Nelle foreste indonesiane è stata individuata una nuova specie di mammifero
Nella foresta pluviale dei monti Mekkonga, a sudest di Sulawesi (Indonesia) una spedizione zoologica della Sapienza coordinata da Alessio Mortelliti del dipartimento di Biologia e Biotecnologie “Charles Darwin” ha scoperto una nuova specie di mammifero: è un roditore arboricolo, battezzato Margaretamys christinae, che vive sopra i 1500 metri di quota.
Il ritrovamento è avvenuto nel corso dell'unica spedizione scientifica effettuata in quell'area dopo la missione tedesca del 1932 alla ricerca di nuove specie.
La scoperta di nuovi mammiferi è un evento raro, a differenza di quanto avviene per gli invertebrati, in un pianeta già ampiamente esplorato e globalizzato.
L'esemplare, catturato nel corso della spedizione effettuata tra dicembre 2010 e marzo 2011, appartiene al genere Margaretamys (famiglia dei muridi) che annovera altre 3 specie, tutte endemiche di Sulawesi; si caratterizza per la particolare forma del cranio, la colorazione del mantello e la coda pelosa bicolore. Il piccolo roditore si è adattato nel tempo a vivere sulle montagne di Sulawesi.
La scoperta, in pubblicazione sul periodico scientifico Tropical Zoology, presenta importanti implicazioni sia di natura zoogeografica, sia conservazionistica. “La presenza di una specie di Margaretamys nei monti Mekkonga - afferma Alessio Mortelliti - conferma come le montagne di questa isola siano state una importante area di speciazione per i mammiferi. L'isola di Sulawesi, infatti, è tra le zone con il maggior numero di specie endemiche di mammiferi, tutte caratterizzate da areali estremamente ridotti e pertanto a elevato rischio estinzione. La specie in questione si è probabilmente adattata a vivere in un habitat molto particolare, la “Montane rainforest - foresta pluviale di montagna”, con un potenziale range di distribuzione minore di 1000 Km2, ed in virtù ciò è stata proposta come “Endangered - In pericolo” per la lista rossa dei mammiferi dell'IUCN (International Union for Conservation of Nature)”.
La catena montuosa, in cui vivono moltissime specie endemiche di mammiferi, uccelli, rettili ed invertebrati non è inclusa in nessuna area protetta, ed è pertanto ad elevato rischio di deforestazione.
Nel corso della spedizione è stato possibile confermare la sopravvivenza di uno scoiattolo terricolo endemico dei monti Mekkonga, il Prosciurillus abstrusus e di una specie di Maxomys, anch'essa endemica della catena montuosa.
La spedizione, finanziata dalla Mohamed bin Zayed Species Conservation Fund, è stata effettuata da Alessio Mortelliti, con l'aiuto di alcuni abitanti del villaggio di Wawo e sotto la guida di un ex-cacciatore di bufali di montagna, supporto fondamentale per orientarsi nella fitta vegetazione della giungla dei monti Mekkonga.
Fonte: salvaleforeste.it
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