Volterra (PI) "I lavori? Li fa il figlio dell’assessore"

Una nuova tegola si abbatte sul Comune di Volterra, dove governa una lista civica sostenuta da PDL, UDC e Lega: dopo le vicissitudini che nei mesi scorsi hanno portato alla fuoriuscita di 4 consiglieri comunali, in questi giorni è emerso che il comune ha affidato alcuni lavori con affidamento diretto, all'azienda del figlio dell'assessore al bilancio.


di seguito l'articolo de "Il Tirreno":

L’interrogazione di Città Aperta è già arrivata sui tavoli dell’amministrazione. A firmare il documento è la capogruppo Rosa Dello Sbarba che chiede formalmente al sindaco di fare chiarezza in merito agli arredi della neo sala Pertini, inaugurata lo scorso XXV Aprile. «Chiediamo al sindaco la natura dei lavori effettuati e quali sono stati, esattamente, gli arredi costruiti o ristrutturati». Punto per punto ecco che anche la questione soldi pubblici spesi non passa inosservata. «A quanto ammonta il costo complessivo dei lavori effettuati?». Le risposte, da parte del sindaco Marco Buselli, arriveranno nella seduta del prossimo consiglio comunale. E sempre in quella sede il primo cittadino dovrà rispondere anche all’ultima richiesta messa nero su bianco, ovvero: «quali sono state le aziende a cui è stato affidato lo svolgimento di tali lavori e il criterio do scelta».

di Francesca Suggi

VOLTERRA Quando aprire e chiudere due portefinestre può creare una corrente d’aria deflagrante. Che scuote Palazzo dei Priori partendo da alcuni lavori all’interno della biblioteca affidati alla ditta del figlio dell’assessore al bilancio. Per arrivare alla formale richiesta, da parte dell’opposizione, di fornire ulteriori chiarimenti rispetto agli arredi della nuova sala dedicata all’ex presidente Sandro Pertini che sembrano, ancora una volta, portare la firma della stessa ditta volterrana. Qui Colle etrusco: è la determina del 19 marzo scorso del responsabile del settore 4, Marco Occhipinti, a far soffiare il vento. Si parla della necessità di sostituire due porte finestre della biblioteca di via don Minzoni, fortemente deteriorate. Scatta l’affidamento diretto - mediante procedura di cottimo fiduciario - a una impresa del settore: è la ditta falegnameria De Amicis Massimo per un costo complessivo di 4.050 euro. Lui è il figlio dell’assessore al bilancio Elisa Tonelli che si limita a trovare il capitolo di bilancio in cui impegnare la spesa. Nessuno scandalo milionario, of course. Gli importi sono bassi per cui non è necessario fare una gara. Quello che la città si chiede è quale sia stato il criterio di scelta: perché un’azienda piuttosto che un’altra? Con quale criterio il Comune ha affidato direttamente questi lavori? Ci sono altri preventivi, in base ai quali si sceglie rispetto all’economicità delle proposte? Scelta opportuna da un punto di vista politico? Dal canto suo l’assessore Tonelli non nega la vicenda: sapeva che c’erano da sostituire le portefinestre e da arredare la sala Pertini «L’ufficio tecnico risponderà, io non sono entrata nella questione e non capisco il problema», afferma. Dall’altra parte il teorema secondo cui il Comune fornisce direttamente un lavoro a un parente stretto di un amministratore non va giù. E si chiedono formali chiarimenti anche sulla sala Pertini.

fonte: Il Tirreno


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