Der Spiegel: “L’Europa ha salvato banche e speculatori"
Der Spiegel spiega chi siano i veri beneficiati dei crediti garanti coi soldi dei contribuenti europei
Chi sono i beneficiari dei salvataggi dell’euro? Der Spiegel evidenza come gli ultimi pacchetti di aiuto stanziati dall’Europa favoriscano sopratutto i fondi speculativi, le grandi banche e gli oligarchi russi. Una simile politica, evidenzia il settimanale tedesco, pone ulteriori dilemmi sulla bontà degli interventi stabiliti da Bruxelles per evitare il collasso dell’unione monetaria.
PIANO GRECO - La politica di salvataggio dell’euro provoca da ormai molti anni profonde ripercussioni negative nelle opinioni pubbliche degli stati membri dell’unione monetaria. Da una parte ci sono i paesi in crisi da debito sovrani sottoposti a piani di rigore che stanno stremando le popolazioni, dall’altra invece ci sono le nazioni più ricche sempre meno disponibili ad accettare sacrifici per sostenere gli stati più deboli, ritenuti in alcuni casi colpevoli delle loro situazioni di difficoltà. Questa frattura, evidente al di là delle opinioni sulla bontà della politica adottata in questi anni, è una delle motivazioni della paralisi che colpisce l’Unione europea ogni volta che deve affrontare la sua crisi. Interessi in campo troppo divergenti rendono ancora più perigliosa la navigazione nella recessione più lunga che il Vecchio Continente ricordi da molti decenni a questa parte. I salvataggi stabiliti dalla Ue vogliono evitare il pericolo più temuto, ovvero la disintegrazione dell’intera eurozona, uno scenario che potrebbe avere conseguenze catastrofiche. Le scelte adottate stanno però avendo conseguenze impreviste.
SPECULAZIONE RINGRAZIA - Il primo punto evidenziato da Der Spiegel è il netto vantaggio che gli hedge fond, i cosiddetti fondi speculativi, stanno ottenendo dalla compravendita di bond greci. Il piano dell’Europa si pone l’obiettivo di ridurre il debito ellenico tramite il cosiddetto buy back, ovvero il riacquisto di titoli di stato precedentemente emessi da Atene. La Grecia pagherà questo debito tra il 30 ed il 40% del valore precedente, così che potrebbe ridurre la sua massa debitoria di 30 miliardi di euro spendendone solo 10. Questo piano però permetterà lauti guadagni ai fondi speculativi. Infatti i titoli decennali greci ora valgono circa il 15% del valore di emissione sul mercato secondario, e chi li detiene potrebbe guadagnare il doppio rispetto all’investimento iniziale. Hedge fond come Greylock, Third Point e Fir Tree Partners stanno sfruttando questa opportunità comprando titoli in precedenza valutati come spazzatura, vista l’alta rendita che promette un simile investimento. Se la Grecia completerà il programma, il loro guadagno potrebbe essere ancora più grande. Secondo un analista di Dz-Bank, il successo dell’operazione dipenderà dal grado d’avarizia degli stessi fondi speculativi.
SOLDI ALLE GRANDI BANCHE - Ieri la Spagna ha fatto richiesta formale di assistenza per ricevere i crediti necessari alla ricapitalizzazione delle sue banche in crisi. Madrid riceverà una somma totale di 39 miliardi di euro in arrivo dal fondo salva euro Esm ,che sarà versata al veicolo pubblico di sostegno al sistema creditizio iberico Frob. Secondo più di un osservatore questo salvataggio delle banche spagnole è particolarmente costoso. Uno spacchettamento degli istituti di credito o una loro parziale chiusura avrebbe reso meno gravoso il costo complessivo dell’operazione. L’Europa ha voluto così salvaguardare i creditori delle banche spagnole in crisi, per evitare un peggioramento della stretta creditizia in corso in Spagna e con minor gravità anche nel resto dell’eurozona. I creditori dei quattro istituti iberici sono prevalentemente le grandi banche continentali, che vengono beneficiate, o maggiormente tutelate, da questo tipo di operazione.
OLIGARCHI RUSSI - Il contagio ellenico ha colpito anche Cipro, il cui sistema creditizio rischia il completo collasso. L’isola del Mar Egeo riceverà crediti per 17,5 miliardi, evitando così il collasso del suo sistema bancario. Der Spiegel rimarca però una già nota preoccupazione tedesca. I servizi segreti di Berlino avevano evidenziato come Cipro sia il paradiso fiscale degli oligarchi russi, che avrebbero depositato una quantità di denaro pari a 26 miliardi di dollari. I soldi dell’Europa permetteranno dunque di salvare le banche che servono al riciclaggio internazionale del denaro sporco che circola tra Mosca e San Pietroburgo. Secondo le fonti tedesche le aziende estere più sospettate di riciclare denaro hanno come meta terza preferita proprio l’isola di Cipro, dove vivono solo 900 mila persone. Secondo Der Spiegel i contribuenti europei stanno aiutando a salvare i soldi degli oligarchi russi. Un’accusa molto pesante, che evidenzia la gravità dei dilemmi che si pongono di fronte all’Europa nella gestione della sua crisi.
Fonte: Giornalettismo.com
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