USA: i debiti studenteschi non si fermano più

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I debiti universitari non pagati ammontano a ben 3 miliardi di dollari, con un balzo all'insù di ben il 36%. I laureati USA non trovano lavoro.
 
Ricordate la questione dei debiti universitari americani, di cui abbiamo parlato tempo fa? Negli States rappresentano un problema enorme, una vera e propria "bomba" destinata a scoppiare prima o poi.
Riporta Reuters che solo nei primi due mesi del 2013, i debiti studenteschi non pagati ammontano a ben 3 miliardi di dollari, con un balzo all'insù di ben il 36% dallo scorso anno - che pure è stato già un anno di crisi (ricordate i laureati homeless?)
Molti laureati restano disoccupati, con lavori precari o senza soldi nella lenta ripresa dell'economia americana.
A parte la buffa allusione ottimistica alla "ripresa", il report aggiunge che molti disoccupati sono tornati a studiarenella speranza che una maggiore specializzazione li aiuti a trovare lavoro, impegnandosi quindi in ulteriori prestiti. E siccome il maggiore studio non porta poi migliori opportunità lavorative, ecco che molti finiscono con lo smettere di pagare.

Tutto ciò è per gli americani un rivoluzione copernicana. Il loro sistema educativo basato sul privato è basato anche sull'assioma, scolpito nella pietra, che "più soldi prendi in prestito per gli studi, più qualificato sarà il lavoro che troverai per restituirli". Oggi molti laureati qualificati si ritrovano in mezzo alla strada a girarsi i pollici, e con sul groppone una mole di debiti pari a un mutuo per comprare una casa. Difficilmente ne usciranno... e non è una buona partenza per la propria vita, perché non pagare il debito universitario viene classificato come "delinquency".

Fonte: http://crisis.blogosfere.it/2013/03/usa-i-debiti-studenteschi-non-si-fermano-piu.html

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