Multe: dati e curiosità. Ma vediamo come vengono spesi i soldi ricavati...

A cura di Francesca Tavanti - collaboratrice di Nocensura.com

Aggiornamento 02/12/2012: Leggi anche l'articolo La colossale ingiustizia delle multe di cui non parla nessuno (nemmeno i cittadini...)
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Prima le notizie serie: vediamo come vengono spesi dai comuni i soldi ricavati dalle multe. A seguire, un po' di dati e "gossip" sulle multe...

Come vengono spesi i soldi delle multe?
Dall'elaborazione di Ricerche e Studi per il Territorio, si scopre che i 15 maggiori centri utilizzano le multe per interventi di spesa corrente come la manutenzione della strada e il trasporto pubblico. Investimenti che non eliminano il fattore di rischio sulla strada.


Potete consultare su Google Docs il documento "Le sanzioni per trasgressioni al codice della strada e la spesa in sicurezza stradale. Riferimenti nazionali e quadro dettagliato di 15 grandi città." pubblicato da l'Espresso. Ricerca effettuata da "RICERCHE E SERVIZI PER IL TERRITORIO srl" 


Clicca QUI per visualizzare il documento

Ogni giorno in Italia vengono elevate 26.000 contravvenzioni. Nei Capoluoghi di Provincia italiani, vengono redatte quasi dieci milioni di multe l’anno: più di 26mila multe al giorno; 1.087 l’ora; 18 ogni minuto. Questi i dati davvero sconvolgenti che l’ACI ha diramato denunciando per l’ennesima volta la necessità di norme e controlli che siano meno repressivi, più votati alla prevenzione e più attenti alla sicurezza del cittadino piuttosto che volti ad alleggerire il suo portafoglio.

Tutto ciò ha un costo di un miliardo di euro l’anno per gli 8,3 milioni di patentati italiani : 132 euro in media sulla testa di ogni automobilista. Certamente si tratta di infrazioni commesse e quindi ovviamente punite, ma il dubbio che ci sia la volontà di ‘fare cassa’ sul guidatore c’è: una statistica stilata da “Fondazione Caracciolo” che ha presentato l’Aci spiega infatti che i proventi delle multe triplicano le addizionali Irpef delle grandi città; che ogni vigile urbano fa 520 multe l’anno e che il “rischio autovelox” sia tre volte superiore nelle piccole città.


Leggendo la ricerca, si scopre che le multe più frequenti sono quelle per violazione dei divieti e delle limitazioni alla circolazione nei centri abitati, ossia zone a traffico limitato (ztl), targhe alterne, blocchi del traffico e strisce blu. Tutto ciò ammonta a 5,7 milioni di multe, al costo medio di 68 euro. Il numero di queste violazioni è riuscito a scavalcare persino quello di infrazioni “storiche” come il “divieto di sosta” che, con più di 2,7 milioni di multe l’anno, si piazza al secondo posto. Lo studio condotto ha poi messo in evidenza che le Polizie Locali, da sole, riescono a totalizzare il 70% delle multe emesse fra tutti gli organi statali che hanno facoltà di sanzionare (Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, ecc.). A tutto questo - ribadiscono ancora all’Aci - si aggiungono i “difetti” del Codice della Strada: revisioni e aggiustamenti continui che generano confusione e pongono un serio problema di formazione del personale delle Forze Dell’Ordine; in particolare si sottolinea la difficoltà dal punto di vista dell’aggiornamento e dell’interpretazione delle norme, soprattutto nei Comuni più piccoli. Di qui anche la necessità rilanciata dal Presidente dell’Aci, Enrico Gelpi, di scrivere un nuovo Codice della Strada composto da soli 50 articoli, di cui il nostro Paese si dovrebbe fare promotore e che, in prospettiva, diventi europeo”.
Lo studio della Fondazione Caracciolo, per ovviare al problema, suggerisce di istituire una banca dati sull’ attività sanzionatoria per rendere il più virtuoso possibile il rapporto tra Codice, Polizie Locali e automobilisti. Si spera che tutto ciò porti alla cessazione della furba tecnica dei comuni di coprire i buchi di bilancio con le multe, comportamento che è contro una chiara normativa approvata dal parlamento,quasi sempre ignorata.

Fonti: autoblog.it e Repubblica

La città più multata d'Italia è Genova (dato 2011): un verbale per ogni abitante. Un vero e proprio "balzello", il 'difensore civico' fotografa una situazione scandalosa e allarmante.

La relazione del difensore civico Orsini fotografa una situazione allarmante: quasi settecentomila contravvenzioni per infrazione al codice della strada

Una multa e più per ogni abitante, compreso neonati e ultraottantenni: il dato emerge dalla relazione del difensore civico comunale Bruno Orsini, dalla quale risulta che nel 2010 la polizia municipale ha dato 686.208 multe per infrazioni del codice della strada, mentre i cittadini residenti a Genova erano a fine 2010 607.771.

Le multe sono aumentate del 6,43% rispetto a quelle dell'anno precedente e sono anche al primo posto della classifica dei temi sui quali è stata impegnata l'attività del difensore civico, che ieri pomeriggio è stata anche illustrata al consiglio comunale, le multe rappresentano infatti il 27% delle richieste d'intervento. In particolare sono aumentate di oltre il 100% in tre anni le sanzioni stradali accertate dalla Polizia Municipale a Genova da telecontrollo in corrispondenza dei varchi e delle corsie bus: sono state infatti circa 130mila nel 2008, circa 250mila nel 2009 e circa 285mila nel 2010.
"Nel 2010 c'è stato persino il caso di un motociclista di Catania che ha ricevuto una multa dalla Polizia Municipale di Genova - ha raccontato Orsini - senza mai essere stato a Genova, un errore di targa rilevata: 'Dè anziché 'Df', piuttosto che i costi del ricorso sarebbe stato meglio procedere d'ufficio".
Complessivamente sono stati poi 342 i cittadini che si sono rivolti a titolo gratuito nel 2010 al servizio di difensore civico del Comune di Genova: 93 casi hanno riguardato la Polizia Municipale, 44 i tributi, 9 l'ambiente e l'igiene, 9 le politiche della casa, 8 i Municipi, 17 i servizi civici, 10 il commercio, 5 l'educazione, 19 l'edilizia privata, 14 i trasporti, 6 il patrimonio, 5 i servizi alla persona, 14 le manutenzioni delle strade, 15 Amt, 7 Iride, 8 Amiu, 2 Aster, 57 altri enti o aziende. Fonte: Repubblica


Effettuando una ricerca su Google, sono numerose le fonti che indicano Genova come città più multata. Ma ci sono voci discordanti: alcune fonti indicano altre città: una di queste è Rovigo, (vedi p.e. sicurauto.itblogtaormina.it), mentre eventi.parma.it sostiene che la "capitale delle multe" sia Parma. Anche a Brescia la situazione in quanto a multe non è ottima, tanto che secondo brescia-online.it la città sarebbe la terza più multata d'Italia.

La multa più "salata" al mondo? Il record spetta alla Svizzera: 928.770,45 euro per essere andato a 290 km all'ora sull'autostrada A12 tra Berna e Losanna. La cifra è così elevata in quanto calcolata in base al reddito: come è giusto che sia e dovrebbe esserlo anche da noi: per un operaio una multa di 1.000€ corrisponde allo stipendio, per un calciatore un ora di lavoro: è una ingiustizia delle tante...
Record per la multa più salata in Svizzera: 928.770,45 euro per essere andato a 290 km all'ora sull'autostrada A12 tra Berna e LosannaUn 37enne svedese ha letteralmente abbattuto il record della multa per eccesso di velocità più salata. L'uomo sarà costretto a pagare qualcosa come 928.770,45 euro per essere passato a 290 km l'ora davanti a un autovelox sull'autostrada A12 tra Berna e Losanna. La velocità registrata è la più alta nella storia della Svizzera, così assicura la polizia elvetica che è riuscita a beccare il 37enne solo perchè da poco tempo ha predisposto apparecchi di rilevazione di ultima generazione. I vecchi modelli infatti non riuscivano a registrare infrazioni sopra i 200 km orari.
La multa, secondo la legislazione svizzera, tiene conto del reddito del guidatore e dello scarto tra velocità consentita e registrata. Ecco come sono venuti fuori i 928.770,45 euro. Il vecchio primato apparteneva al proprietario di Nokia Anssi Vanjoki, che si era fatto beccare con la sua Harley Davidson nei pressi di Helsinki e aveva visto recapitata una multa di 116mila euro.

fonte: valdelsa.net

Francesca Tavanti - collaboratrice di Nocensura.com


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