Lo scrittore De Angelis: "Gesù era gay" e scatena un putiferio

Lo scrittore Alessandro De Angelis, autore dei discussi libri "La fine del cristianesimo" e "Gesù - Il Che Guevara dell'Anno Zero" (di seguito le copertine dei libri in questione) ora sostiene che Gesù sia stato omosessuale, e promette di portare "prove documentali" di questa sua insolita teoria nel suo nuovo libro, che uscirà prossimamente, dal titolo "Svelata l'identità di Gesù".

Ovviamente questa teoria ha scatenato un putiferio di commenti sui gruppi Facebook dove è stata discussa, molti dei quali ben poco lusinghieri, ma c'è anche chi è interessato alla insolita teoria di De Angelis.

In attesa dell'uscita del libro, che sicuramente farà parlare di se, De Angelis ha redatto un articolo, dove espone le basi della sua teoria:

Gesù era gay e Papa Francesco apre ai gay. Di Alessandro De Angelis
Tratto dal libro in prossima uscita Svelata l'identità di Gesù di Alessandro De Angelis, dove si porteranno nuove prove documentali di come costruirono dal rivoluzionario Giovanni di Gamala Gesù, Giovanni Battista e Barabba.
Altro che la Maddalena era la moglie di Gesù, un depistaggio per coprire l'omosessualità del personaggio che chiamarono Gesù, una verita conosciuta fino al medioevo, vagliate le prove prima di scandalizzarvi.
Giovanni nel suo Vangelo dice:"Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre Maria di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: Donna, ecco tuo figlio! Poi disse al discepolo: Ecco tua madre! E da quel ora il discepolo l'accolse con sé." (Giovanni 19,25-27)

Il discepolo che Gesù amava era Giovanni, in questa metafora deve scomparire il rivoluzionario Giovanni ed al suo posto deve comparire il martire Gesù che prenderà il suo posto esattamente come nel falso processo Gesù Barabba.
Ma l'evangelista decide di lasciar traccia della verita e fa dire a Gesù, rivolgendosi a Giovanni, che Maria è sua madre, e poi dice a Maria che Giovanni è suo figlio, il suo vero figlio, il rivoluzionario che finì crocifisso per aver cercato di liberare la Palestina dai romani invasori: Giovanni di Gamala figlio di Giuda il Galileo.
Del fatto che il discepolo che Gesù amava era Giovanni, non ci sono dubbi, difatti ancora nel Vangelo di Giovanni troviamo:"Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù." (Giovanni 13,23)
Chi è questo discepolo? Abbiamo due ipotesi: Giovanni il fratello di Giacomo, un giovane pescatore di Cafarnao o la Maddalena.

Nel racconto della Passione del Vangelo di Giovanni si trova: "Intanto Simon Pietro seguiva Gesù insieme a un altro discepolo. Questo discepolo era conosciuto dal sommo sacerdote ed entrò con Gesù nel cortile del sommo sacerdote. Pietro invece si fermò fuori, vicino alla porta. Allora l'altro discepolo, noto al sommo sacerdote, tornò fuori, parlò alla portinaia e fece entrare Pietro." (Giovanni 18,15-16)
Pietro segue Gesù con un altro discepolo, ma in questo caso non c'è il commento "il discepolo che Gesù amava", ma poi il Vangelo di Giovanni riferisce del colloquio tra Gesù e il Sommo Sacerdote, e solamente quel discepolo che vi entrò l'ha potuto riferire e chi lo riferisce è Giovanni. Giovanni ovvero Gesù che inizialmente misero tra i fratelli di Gesù e tra i suoi discepoli, per poi toglierlo dai fratelli nei manoscritti successivi ai vangeli, troppo pericoloso. Metafore rimaste nei vangeli della verità occultata, un altro esempio è Giovanni che in molti dipinti antichi porgeva la sua testa sul petto di Gesù e che si è cercato di mistificare facendolo passare per la Maddalena.

Annunzio del tradimento di Giuda dal Vangelo di Giovanni 13,21-26:
[21]Dette queste cose, Gesù si commosse profondamente e dichiarò: «In verità, in verità vi dico: uno di voi mi tradirà». [22]I discepoli si guardarono gli uni gli altri, non sapendo di chi parlasse. [23]Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. [24] Simon Pietro gli fece un cenno e gli disse: «Dì, chi è colui a cui si riferisce?». [25]Ed egli reclinandosi così sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?». [26]Rispose allora Gesù: «E' colui per il quale intingerò un boccone e glielo darò». E intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda Iscariota, figlio di Simone.
Nella Vulgata di San Gerolamo, il testo evangelico in latino più diffuso all'epoca di Leonardo, il gesto dell’ “adagiarsi sul petto” è più evidente che nelle traduzioni moderne. Così si legge nel capitolo 13 di Giovanni : «(21) cum haec dixisset Iesus turbatus est spiritu et protestatus est et dixit amen amen dico vobis quia unus ex vobis tradet me (22) aspiciebant ergo ad invicem discipuli haesitantes de quo diceret (23) erat ergo recumbens unus ex discipulis eius in sinu Iesu quem diligebat Iesus (24) innuit ergo huic Simon Petrus et dicit ei quis est de quo dicit (25) itaque cum recubuisset ille supra pectus Iesu dicit ei Domine quis est ». Nella versione in italiano di Antonio Martini, del 1771, tratta dalla Vulgata: «stava però uno de' discepoli, che era amato da Gesù, posando nel seno di lui. A questo perciò fece cenno Simon Pietro e dissegli: Di ci parla egli?. Quegli pertanto, posando sul petto di Gesù gli disse: Signore chi è mai? ».
E' quindi possibile che Leonardo Da Vinci e gli altri pittori dell'epoca facevano riferimento nel raffigurare scene bibliche al testo di una edizione molto diffusa in quell’epoca, la Biblia Vulgare Historiata di Malermi, tradotta appunto dalla  Vulgata e pubblicata a Venezia nel 1471. Ecco come è descritta la  scena in quel testo: « Et havendo ditte queste cose Iesu turbosse nel spirito: & jurado disse In verità in verità ve dico che uno de voi me tradera. Reguardavasi li discipuli lun laltro dubitanti de cui dicesse. Eravi dunque un de discipuli soi jacente sopra el peto de Iesu elo Iesu amava. A questo dunque signo Simon Pietro & disseli, chiedi de cui egli dice. Ilche jacendo quello sopra el peto de Iesu diceli Signor quale è egli. Respose Iesu Egli è quello alquale porgerò el pane victo. Et poscia che eli hebe intinto el pane dettelo a Iuda de Simone Iscarioth: e dopo la fetta in lui entrò Satanas. ».
Nell'Ultima cena di Leonardo, l'apostolo è rappresentato come un giovane dall'aria efebica e dal viso glabro, a differenza dagli altri che hanno l'aspetto di adulti spesso con barba, e spesso l'apostolo ha il capo reclinato sulla spalla o sul petto di Gesù. In diversi casi troviamo il nome degli apostoli scritti a chiare lettere, come ad esempio nel Cenacolo di San Giusto del Franciabigio, o in quello di Pietro Vannucci detto il Perugino, dipinto nel Convento di Fuligno nel quale ci sono altri giovani apostoli dai lineamenti che oggi possono apparire femminili, quindi chi dice che è la Maddalena sta dicendo il falso e dovrebbe spiegare allora dove si trova Giovanni nelle raffigurazioni.
Ma il punto è un altro, i vangeli ci parlano di un uomo, anzi un giovane che Gesù amava, che si trova in atteggiamenti ambigui nei vangeli con la sua testa poggiata in atteggiamento intimo sul petto di Gesù. Ma l'amore di Gesù era uguale per tutti gli uomini, quindi perchè questa preferenza sospetta per un giovane che troviamo nella notte dell'arresto addirittura nudo sotto un lenzuolo, unico indumento che lo ricopriva la notte dell'arresto e perderà durante la fuga?
Vangelo di Marco 14,45-52:
[45] Allora gli si accostò dicendo: “Rabbì” e lo baciò.
[46] Essi gli misero addosso le mani e lo arrestarono.
[47] Uno dei presenti, estratta la spada, colpì il servo del sommo sacerdote e gli recise l’orecchio.
[48] Allora Gesù disse loro: “Come contro un brigante, con spade e bastoni siete venuti a prendermi.
[49] Ogni giorno ero in mezzo a voi a insegnare nel tempio, e non mi avete arrestato. Si adempiano dunque le Scritture!”.
[50] Tutti allora, abbandonandolo, fuggirono.
[51] Un giovanetto però lo seguiva, rivestito soltanto di un lenzuolo, e lo fermarono.
[52] Ma egli, lasciato il lenzuolo, fuggì via nudo.
Ricapitoliamo:
1) Gesù si dice in molti passi dei vangeli che amava un giovane identificato come Giovanni.
2) Giovanni si trova descritto in atteggiamenti intimi con Gesù.
3) Giovanni nella notte dell'arresto di Gesù è l'unico che non fugge durante la sua cattura e sotto il lenzuolo non indossa nulla.

Ora davanti a queste considerazioni, se menzioniamo questi episodi sostituendo i nomi di Gesù e Giovanni con altri nomi, chiunque vi direbbe che si tratta di due gay.





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