Monti ci ha presi in giro anche con il cane: era affittato dalla Endemol, non un trovatello


monti-caneDi Riccardo Ghezzi
Il 6 febbraio scorso il lugubre Mario Monti provava a svelare il suo cuore tenero e la sua vena animalista adottando un cagnolino preso da un canile davanti alle telecamere della trasmissione “Invasioni Barbariche”, condotta da Daria Bignardi su La7.
Nessuno si commosse per la vicenda, essendo palese l’ipocrisia del premier speditoci dall’Europa, intenzionato a fare campagna elettorale sfruttando il delicato tema dell’abbandono degli animali domestici.
La rete impazzì, facebook venne immediatamente invaso dalle foto in cui si vede il povero cagnolino in braccio a Monti con un’espressione visibilmente terrorizzata, avendo evidentemente capito con chi ha a che fare. Scoppiò la mania del “toto-nome”, si moltiplicarono i sondaggi dall’intento ironico e scherzoso in cui ci si chiedeva come il Prof avrebbe chiamato il cane (Imu? Choosy? Spreed? Loden? ecc.). Alla fine Monti optò per Empy, diminutivo di Empatia.
Oggi però sappiamo che, strano a dirsi, è stata tutta una presa in giro. Monti non ha affatto adottato un cane trovatello di un canile, ma semplicemente ha preso in braccio un cane affittato dalla trasmissione. Una recita, in pratica.
A rivelarlo è stata la stessa Daria Bignardi su twitter
tweet
Ebbene sì, il cane è stato affittato da un negozio di animali dalla Endemol, società che produce la trasmissione condotta da Daria Bignardi, e portato in trasmissione apposta per rendere il senatore a vita più “umano” e simpatico. L’intenzione, come rivela Dagospia, era quella di restituirlo alla proprietaria del negozio Animal House di viale Monte Nero, a Milano.
Dove probabilmente tornerà finite le elezioni e l’ipocrisia televisiva.



Fonte: http://www.qelsi.it/2013/monti-ci-ha-presi-in-giro-anche-con-il-cane-era-affittato-dalla-endemol-non-un-trovatello/

Commenti

Anonimo ha detto…
..... si vede che sono skizzati come delle terrazze... !!!!
Nicoletta Cascio ha detto…
Ciao, le tue fonti purtroppo si mordono la coda da sole;
rimandi infatti a un articolo identico dove dire "scelta arbitraria delle informazioni" è dire poco.
L'unica cosa reale e indiscutibile è il tweet della Bignardi dove non si parla di nessuna messa in scena. Ovviamente essendoci un cane in studio deve essersene occupata la società della trasmissione, e la Bignardi aggiunge "ma visto che lui si è affezionato glielo abbiamo regalato e affidato". Mi sembra che questa parte tu l'abbia totalmente omessa e rigirata a piacimento. Non voto Monti, quindi la mia non è una questione di politica, ma solo di evitare cattiva informazione. Il motivo per cui c'è differenza tra un giornale e un blog è che nel giornale si presuppone un certo grado di veridicità nei contenuti e nella forma, mentre un blog può essere totalmente arbitrario e fatto di opinioni. Purtroppo però sempre più spesso un articolo di blog entra nella rete dei social network e, anche se falso, sembra che più venga "condiviso" più sia legittimato in ciò che dice.

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