Il Consiglio Regionale calabrese tra sprechi milionari e record di indagati

Mentre gli sprechi ed i costi della Regione Sicilia sono più volte finiti al centro delle attenzioni dei mass media e del governo, della Regione Calabria - la giunta regionale più indagata d'Italia - non ne parla quasi nessuno, e sprechi milionari passano inosservati...

Di seguito vi proponiamo un articolo de l'Espresso

"In una delle regioni con meno lavoro d'Europa, il tenore di vita del consigliere regionale è molto confortevole. La busta paga è di 14.500 euro lordi al mese, arrontondata con altri 3-4 mila euro mensili di rimborso spese varie"

Giuseppe ScopellitiGiuseppe Scopelliti
Viaggi, rimborsi, consulenti strapagati. Così la giunta regionale più indagata d'Italia brucia milioni di euro di fondi pubblici

La Calabria ha un senso paradossale del primato. Vanta l'unica giunta della storia italiana finita interamente sotto inchiesta. Altri cinque consiglieri sui 50 eletti sono indagati. Totale: 16, come la Lombardia che, però, ha 80 consiglieri e il quintuplo degli abitanti. In Italia fa meglio soltanto la Sicilia con 20 indagati, ma l'isola parte da 90 onorevoli regionali e 5 milioni di residenti. In questo record la 'ndrangheta c'entra abbastanza poco. La maggior parte dei reati è legata alla gestione della cosa pubblica: abuso d'ufficio, falso in atto pubblico, truffe legate ai rimborsi.

Alla guida di questo miracolo politico-giudiziario c'è Giuseppe Scopelliti, 46 anni a novembre. Cresciuto nelle giovanili del Msi, poi in An con Gianfranco Fini, infine nel Pdl, appena due anni fa il governatore ed ex sindaco di Reggio era l'enfant prodige della destra meridionale dopo una vittoria schiacciante alle elezioni e indici di popolarità ad altezze siderali. A settembre la ricerca Datamonitor sulla popolarità dei governatori non lo inquadra più nei primi dieci posti. Il crollo di consensi ha fatto vacillare anche la giunta che, per ora, regge.


A tenere insieme il "modello Scopelliti" è, né più né meno, lo spettro della disoccupazione o, quanto meno, il timore di una forte contrazione dei ricavi dei consiglieri. In una delle regioni con meno lavoro d'Europa, il tenore di vita del consigliere è molto confortevole. La busta paga è di 14.500 euro lordi al mese (9.300 al netto) ed è arrontondata con altri 3-4 mila euro mensili di rimborso spese varie. La divisione della Calabria tra la sede della giunta (Catanzaro) e la sede del Consiglio (Reggio), stabilita per superare le rivendicazioni della rivolta dei boia chi molla, è un'ottima premessa per gonfiare i rimborsi chilometrici. 


In aggiunta ci sono le somme erogate per l'attività dei gruppi. I rendiconti dei dieci gruppi consiliari calabresi fanno apparire in certo modo trasparenti anche i sistemi di Franco "Batman" Fiorito, il consigliere del Lazio arrestato per peculato. Almeno lui presentava qualche fattura. In Calabria nessuna documentazione è richiesta e la maggior parte dei gruppi si limita a compilare un foglio dove, spesso a penna, si segnano due cifre pari: entrate e uscite. Per la bizzarra giurisprudenza locale, questi fondi pubblici diventano privati non appena finiscono nelle casse di un partito che è, appunto, un'associazione privata.

Il costo complessivo dei gruppi consiliari nel 2011 è stato di 4,46 milioni. Circa un terzo (1,6 milioni) è stato impiegato per pagare collaboratori. Il resto (2,8 milioni) sono spese varie elargite secondo la consistenza dei gruppi. Prendiamo l'esempio del Pdl, il più votato nel 2010. In un'agile paginetta, il partito del governatore illustra circa un milione di spese tra posta, telefoni e giornali (90 mila euro), aggiornamento, studio, consulenze, convegni e documentazione (233 mila euro), spese per collaborazioni e partecipazione attività (135 mila) e infine, dopo avere esaurito i sinonimi, una voce "eventuali" da 532 mila euro. La firma è dell'allora capogruppo Luigi Fedele. Il dirigente preposto ai controlli è Giovanni Fedele, fratello di Luigi. Non si sa se nella lista siano comprese le "antindrina", confetti simil-aspirina distribuiti nelle scuole dal consigliere Salvatore Magarò. 

Più dettagliata è la nota spese di Autonomia e diritti, un gruppo che dal settembre 2011 è costituito da un solo consigliere, l'ex governatore Agazio Loiero, capace in quattro mesi di spendere oltre 6 mila euro di giornali, con una media di 40 quotidiani al dì.

Per un Loiero amante della lettura, ci sono molti onorevoli locali attratti dai viaggi, un settore dove l'autocertificazione regna sovrana. L'ultima convention del Niaf (National italian american foundation) doveva avere tra gli ospiti d'onore Scopelliti. Dopo lo scioglimento del Comune di Reggio per mafia il viaggio è stato revocato. Al posto del governatore si sono presentati i consiglieri Fausto Orsomarso (Pdl) e Alfonsino Grillo (lista Scopelliti), delegato ai rapporti con l'emigrazione ed autore di un comunicato lirico ("Il blu profondo del mare calabrese si mescola a quello del Danubio"), in occasione di un viaggio in Austria a settembre motivato dalla "stretta collaborazione fra i nostri paesi nel settore della protezione ambientale". Fedele, neo assessore all'internazionalizzazione, è stato in Australia, Canada e Russia. L'assessore Capua a Montecarlo, accolto dall'ambasciatore Antonio Morabito, calabrese. Scopelliti ha fatto un salto a Dubai a fine agosto per attirare investimenti dal Golfo e promuovere «il nostro petrolio» cioè i prodotti alimentari. Salvo vino, 'nduja e insaccati vari, si suppone. Anche sui costi dei viaggi le informazioni sono vaghe. Impossibile saperne di più. Sulla rendicontazione delle spese l'omertà è totale e bipartisan.


Fonte: http://espresso.repubblica.it/dettaglio/calabria-ma-quanto-ci-costi/2193967

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