Roma: arriva il quartiere a luci rosse, ma senza far pagare tasse!

Siamo all'assurdo! Roma presto sperimenterà una "zona a luci rosse", dove la prostituzione sarà di fatto tollerata, senza sanzioni ne per le lucciole, ne per i clienti.

Con questa mossa, la prostituzione sarà di fatto LEGALIZZATA, ma allo stesso tempo le prostitute continueranno a non pagare le tasse, così come non saranno sottoposte ad alcun controllo medico, al contrario di quanto avviene nei paesi civili, come Svizzera, Olanda e Germania (ma non solo) dove la prostituzione è legale e regolamentata, con tanto di controlli medici periodici. In queste realtà non ci sono ragazze costrette, le mafie che gestiscono le strade della prostituzione, sono state messe fuori gioco e sopratutto le prostitute PAGANO LE TASSE: e se consideriamo che guadagnano dai 10.000 ai 30.000 euro il mese ed in alcuni casi anche di più, sarebbero tanti bei soldoni per le casse dello stato. Consideriamo che in Italia operano oltre 100.000 professioniste del sesso. Sarebbe un'entrata miliardaria, oltre alle migliaia di posti di lavoro che si verrebbero a creare nell'indotto.

Invece no. Il governo italiano lascia ai clan business come la prostituzione ed il controllo della cannabis, di cui l'Italia è tra i principali consumatori europei.

In un periodo di crisi come quello attuale, con MILIONI di persone povere abbandonate al loro destino da una classe politica che non ha rinunciato al minimo privilegio, con il governo che ha tagliato i fondi persino all'assistenza dei "grandi disabili" - persone paralizzate al 100%, ferme a letto - e raschia il barile, quei MILIARDI annuali sarebbero una boccata di ossigeno!

Con questo non vogliamo certo attaccare il sindaco di Roma Ignazio Marino, che anzi dimostra grande coraggio (a due passi dalla Santa Sede...) e buon senso. L'esperimento che partirà a Roma da Aprile (forse: poiché è già stato rimandato più volte...) può essere un importante apripista per arrivare alla regolamentazione a livello nazionale: un passo in avanti è fatto, ora deve pensarci il governo. La politica, il mondo dell'associazionismo, i movimenti, ma anche l'opinione pubblica, facciano pressione per arrivare ad una regolamentazione completa: anche perché a questo punto manca solo di fargli pagare le tasse...

PS: chi è eticamente contrario alla prostituzione - opinione degnissima di rispetto, come tutte le opinioni - deve considerare che, di fatto, la prostituzione è legale da sempre, visto che in tutta Italia ci sono strade letteralmente INVASE dalle prostitute, così come gli annunci delle 'case di piacere' illegali sono pubblicati anche nei quotidiani più importanti, annunci espliciti alla luce del sole, per non parlare della miriade di siti web dedicati alle escort...

FINIAMO QUESTA FARSA PRIMA POSSIBILE, FACCIAMO PAGARE LE TASSE A QUESTE "LAVORATRICI ATIPICHE" E LEGALIZZIAMO LA CANAPA COME HANNO FATTO ANCHE IN SPAGNA ED IN USA!


Staff nocensura.com
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Di seguito l'articolo dell'AGI:

Prostituzione: Roma avra' il suo quartiere a luci rosse, da aprile all'Eur
(AGI) - Roma, 6 feb. - Entro aprile Roma avra' la sua prima zona a luci rosse, nel quartiere Eur, dove la prostituzione sara' tollerata e agiranno operatori sociali in funzione anti-sfruttamento. E' quanto emerso da un incontro che si e' tenuto ieri tra l'assessore capitolino alle politiche sociali, Francesca Danese, e il presidente del Municipio IX, Andrea Santoro. La sperimentazione, piu' volte annunciata e poi rimandata, sembra dunque al via e prevede che in una o piu' strade del quartiere, ancora da individuare, le 'lucciole' possano esercitare senza il rischio di sanzioni a carico dei loro clienti. Nelle altre aree dell'Eur, invece, il divieto di prostituzione in strada verra' fissato con un apposita ordinanza che prevedera' multe fino a 500 euro. Nella zona a luci rosse saranno operative unita' di strada con il compito di effettuare controlli sanitari sulle ragazze, distribuire condom ed evitare lo sfruttamento da parte dei cosiddetti 'protettori'. Il progetto, che costera' 5mila euro al mese, ha infatti l'obiettivo di ripulire le strade del quartiere della capitale dalla prostituzione selvaggia, e dal relativo degrado.

  E, al contempo, di favorire il recupero sociale delle prostitute sottraendole a eventuali tratte di esseri umani. "Il percorso iniziato dal presidente Santoro - commenta l'assessore capitolino alle Pari opportunita', Alessandra Cattoi - e' molto rispettoso di tutte le persone che vengono coinvolte in questa vicenda: da una parte le donne e dall'altra parte i cittadini che vivono in quartieri dove effettivamente ci sono situazioni di degrado. Nel progetto, che personalmente condivido, viene inoltre coinvolta in modo importante la parte sociale e quindi la tutela della donna e la lotta allo sfruttamento". (AGI) .




Fonte: agi.it 


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