Gli eroinomani in Italia, sempre più giovani e acculturati

La sua è una forza letale di notevole impatto dato l’alto rischio di morte per overdose legato al suo utilizzo; a ciò va aggiunto che l’eroina può causare trasmissione del virus Hiv (oltre ad altre malattie) tramite la condivisione delle siringhe indispensabili per iniettarsi il liquido nelle vene.
L’eroina è la droga per eccellenza secondo molti, una realtà scomoda da affrontare ed accostata spesso a stereotipi difficili da superare. GfK Eurisko, un importante istituto operante in Italia nelle ricerche sul consumatore, ha tracciato in una ricerca l’ identikit degli eroinomani che frequentano i Sert in Italia.
I Sert (Servizi per le Tossicodipendenze) lo ricordiamo, sono i servizi pubblici del Sistema Sanitario Nazionale dedicati alla cura, alla prevenzione e alla riabilitazione delle persone che hanno problemi conseguenti all'abuso di sostanze stupefacenti (droghe o alcol) che generano dipendenza dalle stesse. Sono attivi in ogni distretto sanitario ed attualmente, in Italia, sono all’incirca 500.
Secondo lo studio GfK Eurisko effettuato su un campione di 387 pazienti, sono circa 100mila gli eroinomani che frequentano i Sert in Italia; sono sempre più giovani sotto i 29 anni (il 34%), acculturati (il 44% ha una laurea), o inseriti nel mondo lavorativo (il 50% circa), quindi non ai margini della società.
Un ritratto differente da quello che si è soliti immaginare quando si parla di eroinomani e che, di conseguenza, va a mutare anche la tipologia di approccio alla cura; non soltanto centri per le tossicodipendenze, ma una cura diffusa, che avvenga anche al di fuori con l’affido del farmaco.
Fonte: http://www.laveracronaca.com/index.php/archivio/1222-gli-eroinomani-in-italia-sempre-piu-giovani-e-acculturati
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