Ancora un TSO grazie ai ciarlatani della "sovranità individuale"

Due mesi fa dedicai un articolo alla cosiddetta "sovranità individuale", dopo che un seguace della stessa era stato ricoverato in psichiatria mediante trattamento sanitario obbligatorio.  Un nuovo caso di questo tipo mi impone di tornare sull'argomento. Personalmente mi auguro che questa carnevalata fuori stagione cessi immediatamente, visto che sta costando molto cara agli sprovveduti che si lasciano abbindolare. Una pagliacciata criminale in cui spesso cadono - come sempre in casi come questo - persone deboli o destabilizzate da problemi personali di varia natura, spesso economici (come si evince dai commenti sui blog "sovrani") disposti ad aggrapparsi a qualsiasi cosa, ahimé, per sognare una possibilità di salvezza da uno stato ladrone e vessatorio. Infatti i cosiddetti "sovrani" sostengono di potersi affrancare dall'autorità dello Stato, mediante una semplice "dichiarazione di sovranità individuale", che gli permetterebbe di porsi al di sopra della legge. E purtroppo non manca chi crede a queste assurde teorie, incentivato da alcuni siti web, pagine Facebook, e dai commenti dei leader. Questa vicenda appare tragicomica, e se non fosse che alcuni individui e le loro famiglie sono finiti nei guai, verrebbe quasi da ridere. Inoltre sospetto che per qualcuno ci sia anche un tornaconto di natura economica, per offrire consulenze di varia natura e magari nella commercializzazione di targhe per le auto, passaporti e (sigh!) e polizze RC auto della fantomatica repubblica di Gaia. Sembra impossibile che qualcuno possa credere a certe strullate, ma non dimentichiamo il caso di Vanna Marchi, che riusciva a vendere radici di liquirizia e sale grosso a peso d'oro, o altri improbabili santoni che cercano di vendere addirittura fantomatiche cure ai tumori. Chi è in difficoltà è molto vulnerabile, ed è disposto ad attaccarsi a qualsiasi cosa per mantenere viva una speranza.

La "sovranità individuale" oltre a promettere di poter vivere al di sopra delle leggi e dell'autorità dello Stato, propone una visione della vita "pacifica e in armonia con il pianeta e con le persone"; ha i suoi riti, un suo linguaggio, con frequenti parole d'amore rivolte ai "fratelli" che hanno sposato lo stesso credo, etc. Gli elementi che consentono di definire "setta" un gruppo ci sono tutti. L'ambiente della sovranità individuale è "totalizzante": il soggetto si immerge sempre più nei riti e nelle filosofie proposte, frequenta - dal vivo e virtualmente - chi condivide questa "visione", e si estranea dalla realtà, allontanandosi progressivamente dal proprio ambiente, dai propri amici di sempre, addirittura dai familiari, che secondo il soggetto "non riescono a comprendere questa grandissima, rivoluzionaria verità". Spesso, ovviamente, le persone che vogliono bene all'individuo gli sconsigliano di portare avanti certe iniziative: capiscono che si sta mettendo nei guai, ma l'individuo che crede ciecamente nella "sovranità individuale" va avanti, e questo crea attriti e contrapposizione.

Pochi mesi fa a finire in TSO fu un padre di famiglia sulla quarantina, che da oltre venti anni prestava servizio per un corpo dell'Esercito Italiano. I suoi amici - quelli che lo conoscono da molti anni, nella vita reale, e non i contatti di Facebook - lo dipingono come una bravissima persona, un uomo diligente, che anche in ambito lavorativo ha ottenuto vari riconoscimenti. Fino a quando non è caduto in questa trappola, mettendosi nei guai. Nonostante la questione sia in pratica di "pubblico dominio", visto che l'individuo ne ha parlato attraverso post "pubblici" sul suo profilo Facebook, pubblicando persino i verbali del TSO, scatenando un'ondata di commenti, per ovvi motivi non ne citerò il nome. Mi auguro che il soggetto abbandoni chi lo abbindola, chi lo ha fatto finire nei guai, e torni alla sua famiglia, che ha risentito notevolmente del coinvolgimento dell'uomo nella setta in questione, come testimoniano sul suo profilo diversi veri amici, che gli chiedono di farla finita con questa buffonata.

L'individuo in questione, dopo aver "sposato" la dottrina della "sovranità individuale", ritenne di avere il diritto di pignorare una base militare italiana; e "notificò" una specie di provvedimento in questa direzione al Comandante della stessa. Annunciò preventivamente questa sua azione su Facebook, dove decine e decine di sodali della setta gli offrirono manforte: "Bravo Tizio!!!" - "siamo con te!" - "Sei un grande!" - "Vai avanti, vai avanti" - e tanti altri commenti simili, scritti standosene a casa, comodamente seduti, e guardandosi bene dall'esporsi in prima persona in azioni simili.

Una settimana dopo aver presentato al comando il presunto provvedimento di "pignoramento" della base, l'individuo si reca dal Comandante, e afferma che in base all'UCC 130, OPPT XY, e altre minchiate, la base militare da quel momento sarebbe stata sotto sequestro per effetto del "silenzio assenso" (non avendo, i vertici militari, risposto al suo "sequestro") e l'unico che avrebbe avuto la facoltà di esercitare il controllo sulla base militare, da quel momento, sarebbe stato lui stesso. E qui scattò, comprensibilmente, il trattamento sanitario obbligatorio: evidentemente hanno pensato che il delirio in questione fosse frutto di follia, o comunque di disturbi mentali di una certa gravità: mentre erano il frutto di una stenuante opera di convincimento e di intortamento messa in atto tramite il web.

Dopo una settimana di trattamento sanitario obbligatorio, l'individuo esce dalla clinica, e riprende le sue pubblicazioni su Facebook in favore della "sovranità individuale". Si ritiene vittima di un sopruso, di un abuso, e riceve piena solidarietà da decine e decine di persone, che condividono questa "visione". Evidentemente secondo loro, avrebbe avuto il diritto di pignorare la base militare, e chissà, magari lanciare anche qualche missile? Roba da urlo.
  
Sul profilo Facebook del soggetto dopo questo episodio appaiono i commenti di 4-5 amici di vecchia data, che con il soggetto hanno condiviso serate e persino vacanze; gli chiedono di "tornare ad essere quello di sempre", gli fanno notare di aver provocato problemi alla famiglia, cercano di fargli capire che dovrebbe avere delle responsabilità verso i figli, e non verso gli sciagurati che lo istigano, scontrandosi con decine di persone che continuano a fomentare il soggetto a continuare nella strada che lo ha condotto al TSO! Da sottolineare il fatto che molti di questi che istigano, e che a parole dicono di condividere l'operato dell'individuo, si guardano bene dall'esporsi ad azioni che possono fargli perdere il posto di lavoro, o avere comunque problemi con la giustizia. Ma quando a proporre il pignoramento di un'istituzione o altro sono gli altri, applaudono e gli consigliano vigliaccamente di "andare avanti"... facile fare, come si dice in Toscana, "i finocchi con il c**o degli altri" vero? Facile mandare allo sbaraglio gli altri, stando ben riparati dietro al PC, vero? Questi sarebbero "gli amici"... i "fratelli"...

A questa presunta sovranità individuale sono dedicati diversi blog, italiani e non solo, i quali istigano ad esporsi nel commettere reati, anche di una certa gravità, che possono avere conseguenze pesanti per il soggetto, e talvolta per gli altri.  Il "bello" è che dopo aver cercato di convincere in tutti i modi un individuo a fare azioni FOLLI, scrivono che "la responsabilità di eventuali azioni che possono avere conseguenze sul piano legale e non, è solo di chi decide di metterle in pratica..." ma come! Viene da dire... non siete tanto sicuri di quello che dite? Non siete tanto sicuri di poter vivere al di sopra della legge, rigettando ogni tipo di debito, evitando sempre e comunque che la casa vada all'asta, e persino circolare con una automobile sprovvista di polizza RC auto e di regolare targa?!?! COME MAI NON VI ASSUMETE LA RESPONSABILITA' DELLE AZIONI CHE PROPONETE?

Alcuni siti web che predicano la "sovranità individuale" cercano di convincere chi li segue che è possibile gettare nella spazzatura le targhe del proprio veicolo, la polizza assicurativa, il libretto di circolazione, sostituendoli con quella della (inesistente) repubblica di Gaia: sostengono persino di essere stati sottoposti a controlli da parte delle Forze dell'Ordine e di averla passata liscia, per essere più convincenti. E visto che in giro ci sono persone suscettibili e vulnerabili, qualcuno ha deciso di dargli retta... ed è finito nei guai.

E' il caso di alcuni cittadini sardi, la cui auto è stata posta sotto sequestro dai vigili urbani, i quali hanno notato la stravagante targa posta sul veicolo: che era anche sprovvisto di polizza RC auto. Per fortuna i Vigili Urbani hanno fermato il mezzo prima che accadesse qualcosa. Se fosse rimasto coinvolto in un incidente stradale, ci sarebbero potute essere conseguenze molto gravi.

Cosa sarebbe accaduto se l'auto in questione avesse investito un bambino, o comunque un pedone, provocandogli lesioni gravi? O comunque un incidente stradale anche di media gravità?!? Certo la parte danneggiata non si sarebbe fatta risarcire dalla fantomatica "repubblica di gaia", e allo stesso tempo il (folle) conducente si sarebbe ritrovato in grossi guai. Oltre alle conseguenze giuridiche dovute dal guidare e aver provocato un incidente senza la polizza assicurativa e con targhe false, avrebbero risposto di eventuali danni con il proprio patrimonio. E in caso di incidente stradale, non è molto difficile provocare danni per alcune centinaia di migliaia di euro. Basta rendere invalida una persona, e purtroppo di casi in questo modo ne avvengono numerosi ogni anno. Il decesso di una persona, in base anche all'età, al reddito e ad altri parametri, può essere risarcita con cifre fino al milione di euro.

Purtroppo quella sequestrata in Sardegna dai vigili urbani non è certo l'unico veicolo a circolare per le strade pubbliche con targa e contrassegno Rc auto... di Gaia! Qui potete trovare un altro esempio.



Stando a quanto dichiarano gli adepti della "sovranità individuale", e alle foto pubblicate sul web, ad oggi circolano sulle strade italiane decine di autoveicoli con targa "giocattolo" e privi di polizza assicurativa: vere e proprie BOMBE AD OROLOGERIA, nel caso restino coinvolte in incidenti stradali (sigh)

Sui blog che propinano queste assurde teorie, non mancano gli articoli di presunte "testimonianze" circa il fatto che le Forze dell'Ordine italiane a loro detta non interverrebbero; in realtà, esattamente come è accaduto in Sardegna, intervengono eccome.

In questo articolo, risalente a Gennaio, pubblicato su uno dei principali blog-punto di riferimento di molti adepti di queste assurde teorie, affermano che una pattuglia di Carabinieri avrebbero in qualche modo "capito" e legittimato le targhe false;

In questo articolo, pubblicato circa due mesi fa dallo stesso blog, dopo aver spiegato di non aver pagato l'autostrada, viene raccontata un'altra presunta esperienza con le forze dell'ordine, questa volta la Polizia, sostenendo non solo di averla passata liscia circolando con la targa falsa e auto prodotta e quindi senza polizza assicurativa; ma addirittura, l'individuo si sarebbe rifiutato di scendere dal veicolo, come richiesto dagli agenti: fatto che potrebbe configurare persino ulteriori reati! 

Una vera e propria istigazione a commettere reati. E purtroppo, come dimostra il sequestro avvenuto in Sardegna di un'auto con targa "sovrana", le foto pubblicate sopra, ed vari articoli presenti sul web, qualcuno abbocca a queste bufale, esponendo se stesso e gli altri a gravi rischi.

Sempre sullo stesso blog è presente anche una presunta testimonianza proveniente dalla Svizzera. Si tratta in tutti i casi di testimonianze NON VERIFICABILI, e che potrebbero essere inventate di sana pianta allo scopo di convincere le persone a sposare queste assurde teorie.

Da notare il linguaggio "da setta" di tutti i blog che propinano queste assurde teorie; i post iniziano con "Ave fratello", con vari riferimenti a "pace e onore" in tutti i post...

Sarei davvero curioso di sapere se chi gestisce i blog che istigano a togliere targhe e assicurazione alle automobili, circola davvero in quel modo, oppure lo predica e basta. In caso affermativo, visto che sono tanto sicuri di poter affrontare "posti di blocco" delle forze dell'ordine senza problemi, li invito a contattarmi; sarei ben lieto di accompagnarli in questura, così potrei testimoniare pubblicamente che dicono la verità... se sono tanto sicuri, dov'è il problema? I "fratelli di gaia" mi facciano sapere dove e quando, io sono disponibile!

Il blog sopra citato ad Aprile ha dato risalto anche ad un mio precedente articolo sulla questione, che scrissi dopo il primo caso di TSO, con la speranza di aiutare qualcuno a capire che si tratta di una evidente bufala destituita di ogni fondamento giuridico. Numerosi sovrani vennero sul mio profilo a commentare o inviarmi tramite "messaggio" parole di stizza fino all'insulto... :-)

Io ovviamente continuo la mia opera di informazione e riflessione, per quanto mi riguarda possono insultare quanto vogliono, spero solo di non dover leggere, uno di questi giorni, di qualche automobile battente targa "sovrana", o meglio: FALSA, rimasta coinvolta in un incidente stradale, con tutte le gravi conseguenze del caso. Fino a quando una persona non espone a rischi il prossimo, è libera di fare ciò che ritiene. Ma quando una persona circola, sistematicamente, senza polizza RC auto, il problema non riguarda solo loro... 


Alessandro Raffa per nocensura.com

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