Raffaele Cattaneo: l’assessore che si lamenta perché guadagna 8mila euro
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Il tweet dello scandalo è questo: Raffaele Cattaneo, assessore alle infrastrutture nella giunta di Roberto Formigoni in Lombardia, lo scrive qualche ora fa e scatena una flame war di prima classe su Twitter.
Il tweet dello scandalo è questo:
Raffaele Cattaneo, assessore alle infrastrutture nella giunta di Roberto Formigoni in Lombardia, lo scrive qualche ora fa e scatena una flame war di prima classe su Twitter. Però da come parte non sembra la lamentazione di qualcuno che ha tanti privilegi e se li vuole tenere, come Gerardo Bianco nell’articolo di Paolo Bracalini di oggi. Quello di Cattaneo è un discorso politico:
Ma a questo punto la miccia è accesa, e l’assessore non può farci nulla:
“Ora guadagno circa 8mila euro per 12 mensilità. Non è poco, è distante dai 14mila di cui si favoleggia. Dopo, circa la metà”, aggiunge, probabilmente nemmeno rendendosi conto del contesto in cui sta parlando. E qui la protesta diventa valanga, anche se c’è qualcuno che lo difende:
La partita ormai è persa. Repubblica, che dedica un articolo alla storia, aggiunge anche perfidamente che oltre ad essere assessore, Cattaneo è anche consigliere della Sea e membro del Consiglio di sorveglianza di Infrastrutture Lombarde Spa. “Ma non faccio politica per soldi,punto alla trasparenza”, ripete lui. Ormai la partita è persa, anche se lui, tutto contento, dice che sta parlando alla Zanzara. Non è andata bene. Quei cattivoni su Twitter hanno vinto. Sarà per la prossima volta
Non si può capire veramente cosa accade nel mondo se non si studia " La Famiglia " per eccellenza: I Rothschild......... Chi comanda veramente il Mondo? C'è un nome, o meglio... un cognome, che mi frulla nel cervello da un po'. Si tratta senza dubbio di banchieri ,dato che sono i maggiori proprietari della Banca d'Italia e, per fare solo qualche esempio, possiedono la Barclays (tra le maggiori azioniste di Intesa SanPaolo) soprattutto tramite Markus Agius, la JpMorgan (che controlla Monte dei Paschi di Siena) tramite la famiglia Rockefeller, Mediobanca (colei che controlla Unicredit) tramite Vincent Bolloré e Jean Azema della Groupama Holding S.A., Banca Carige (attraverso Francois Perol), con Ana Patricia Botin il Banco Santander Central Hispano (il quale controlla ABN AMRO, un altro pilastro di Unicredit). Potrei andare avanti cosi per ore ma credo che queste poche segnalazioni siano più che sufficienti. Tornando ai banchieri ,mi
Sempre viva la festa dei lavoratori, sempre viva il sindacato. Ma Raffaele Bonanni, dopo aver denunciato tante ingiustizie, potrebbe spiegare come mai ha comprato casa dall’Inps (8 vani in via Perugino, sul Lungotevere) per soli 200.900 euro? Duecentemila euro, capite? Circa 4 volte meno l’attuale valore di mercato. “Non ho avuto nessun trattamento di privilegio né di favore, visto che avevo in locazione la stessa casa da 16 anni e ho esercitato il diritto di prelazione disciplinato dalla legge”, ha spiegato lui. Ma se la legge consente a qualcuno di comprare una casa di 8 vani al prezzo scontato quasi dell’80% e nello stesso tempo lascia migliaia e migliaia di giovani senza la possibilità di comprarsene una, non sarà da cambiare, insieme all’odiata riforma Fornero? Aspettiamo la denuncia di Bonanni. P.s. A proposito di privlegi, fra l’altro: nessun privilegio, si capisce. Ma quanti operai di quelli rappresentati da Bonanni hanno potuto godere per 16 anni di una casa Inps a canone
Ora che siamo tutti iscritti ai social, anche grazie alla libertà di espressione hanno consentito fino ad oggi, arriva la CENSURA! Dopo tanti tentativi di censura da parte della politica rispediti al mittente dai cittadini - perché censurare avrebbe fatto perdere troppi consensi ai vari governi - la CENSURA potrebbe arrivare dall'Antitrust, ovvero l' Autorità garante della concorrenza e del mercato , nota anche come AGCM (da non confondere con AGCOM) tra l'altro il momento è proprizio perché al governo non c'è più Matteo Renzi ma il buon Renziloni , controfigura di Renzi messo li per mettere la faccia su quelle misure che per l'ex sindaco di Firenze sarebbero state sconvenienti , dai miliardi da sborsare per le banche allo sdoganamento della censura del web. Renzi è tornato a casa, a farsi riprendere mentre fa la spesa come un comune cittadino, e grazie alla propaganda tornerà in sella presto. Ma torniamo alla questione censura. Con la scusa di contrastare no
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