Un mondo di divieti. Un tour tra i cartelli più strani d'Europa

 E' autorizzato il divieto. Non importa cosa. E' sufficiente disegnare l'azione o l'oggetto proibito, inserirlo in un cerchio rosso e barrarlo con una linea diagonale del medesimo colore. I cartelli ufficiali di segnalazioni, come quelli messi dalle amministrazioni locali, le imprese private, fioriscono ovunque. Ne abbiamo raccolti alcuni durante le nostre passeggiate e viaggi, ai bordi di una strada o di una teleferica o in un parco urbano. Li presentiamo con alcuni commenti
Divieto di fumare. E' il piu' diffuso dei divieti, La sigaretta (come il sigaro o la pipa) sono ormai vietati nella maggior parte dei Paesi d'Europa all'interno degli edifici pubblici. Ma ci sono diversi modi per farlo sapere.
 A Berlino, per esempio, una sigaretta stilizzata e' disegnata sul suolo. 






 Mentre a Propriano, in Corsica, una sigaretta gentile che sembra appartenere ad altri tempi... una sorta di invito a fumarsene una....





   Stop alle droghe. A Berlino, nel parco di Frfiedrichshain, non lontano dal quartiere bohèmiene di Prenzlauer Berg, tutte le droghe sono vietate, senza discriminazione. La sigaretta, la bottiglia e la siringga sono tutti nel medesimo sacco. Se si puo' immaginare il contenuto della siringa, per la bottiglia, che non riporta nessuna etichetta, si rimane un po' perplessi. Birra, vino, grappa?


  Giochi vietati. Nel medesimo parco berlinese e' anche vietato giocare a pallone. Oppure di danzare con un pallone al piede, chissa'? La grafica lascia spazio all'immaginazione.





 In un'altra parte della citta', la grigliata di salsicce al barbecue che rischia di provocare la disapprovazione dei commercianti. Soprattutto se si pone la griglia su un instabile trepiedi, almeno cosi' sembra.





  Ai bordi dell'acqua. Il divieto ha come intento quello di proteggere le persone contro se stesse. I bordi dell'acqua, per esempio. Chi passeggia e' pregato di non tuffarsi nel lago Léman (conosciuto come lago di Ginevra). Vista la posizione della persona in equilibrio precario sul suo trampolino, si fara' del male anche a non finire in acqua, malgrado tutto. 



 Sempre a Propriano in Corsica, nel porto, si potra' apprezzare la finezza di questo disegno. Cappello, canna da pesca, bisaccia, il pescatore ha preparato tutto ma e' pregato di rimetterlo a posto.





  Guardaroba. Non ci si veste come si vuole. Nella basilica Notre-Dame de la Garde, che domina Marsiglia, si puo' ammirare una vista mozzafiato sulla citta', ma non in costume da bagno, anche a pezzo unico.





 Inoltre si prega di portare il proprio zaino a mano. L'ingiunzione potrebbe apparire strana, ma ha una logica, perche' questo cartello e' stato installato all'inizio di una seggiovia.





  Tanto di cappello. Questo cartello e' all'entrata di un bowling del parco dell'Orangerie a Strasburgo. Si potra' notare il delizioso disegno dei cappelli, la diversita' dei berretti e poi quella parola, un po' datata, ma molto chiara: “couvre-chef” (copricapo). Resta un mistero. Qualcuno sa perche' non si debba portare un cappello in un bowling?



  Niente briciole. Nel parco urbano di Kiev, capitale dell'Ucraina, non si puo' dare cibo ai piccioni.











 Cosi' come indica un altro cartello fotocopiato e attaccato col nastro adesivo sull'ingresso di un negozio a Parigi nel 9 arrondissement. Notare la similitudine delle briciole ucraine con quelle del quartiere dell'Opera.





  E se si vietasse tutto? In una strada di Floriana, nell'isola di Malta: biciclette, radio, palloni e cani sono considerati come fastidiosi. Si vede che il disegnatore ci ha messo impegno, perche' ha ben osservato questi soggetti prima di riportarli.




 E chiudiamo con una cartello nella stazione di Bristol (UK) dove e' vietato baciarsi.







Fonte: Aduc.it

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