Come all'estero vedono il nostro paese in una parola: FALLITALIA.

Come all'estero vedono il nostro paese in una parola: FALLITALIA. Si chiama in questo modo la rubrica dedicata alla cronaca dell'ex belpaese del quotidiano online svizzero mattinonline.ch, sito d'informazione ticinese, il cantone che confina con noi, dove la maggioranza dei residenti parlano in lingua italiana.

Oltre alle notizie riguardanti il territorio ticinese e svizzero e le principali news internazionali, mattinonline.ch tratta ampiamente i temi riguardanti i "frontalieri", lavoratori che vivono e risiedono in Italia ma lavorano in Svizzera, e che negli ultimi anni sono finiti al centro di accese polemiche; molte aziende svizzere li preferiscono ai loro concittadini, perché li pagano meno: "stipendi che per uno svizzero sono insufficienti per vivere" - si lamentano gli svizzeri, molti dei quali invocano a gran voce un freno a questo fenomeno -  ma per chi vive in Italia lo stipendio svizzero "ridotto" è un affare, visto che è comunque significativamente più alto di quello che percepirebbe all'interno dei confini nazionali.

Mattinonline.ch  saltuarialmente non manca di evidenziare i misfatti provenienti dal belpaese, che molto probabilmente agli svizzeri sembreranno notizie provenienti dal terzo mondo (e c'è da capirli). Uno dei temi più gettonati nella cronaca italiana del sito sono le questioni legate all'immigrazione clandestina e all'accoglienza dei migranti: anche perché il problema li riguarda, visto che una parte di coloro che sbarcano in Italia, vanno a chiedere asilo in Svizzera: "Immigrati in Italia a quota 85 mila. Alfano: “Continueremo ad accoglierli”. E in Ticino?" sembrano chiedere senza nascondere una certa preoccupazione i redattori.

Il sito ha riportato anche il caso del cittadino italiano che ha perso la casa ed è stato "sfrattato" da una struttura di accoglienza per fare posto ai richiedenti asilo; ampio spazio è stato dedicato anche alla questione delle centinaia di kg di pasta finita nella spazzatura al centro di accoglienza di Pozzallo; ne hanno parlato il 9 Luglio quando la procura ha deciso di indagare in merito, e sono tornati sulla notizia anche il 23 Luglio, dopo la dichiarazione di una deputata grillina che ha assunto le difese dei migranti.

"Quintali di pasta appena preparata buttata via, in barba alla miseria e ai milioni di italiani costretti, letteralmente, a tirare la cinghia per arrivare a fine mese. O a fine giornata."

Si legge nell'articolo, dal quale traspare un certo dispiacere, se non "pena", per il popolo italiano. E sopratutto, appaiono più indignati loro, che ci osservano da lontano, di quanto si siano indignati la maggioranza degli italiani, che ormai accettano qualsiasi cosa come se fosse "normale".

E se andiamo a vedere di cosa e come parlano dell'Italia i quotidiani esteri di altre nazioni, non esce un quadro migliore. Prendiamo ad esempio il famoso quotidiano inglese The Guardian: cercando il tag "Italy", se escludiamo gli articoli riguardanti Papa Francesco, l'ex belpaese non ne esce molto bene:

Un articolo del 24 Luglio dipinge Atene e Palermo come le città europee dove l'insoddisfazione dei cittadini è maggiore tra 79 città prese in esame da Eurostat; e se diamo un occhio alla classifica, nella parte bassa ci sono anche Roma e Napoli, dove più del 50% dei cittadini sono insoddisfatti.

Un articolo di Giugno titola: "L'Italia è ancora un paese per vecchi" e illustra ai lettori inglesi come la disoccupazione giovanile in Italia sia arrivata al 46%, e come Renzi abbia fatto ben poco per i giovani. Il titolo comunque, sembra inappropriato per il nostro paese... se il Guardian sapesse come se la passano i nostri pensionati, costretti ad emigrare nei paesi dell'est europeo o del sud-est asiatico per sopravvivere come le misere pensioni, non scriverebbe che "siamo un paese per vecchi"...

Sul giornale inglese non poteva mancare almeno un articolo dedicato a Berlusconi; ad Aprile hanno pubblicato la "fotogallery della carriera di Berlusconi", con una serie di fotografie in pose assurde o comunque "inconsuete" di Berlusconi, dal baciamano di Vespa alle gaffe internazionali.

 Berlusconi che ha un suo "tag" dedicato in tutti i quotidiani del mondo; alcuni hanno creato addirittura un tag apposta per il "caso Ruby", per esempio El Pais: http://internacional.elpais.com/tag/caso_ruby/a/

Un tempo i quotidiani esteri parlavano dell'ex belpaese in positivo; parlavano di noi per la buona cucina, per l'immenso patrimonio artistico (oggi quando ne parlano, è perché a Pompei è venuto giù qualcos'altro


Staff nocensura.com

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