Marra agli avvocati: insorgiamo contro il blocco dei crediti ex L. Pinto previsto dal DL 35/8.4.13 o completeranno la distruzione della giustizia!

L'avv. Alfonso Luigi Marra rivela una questione poco nota all'opinione pubblica: l'eliminazione di fatto della 'Legge Pinto', che tutela i cittadini dall'eccessive lungaggini processuali prevedendo un risarcimento quando i tempi si dilatano troppo. Una legge che era riuscita infatti a ridurre la durata dei processi, e che è stata stroncata dal governo Monti. Marra inoltre invita gli avvocati ad "insorgere" contro i governanti, proponendo una clamorosa protesta dinnanzi alla sede RAI per rendere nota la questione e per chiedere che i governanti bilderberghini (praticamente tutti, almeno quelli di spicco) siano processati.

Se gli avvocati - che in Italia sono oltre 200.000 - insorgessero, probabilmente le cose cambierebbero domani mattina, tuttavia salvo pochi, rari casi - oltre all'avv. Marra ricordiamo l'avv. di Cagliari Paola Musu, che ha denunciato i vertici istituzionali accusandoli di aver sovvertito l'ordine democratico - la casta degli avvocati (o forse l'ex casta, visto che il governo li ha pesantemente penalizzati, come ha descritto Marra nel precedente articolo) si sono fino ad oggi dimostrati succubi-complici del potere...

Ora attendiamo di vedere quale sarà la reazione degli avvocati e degli "Ordini"; sempre che non continuino a fare finta di niente, cosa che sancirebbe la definitiva fine della professione, e cosa peggiore, della giustizia.

Staff nocensura.com

Di seguito il comunicato dell'avv. Marra:

Monti e Napolitano 

Se il governo bilderberghino Napolitano & Monti dice «sblocco», devi ovviamente leggere «blocco»..
I due compari e i loro ministrelli, infatti, utilizzando il DL 35/8.4.2013 (il presunto sblocca-debiti della PA) vogliono invece illecitamente rendere definitivamente irrecuperabili le somme liquidate dai giudici ai cittadini con le sentenze (formalmente decreti) ex legge Pinto per il risarcimento delle eccessive lungaggini processuali. Somme che lo Stato non ha mai pagato spontaneamente.
Blocco altamente illecito realizzato aggiungendo all’art. 5 della legge Pinto il comma 5, che prevede l’incredibile divieto dei pignoramenti presso terzi, lasciando la sola ‘possibilità’ dell’espropriazione di però inesistenti fondi presso i distretti dei Ministeri Giustizia, Economia e Finanze, e Difesa, in cui è stato emessa la sentenza.
Ma perché – viene da chiedersi – tanto accanimento contro la legge Pinto, e perché noi avvocati dobbiamo insorgere per difenderla?
Semplice: perché si era diffusa la tendenza a ricorrere ex lege Pinto per il risarcimento delle lungaggini nelle cause, e questo stava costringendo sempre più l’apparato a contenere le cause nei tempi indicati dai giudici europei e nazionali.
Una sia pur relativa velocizzazione però inaccettabile per il sistema bancario e per tutto quanto da esso deriva, cioè per l’attuale tipo di PA, assicurazioni, Istituzioni eccetera: un sistema ormai così illecito da poter reggere solo se la giustizia è in coma. LEGGI TUTTO

12.4.2013
Alfonso Luigi Marra

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