Terremoti, monito degli esperti: “la popolazione va preparata ai sismi più devastanti”
Terremoti, monito degli esperti: “la popolazione va preparata ai sismi più devastanti, così si può evitare un altro Abruzzo”
Definire la pericolosita’ sismica di un’area in base al massimo terremoto credibile e non in base all’attuale approccio probabilistico, “dimostratosi inadeguato” nella definizione delle sollecitazioni di progetto delle costruzioni e nell’elaborazione dei piani di protezione civile. E’ la proposta contenuta in un documento firmato da 14 sismologi e geologi di tutto il mondo, tra cui cinque italiani, per l’International seismic safety organization (Isso). Il documento invita le autorita’ di Protezione civile “ad abbandonare l’approccio probabilistico per la definizione della pericolosita’ sismica (Probabilistic seismic hazard assessment, Psha)” e sottolinea l’assoluta necessita’ che i manufatti siano progettati e costruiti in modo da resistere “al terremoto massimo credibile (Maximum credible earthquake, Mce) che deve eguagliare o superare il massimo evento storico” indipendentemente dalla loro sporadicita’ e che “la popolazione sia informata di tale evenienza tempestivamente e in modo adeguato”.
Tra gli esempi riportati dagli scienziati “che dimostrano i vantaggi offerti” dal diverso approccio per definire la stima della pericolosita’ sismica ci sono anche i terremoti dell’Aquila del 6 aprile 2009 e dell’Emilia di maggio 2012.
Nel primo caso “la ‘base di accusa’ per la richiesta di rinvio a giudizio della Commissione Grandi Rischi in conseguenza delle vittime e dei grandi danni causati da un terremoto di magnitudo definibile ‘moderata’ (6,3) non e’ ‘che non e’ stato promulgato uno stato di allarme’, come e’ stato ampiamente diffuso da alcune importanti organizzazioni, anche internazionali, ma e’ che il rischio sarebbe stato comunicato impropriamente e che la pericolosita’ sismica prevedibile sarebbe stata sottostimata.

Nel primo caso “la ‘base di accusa’ per la richiesta di rinvio a giudizio della Commissione Grandi Rischi in conseguenza delle vittime e dei grandi danni causati da un terremoto di magnitudo definibile ‘moderata’ (6,3) non e’ ‘che non e’ stato promulgato uno stato di allarme’, come e’ stato ampiamente diffuso da alcune importanti organizzazioni, anche internazionali, ma e’ che il rischio sarebbe stato comunicato impropriamente e che la pericolosita’ sismica prevedibile sarebbe stata sottostimata.


fonte: meteoweb.eu
Commenti