Telefonano ai malati di tumore per chiedergli il voto: accade a Catania

In Sicilia la campagna elettorale entra nel vivo: (non cambierà niente) e succede anche questo...
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Il candidato Sammartino con Casini
Provate ad immaginare l’iniziativa più disgustosa che un candidato alle elezioni o chi lo sostiene possa intraprendere per raccogliere voti. Ci avete pensato? Bene, adesso leggete cosa è successo nei giorni scorsi a Catania ad una donna ammalata di tumore. Si chiama Rosa Oliva e questa è la sua testimonianza:
“Squilla il cellulare, il numero non mi ricorda nulla, qualche giorno prima ho fatto la scintigrafia per verificare che nessuna “metastasi” sia in circolazione. Sono un po’ stanca, piena di malesseri ma il cellulare continua a squillare. Mi alzo stancamente e rispondo”.
Dall’altra parte del telefono, una voce femminile: “Pronto? qui la Clinica Humanitas (Centro di oncologia di Catania ndr), telefono per conto del professor… “
La clinica oncologica? Cosa vorrà mai? “Non sento più niente -racconta Rosa- le orecchie incominciano a ronzare, mi gira la testa e sudo freddo”
La centralinista della clinica continua a parlare: “Sa, il centro ha attrezzature sofisticate. La sanità però al giorno d’oggi fa miracoli”Rosa continua a non capire, è terrorizzata: “Che dice questa? Cosa hanno trovato? Dovrò fare un’altro intervento? Ho le ore contate? Vabbè stavolta non me la cavo. Questa parla ancora. Mi sento male, ho voglia di urlare, piangere. Mannaggia, quanto ci sta a dirmi cosa hanno trovato?”
A quel punto, la centralinista della clinica va al sodo: “…Pertanto, visto che è una nostra paziente il “professore” la invita a votare per l’onorevole Sammartino”.
Luca Sammartino (nella foto), 27 anni, medico odontoiatra, è un rampante candidato dell’Udc alle elezioni regionali siciliane del prossimo 28 ottobre,  ammanigliatissimo con gli ambienti della sanità catanese. Pare inoltre che la clinica in questione sia gestita dalla famiglia del candidato. In particolare, la direttrice sanitaria della clinica, Annunziata Sciacca, è la madre del Sammartino.
A quel punto Rosa sbotta: “Signorina si vergogni lei ed il professore. Sappia che ha violato la privacy, mi ha sottoposto ad una stress psicologico, ad una grandissima violenza. Sappia che è vero, sono in un stato di bisogno ma la mia dignità mi impedirà di stare zitta.”
E infatti Rosa racconta tutto sulla sua bacheca Facebook, in attesa che l’ordine dei medici e le altre autorità competenti non intervengano per sanzionare gli autori di questa vigliaccata compiuta, ancora una volta, per raccogliere consenso sulla pelle dei cittadini.

fonte: http://violapost.it/?p=10401
tratto da http://odiolacasta.blogspot.it


Commenti

Anonimo ha detto…
Capisco, accetto e mi addoloro per lo sconforto della sig.ra Rosa alla quale va di cuore il mio sincero augurio di una immediata guarigione. Come tantissimi anche io ho avuto decessi in famiglia per tumore tutt'oggi vivo il dolore per la malattia di alcune mie amiche carissime che lottano strenuamente e per le quali prego tutte le sere. Non perdono e non accetto la strumentalizzazione che ne fa l'autore dell'articolo; il quale non spiega come mai sono medici un buon 50% dei sindaci siciliani, come mai un numero enorme di consiglieri sono infermieri. Mi chiamo Francesco Vecchio e vivo a Linguaglossa la quale da sempre dà splendido esempio del terrificante potere intimitadorio dei medici di famiglia e degli infermieri che fanno assistenza domiciliare gratuita, voto di scambio? fate voi. La campagna elettorale si avvelena, certo, ma chi usa due pesi e due misure è sempre condannabile se si pretende di fare informazione, altrimenti si cancelli dall'albo e faccia altro. Con tutta la mia vicinanza alla P.ma Signora quì menzionata. Francesco Vecchio

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