Le spese militari globali. Una vergogna!

Le spese militari globali. Una vergogna!
- Da AMERICA, NO WE CAN’T – Noam Chomsky (Alegre)  - L’Annuario dello Stockholm international peace research insitute ha reso pubblico che nel 2008 oltre il 40% delle spese militari globali era dovuto agli Stati Uniti, otto volte maggiore del suo rivale prossimo, la Cina.
Gli Stati Uniti naturalmente sono i soli ad avere una vasta rete di basi militari in tutto il mondo e un sistema globale di sorveglianza e di controllo, e i soli a invadere regolarmente altri paesi (godendo dell’impunità, data la sua enorme potenza).
Dal 1999 al 2008,le spese militari globali sono aumentate del 45%,e gli Stati Uniti si deve il 58% del totale. Dal 2002,il valore delle vendite di armi delle prime cento industrie militari, sopratutto con sede negli Stati Uniti, è aumentato del 37% in termini reali, fino alla recessione.
Gli Stati Uniti sono anche il piu grande fornitore di armi del mondo, con 23 miliardi di fatturato nel 2007 e 32 miliardi nel 2008, comprese le armi individuali e l’armamento leggero usati nella maggior parte dei conflitti del mondo, 20 delle 25 guerre di una certa intensità nel mondo, secondo informazioni della New america foundation, che ha reso pubbliche queste cifre.

Uno studio del Congresso ha rilevato che nel 2008 gli Stati Uniti hanno firmato accordi per la fornitura di armi del valore di 37,8 miliardi di dollari nel 2008, circa il 68% del totale mondiale, un aumento secco dai 25,4 miliardi di dollari nel 2007. L’Italia era seconda, con 3,7 miliardi nel mercato mondiale di armi nel 2008. La Russia veniva subito dopo l’Italia, con una caduta nelle vendite di due terzi dai 10,8 miliardi nel 2007.
“La crescita della vendita di armi da parte degli Stati Uniti l’anno scorso è stata notevoloe e in controtendenza rispetto al resto del mondo”, riportava la stampa, facendo notare che nel 2008 c’era stata una caduta nelle vendite globali di armi del 7,6% rispetto al 2007,toccando il livello piu basso dal 2005.
Gli Stati Uniti si oppongono alla regolazione della vendita di armi. Nella sessione dell’Onu dell’inverno 2008, Washington votò contro un trattato internazionale per regolare il commercio di armi, anche se non erano soli: su unì al voto lo Zimbabwe.
Obama “ha intenzione di spendere nella difesa, in dollari sonanti e in un solo mandato, piu di qualunque altro presidente della seconda guerra mondiale in poi”, secondo osservatori indipendenti, e questo senza contare gli altri 130 miliardi di dollari che l’amministrazione richiederà per finanziare la guerre in Iraq e in Afghanistan l’anno prossimo, e con spese ancora maggiori previste per gli anni futuri”. Nel gennaio 2010, il Congresso ha approvato il bilancio del pentagono con finanziamenti supplementari impegnati per l’Aghanistan. Il bilancio di 708,3 miliardi (con altri 33 miliardi previsti per l’Afghanistan) non solo è un record ma ammonta anche a quasi metà del deficit, che tra l’altro sta raggiungendo i livelli piu alti dalla seconda guerra mondiale, in gran parte a causa del taglio delle tasse per i ricchi e delle generose spese dell’amministrazione Bush.







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