E' UFFICIALE: Lo Stato non rimborserà più i danni da calamità naturali

Aggiornamento 21/05/2012 In un primo momento - forse per placare gli animi - è stato da più parti dichiarato che il dl n.59 che prevede che il governo NON RIMBORSI i danni causati dalle calamità non sia entrato ancora in vigore, e che con la "dichiarazione di stato d'emergenza" lo stato avrebbe aiutato i cittadini danneggiati: MA STAMANI SU RAINEWS E' STATO AFFERMATO IL CONTRARIO: IL DL N.59 è GIA' IN VIGORE: l'emittente all news della RAI ha intervistato l'Assessore alla Protezione Civile dell'Emilia Romagna, che alla domanda "se i danni saranno o meno rimborsati dallo Stato", non ha risposto in modo preciso, prendendo tempo!


Staff Nocensura.com
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Pochi giorni fa il governo nell'ambito del decreto legge n.59 sulla riforma della Protezione Civile, NEL CLASSICO SILENZIO ASSOLUTO DEI MASS MEDIA E DEI PARTITI DI OPPOSIZIONE, ha eliminato la facoltà di far rivalsa sullo stato in caso di calamità naturali: in caso di terremoti, alluvioni o qualsiasi altra catastrofe, i cittadini non potranno esigere dallo stato nessun risarcimento: devono vedersela da soli. Il consiglio dei governanti è quello di "stipulare una polizza di assicurazione", peccato che oltre il 75% delle famiglie non abbiano le possibilità economiche per farlo. Per la fortuna dei "neo terremotati", nonostante la legge in questione sia già pubblicata sulla "Gazzetta Ufficiale" deve ancora entrare in vigore: in ogni caso, in futuro per i cittadini le calamità saranno una vera e propria mattanza sociale, più di quanto non lo siano già oggi che lo Stato deve/dovrebbe restituire una casa a tutti coloro che la perdono. La notizia è passata in sordina, ed è bene che i cittadini lo sappiano: un ulteriore elemento utile per giudicare l'operato non solo del governo Monti, spalleggiato e difeso dal "grande centro" Casini-Rutelli-Fini, dalla premiata ditta Bersani, e dai Berlusca boys: ma anche di quei partiti che dovrebbero - stando a quanto sostengono loro - collocarsi all'opposizione: Lega Nord e IDV. Mentre il partito di Vendola, i Verdi e altri partiti che non sono rappresentati in parlamento, approfittano di questo per evitare di prendere posizione: ma che rinuncino a fare opposizione e a segnalare ai cittadini le leggi schifose di questo governo E' FIN TROPPO EVIDENTE... l'unica opposizione vera, in Italia, siamo noi blogger LIBERI


Staff nocensura.com
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di seguito l'articolo di Giovanna Cavalli per il Corriere della Sera

Una calamità distrugge la casa? Da oggi lo Stato non paga i danni
ROMA — La calamità naturale sarà a carico del cittadino. In caso di terremoto, alluvione, tsunami e qualsivoglia altra catastrofe, non sarà più lo Stato a pagare i danni. A ricostruire l'edificio crollato o pieno di crepe, casa o azienda che sia, dovrà provvedere il proprietario. A sue spese. O stipulando, previdente, una relativa polizza di assicurazione.

La novità, enunciata chiaramente, si trova nel decreto legge n.59 sulla riforma della Protezione Civile pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale. In cui si afferma che «al fine di consentire l'avvio di un regime assicurativo per la copertura dei rischi derivanti da calamità naturali sui fabbricati a qualunque uso destinati, possono essere estese tutte le polizze assicurative contro qualsiasi tipo di fabbricato appartenente a privati». E questo per poter «garantire adeguati, tempestivi ed uniformi livelli di soddisfacimento delle esigenze di riparazione e ricostruzione». Cosa che lo Stato non può più permettersi per cronica carenza di fondi.
La normativa non ha effetto immediato: il decreto legge prevede infatti «un regime transitorio anche a fini sperimentali». Entro 90 giorni dovrà essere emanato un regolamento che stabilisca modalità a termini per l'avvio del regime assicurativo. Ed è poi probabile che i tempi si allunghino. O che si trovino dei correttivi. Ma la tendenza è quella.
Confermata dalle parole di Franco Gabrielli, capo della Protezione Civile: «Quella sull'Aquila è stata l'ultima azione di intervento sulla popolazione» ha detto ieri ai Giovani imprenditori di Confindustria. «Purtroppo per il futuro dovremo pensare alle assicurazioni perché lo Stato non è più in grado di fare investimenti sulle calamità: gli aquilani sono stati gli ultimi a ricevere assistenza». Su questa linea procede anche la norma che riduce la durata dello stato di emergenza, ossia del periodo in cui lo Stato si accolla le spese: 60 giorni, con un'unica proroga di altri 40. Fine delle emergenze pluriennali.
Per adesso l'assicurazione sarà soltanto di tipo volontario (con agevolazioni fiscali). E già questo principio potrebbe porre dei problemi giuridici in quanto sancisce la disparità tra cittadini che vivono in zone a rischio e quelli che hanno la fortuna di abitare in aree sismiche o soggette a pericoli idrogeologici. Senza contare che le compagnie di assicurazioni, nel primo caso, pretenderebbero premi molto costosi. La soluzione potrebbe essere rendere l'assicurazione obbligatoria per tutti. Con un costo calcolato in circa 100 euro per abitazione.
Secondo Adolfo Bertani, presidente del Cineas (Consorzio universitario specializzato nella cultura del rischio), questa «è una svolta epocale perché si introduce anche in Italia la responsabilità diretta del cittadino nella tutela dei propri beni e di una nuova cultura di rispetto del territorio. Si passa da welfare state alla welfare community».



Commenti

Anonimo ha detto…
Non ho parole, prima o poi la gente scenderà in piazza e allora saranno cavoli per tutti, spero solo succeda al più presto perchè così non si può continuare.
simo ha detto…
cito A.Bertani: (..)si introduce anche in Italia la responsabilità diretta del cittadino nella tutela dei propri beni e di una nuova cultura di rispetto del territorio. Fantastico! ma la responsabilità' dello stato che ci protegga, giusto per fare un esempio- da abuso edilizio appalti illegali affari sporchi di cemento scadente rispetto di costruire secondo criteri antisismici?
Anonimo ha detto…
Meno male, così i nostri soldi andranno tutti a mantenere la casta e le varie trote di turno. Ci tengo tanto che si ingozzino...
Anonimo ha detto…
Tutti che parlate di scendere in Piazza, poi quando ci sono le Manifestazioni non venite. Provateci una volta invece di scrivere sempre da dietro un PC
GOST RIDER ha detto…
non ci posso credere lo stato che dovrebbe tutelarci ci lascia nei guai?e noi che siamo bravi solo a farci il mazzo,fare dei sacrifici per risanare il debito che loro hanno creato,per pagare stipendi da favola ai politici e permettere a questi ultimi di continuare a sperperare o rubare denaro pubblico? ma basta ragazzi qua ci vuole una rivoluzione.
Anonimo ha detto…
peccato che spesso la tutela del mio bene non è sufficiente in quanto le catastrofi (su tutte le alluvioni) spesso derivano da incuria della pubblica amministrazione!
Ora se ci saranno funerali di stato o visite illustri nei luoghi del terremoto servirebbe che chi abitasse li vicino e potesse andasse con striscioni denunciando questo scempio e forse forse magari qualcuno ne parlerà... svegliamoci!
Anonimo ha detto…
"nella tutela dei propri beni" se il MIO bene me lo devo tutelare io, l'imu non te la pago visto che il bene E' MIO!
zamarco ha detto…
1) che lo stato intervenga sulle opere storiche...magari assumendo gli esodati
2) ai comuni colpiti no tasse da inviare a roma per almeno 15 anni
3)alle persone colpite obbligo delle banche a fornire i soldi per la ricostruzione a tasso agevolato i cui interessi verranno pagati con gli esuberi dei rimborsi ai partiti
Anonimo ha detto…
che schifo!
fugendive@yahoo.it ha detto…
Quindi se il cittadino è diventato a tutti gli effetti responsabile della tutela della sua proprietà, deve essere informato in primis su tutte le decisioni in merito alle opere pubbliche che verranno eseguite sul territorio di competenza, poiché molte alluvioni dette normali che si sono verificate catastrofiche a causa dell'edilizia selvaggia, non permettano ancora altri disastri, provocati da altri, comune, provincia, regione e stato.
Inoltre ora mi devono giustificare la tassa di proprietà sull'immobile.
Perché dobbiamo pagare una tassa, tipo IMU, se poi non ho nessuna garanzia e tutela da parte dello Stato che chiede solamente e non da nulla?
Ci vuole una rivoluzione!!!!!
Anonimo ha detto…
Io non sonno italiana, pero, non capisco, la gente non dovrebbe avere assicurazione privata per le case ??cosa c´entra lo stato ??
Anonimo ha detto…
ma il dl 59 non e' un decreto per la scuola per l'nfanzia?
ma di che parlate?
Vito ha detto…
Tuttavia se un governo distrugge un paese noi dobbiamo pagare.
Anonimo ha detto…
Tutto questo succede, forse perchè c'è stato chi in caso di calamità naturali si è approfittato. E come al solo sono le persone oneste che ci rimettono. E' vero commentare dietro un pc è facile, ma se ci fosse un leader, come c'è stato leale e veramente interessato sarei il primo a scendere in piazza. Sarà mai possibile potersi affidare ad un comico. Non so più cosa pensare e cosa fare per garantire un futuro dignitoso ai miei figli.
Anonimo ha detto…
effettivamente, invece di pagare
l'imu mi pago un'assicurazione
privata, che magari poi fallirá e me
lo prendo nel di dietro pure li.
che strano peró, giusto prima del
terremoto fanno il decreto..... una
tempistica quasi veggente
Anonimo ha detto…
http://www.protezionecivile.emilia-romagna.it/news/riforma-protezione-civile.-pubblicato-il-decreto-legge-n.-59-del-15-maggio-2012/decreto-legge-del-15-maggio-2012-n.59

per chi pensava che si sbagliasseto a citare la legge guardate pagina 6
Anonimo ha detto…
In questo modo siamo obbligati ad aumentare gli affitti ,a discapito degli inquilini perchè oltre all'assicurazione normale che si paga tutti gli anni dovremo aggiungere quella per gli eventi catastrofici che non si sa di quanto sarà,poi hanno inventato il certificato energetico,anche altri soldi ,poi hanno alzato le aliquote imu non so forse conviene vendere tutto e andarsene
Anonimo ha detto…
si deve eliminare questi signori politici qualsiasi colore sia,le manifestazione non servono a nulla,i referndum idem,serve solo non andare a votare nessuno,forse capiscono. " L'talia e stata fatta ma come sempre mancano gli italiani"

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