Marra: Legittimità del chiamare delinquenti, o incompetenti, gli alti esponenti tutti della politica, della magistratura e delle istituzioni.
È
legittimo chiamare delinquenti, salvo non siano incompetenti, coloro
che hanno collocazioni di alto livello in ambito politico, istituzionale
o giudiziario.
Quanto
ai giornalisti della mainstream, ci si può generosamente limitare a
definirli incompetenti, ma la più parte sono anche loro dei delinquenti.
Perché?
Perché sono in un modo o nell'altro o prezzolati o coinvolti o comunque
remunerati o premiati o privilegiati per il fatto che si adoperano a
non far capire alla gente che la crisi dell'economia e della finanza non
è frutto delle tangenti, né degli alti stipendi di questo o quello, né
dell'evasione fiscale, ma solo dei crimini delle banche, che partono dal
signoraggio, ma si estendono poi ad ogni altra loro attività.
Crimini
attraverso i quali le banche rubano, non i pochi miliardi che
occorrerebbero alla società per star bene e finanche per pagarsi i vizi,
ma decine di migliaia di miliardi.
Un
crimine, quindi, così grande che se scrivo che Napolitano, Monti,
Bersani, Renzi, Berlusconi eccetera, sono nel migliore dei casi degli
asini, altrimenti sono dei criminali, non commetto reato.
Una
turba di idioti o di criminali dalla quale, per una volta voglio tenere
fuori Grillo, non tanto perché il suo atteggiamento mi piaccia, ma
perché avrebbe un fortissimo interesse a redimersi, sicché, prima di
iniziare a chiamare apertamente delinquente anche lui, voglio per il
momento accreditargli la speranza che solleciti infine i suoi grillini a
prendere realmente (non con qualche battuta ogni tanto) posizione
contro i crimini delle banche.
Grillini
che, si osservi, nonostante un po' si adombrino o si indispettiscano
per le invettive che ogni tanto lancio al loro capo, sanno tuttavia che
ho ragione, mi capiscono e sperano che uno di questi giorni Grillo si
svegli e spieghi a Casaleggio che non si vive né di solo pane né di solo
sostengo occulto del potere finanziario.
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