Troppo sale nella pappa, bimbi a rischio ipertensione

L'aumento di pressione danneggia il cuore, con patologie gravi
di Matteo Clerici

Troppo sale fa male.
Nonostante tale avvertimento sia diffuso, molti genitori iniziano a 3-4 anni ad insaporire così l'alimentazione dei loro figli. Un po' per comodità, un po' per gusto, un po' per sincero desiderio di fare bene, il condimento in questione entra nelle pappe. Purtroppo, le conseguenze non sono positive: molto sale rende i bimbi vulnerabili all'ipertensione, ed altre malattie del cuore.
Questa la conclusione raggiunta da una ricerca dei CDC, diretta dal dottor Quanhe Yang, pubblicata su "Pediatrics".
La squadra CDC ha esaminato i dati (alimentazione e pressione del sangue) di 6235 giovani (8-18 anni). Precedente, tali volontari erano stati oggetto di un'indagine del governo, che aveva controllato la loro dieta tra il 2003 ed il 2008.

E' emerso subito come, comparando pressione e dieta delle 24 ore precedenti, di ragazzi consumavano lo stesso quantitativo di sale dei genitori adulti. Tale dose si attestava intorno ai 3,387 nonostante la sanità USA raccomandi di non superare i 2,3 mg al giorno.
E questo faceva aumentare il pericolo-ipertensione: non a caso, la pressione arteriosa era maggiore nei maggiori consumatori di sale. Nel peggiore di caso, tali soggetti avevano un rischio doppio di ipertensione ed altre malattie cardiache rispetto ai più parsimoniosi.
Infine, un dato positivo: i volontari che controllano il sale, riducono velocemente gli eccessi di pressione e sono meno soggetti ai problemi in questione.



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