDEO

L'ex Ministro Alfonso Pecoraro Scanio su OGM, rinnovabili, inceneritori e altri scandali riguardanti le lobby e le pressioni contro di lui esercitate quando si opponeva a grandi opere nocive

Riceviamo e pubblichiamo da Aracne editrice:

https://www.youtube.com/watch?v=jlVR8uVV9_A

(ROMA, 15 mar 2015) Il video dell'intervento di Alfonso Pecoraro Scanio al Teatro Sannazaro di Napoli, in occasione della presentazione del libro-inchiesta di Rita Pennarola "2008 – L’anno che ha stravolto l’Italia. Artefici e protagonisti dell'Annus Horribilis che ha spinto il Paese sull'orlo del baratro" (Aracne Editrice).

All'incontro di martedì scorso 10 marzo ha preso parte anche il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris. L'ex Ministro dell'Ambiente, oggi Presidente della Fondazione UniVerde, e il primo cittadino del capoluogo campano hanno ripercorso insieme alla giornalista i passaggi cruciali di quei mesi a cavallo tra il 2007 e il 2008 che portarono alla caduta del Governo Prodi. 


Per Pennarola, di quel Governo, Pecoraro Scanio era «l'uomo da battere». Un Ministro «scomodo», ha sottolineato l'autrice nella rilettura di alcuni passaggi del suo libro, un «giustiziere "duro" e "puro"» che aveva «trasformato in legge dello Stato alcuni sogni degli ecologisti no-global, traducendoli in provvedimenti capaci di destabilizzare le leve economiche del potere petrolifero». La «rimozione» di Pecoraro Scanio dalla scena politica - nella tesi della giornalista - rappresentò un passaggio necessario per difendere «interessi lobbistici consolidati da decenni, a partire da quelli delle multinazionali, che in quel periodo puntavano le loro carte su inceneritori e ogm». Dalla scure sui contributi CIP6 che, in contrasto alle normative europee, per quasi vent’anni in Italia sono stati incassati dalle raffinerie di petrolio e dagli inceneritori – soldi che spettavano al solare e alle rinnovabili – alla lotta contro le Grandi Opere inutili come il Mose, il ponte sullo Stretto, la Tav. Un «moloch» con «interessi da miliardi di euro» contro il quale si abbatté «l'autentica lotta» di Pecoraro Scanio.

«Effettivamente l'attacco che ho subìto, e che Rita Pennarola registra bene, è stato molto violento - commenta l'ex Ministro, oggi Presidente della Fondazione UniVerde - Evidentemente per le lobby abituate a governare al posto della politica, o con la compiacenza di una certa politica, il mio lavoro risultava una cosa inaccettabile. Ero scomodo perché ero vero. Sono però molto contento perché grazie al mio intervento di allora oggi in Italia abbiamo 600mila impianti solari e il 40% della nostra energia elettrica è prodotta da fonte rinnovabile».


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