Il bluff della grande Germania.



Di Stefano Di Francesco

In questo breve intervento proveremo ad immaginare gli scenari futuri per quanto riguarda la Moneta Unica per cercare di comprendere come potrebbero evolversi le dinamiche del sistema europeo ed in seconda battuta, cercheremo di spiegare come e perché la Germania ha alla fine, dopo tanta riluttanza, deciso di aderire al Fondo Salva Stati (ESM).
Dunque, gli scenari possibili per l’Euro sono al momento essenzialmente tre:

Fonte:www.cobraf.com
Cominciamo con l’esaminare la prima opzione, che prevede l’uscita dei cosiddetti PIIGS dall’Euro e la possibile integrazione politico - fiscale- monetaria tra Francia, Germania, Olanda, ovvero tra i paesi che hanno evidenziato minori problematiche di tenuta dei conti secondo i parametri di Maastricht.
L’Euro a questo punto, potrebbe significativamente apprezzarsi sia verso il dollaro USA, raggiungendo il valore di 2,0 che  anche ovviamente, verso le valute nazionali dei Paesi fuoriusciti e quindi anche verso la nostra Lira.
La seconda ipotesi prevede a sua volta due possibili scenari: infatti, dopo l’uscita dalla moneta unica della Germania, verrebbero a crearsi due distinte situazioni. Nel primo caso, dopo la fuoriuscita tedesca, anche gli altri Paesi finirebbero con l’abbandonare la moneta unica che dunque di fatto verrebbe a cessare di esistere. Nel secondo caso invece, l’Euro potrebbe restare la moneta comune, ma a questo punto si troverebbe in forte difficoltà nei confronti delle altre valute ed il suo valore probabilmente tornerebbe in zona 0,80-0,60 contro il dollaro USA.
Ultima ipotesi, quella considerata più realistica e nei confronti della quale le varie istituzioni nazionali e comunitarie stanno spingendo, è la realizzazione di un Accordo Fiscale a seguito del quale la BCE ed  il FMI s’impegnerebbero ad acquistare titoli del debito sovrano italiano, spagnolo, portoghese,… ovviamente rinegoziando di volta in volta gli impegni e gli accordi ad esso sottostanti. ( come dire, non si fa niente per niente!!) 

Dal punto di vita della possibile evoluzione dell’Euro credo non ci sia molto altro da aggiungere se non considerare, in ultima istanza, uno studio condotto da Bloomberg che evidenzia quali potrebbero essere i costi per la “grande Germania” tra l’intervento a sostegno dei Paesi in difficoltà (ovvero la partecipazione al Fondo Salva Stati)oppure la decisione di abbandonarli al loro destino.
Dunque, dati alla mano, appare evidente che tutte la manfrine della Cancelliera, tutta questa apparente durezza nei confronti di chi non ha mostrato comportamenti virtuosi, probabilmente mirano solo ad indurre nell’opinione pubblica l’idea che la Germania sta facendo un “enorme favore” ed un grande sforzo, per salvare l’Euro aderendo con 190 miliardi al Fondo Salva Stati. Probabilmente invece, alla luce dei conti in tabella, fin dall’inizio questa era la soluzione più logica e l’unica da considerare. Investire  190 miliardi per salvarne 600 o nella peggiore delle ipotesi 1300 non è cosa così complessa da comprendere.
Ora io mi domando; ma se qualcuno di noi, avesse avuto a disposizione questa semplice tabella, cosa pensate avrebbe potuto dire alla signora Merkel in uno dei tanti vertici, tavoli, incontri, G8,G25…che si sono succeduti a ritmi incalzanti per mesi e mesi?
Esatto!! Le avrebbe detto “ Signora, siamo tutti sulla stessa barca e nel caso non l’avesse ancora compreso, questo potrebbe essere il  costo del suo biglietto  (da 600 a 1300 miliardi)! Dunque,ci lasci in pace!! metta da parte le sue pretese sull’austerity, il pareggio di bilancio e tutto il resto e permetta alla Banca Centrale di stampare moneta senza succhiare  sangue agli italiani!”
Monti e la sua banda invece, hanno avuto sempre e solo un atteggiamento di sudditanza e accondiscendenza, che in realtà praticano con quasi tutti (BCE,FMI,USA,mondo islamico,..),  tranne che con il popolo italiano, unico fortunato destinatario della loro apparente fermezza. Come dire, forte con i deboli e debole con i forti.
Il recente annuncio della BCE di impegnarsi a ricomprare il debito sovrano fissando il limite e l’importo di volta in volta ( e non illimitato come il 99% dei media ha titolato), rimodulando  gli impegni per gli Stati che chiedessero tali interventi, non è una soluzione, né dal punto di vista tecnico, né per le cifre messe in campo (720 miliardi di euro).
E’ un provvedimento che piace al mercato perché fatto per il mercato. A noi comuni mortali ne viene ben poco, per non dire nulla; nel frattempo, il debito continuerà a salire e con esso la spesa per interessi che dovrà esser finanziata con nuove ed ancor più stringenti manovre fiscali. Il pareggio di bilancio e la necessità di perseguire avanzi primari di almeno il 5% del PIL (solo per pagare interessi) completeranno l’opera.
Questa spirale ci porterà presto all’estinzione, industriale, sociale e demografica.
Bisogna dire basta!
Basta alle menzogne raccontate in tv, in Parlamento e sui giornali.
Basta all’incompetenza fatta sistema.
Basta alle clientele e nepotismi.
Basta ad una società nichilista e relativista in cui l’unico dio da venerare è diventato il denaro ed il potere che da esso ne consegue.
Dobbiamo cercare di porre le basi per un nuovo Rinascimento culturale che torni a dare dignità alla persona, svuotata com’è oggi da tutti i valori cristiani di carità, pietà,fede, speranza.
E’ dura, ma abbiamo il dovere di provarci.



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