Dobbiamo uscire dall'euro adesso - Intervista a Paolo Becchi


Claudio Messora incontra Paolo Becchi, docente di filosofia del diritto all'Università di Genova, scrittore, filosofo e giornalista



Claudio Messora, intervista a Paolo Becchi - Trascrizione del testo a cura di Barbara Bertocci, che ringraziamo!

CM: Paolo Becchi, docente di Filosofia del Diritto all'Università di Genova, autore, tra gli altri, del libro “Il Principio Dignità Umana” che verrà presentato al Festival di Filosofia del 20 giugno a Brescia.
Paolo Becchi Buongiorno.

PB: Buongiorno a te, buongiorno.


CM: Lei il 12 di gennaio ha scritto un interessantissimo articolo su Libero, dal titolo “Il colpo di stato sobrio di Mario Monti”. Ci vuole spiegare in che senso intendeva un colpo di stato?

PB: Si potrebbe aggiungere, appunto, un colpo di stato sobrio, perché noi siamo abituati a pensare a colpi di stato con i carri armati, con la violenza, con il terrore, e invece qui è stato tutto preparato a tavolino dai banchieri di Bruxelles, a cui non andava bene il governo eletto democraticamente dal popolo italiano, e quindi era necessario sostituirlo da un rappresentante di quei tecnici di Bruxelles. E Mario Monti era la persona ideale per ricoprire questo ruolo.
I partiti non hanno potuto far altro che legalizzare questo stato di cose; ma un conto è la legalità, che è stata sicuramente rispettata, un conto è la legittimità di un governo, quello attuale, che non ne ha nessuna. È per quello che si è trattato di un colpo di stato diciamo così “sobrio”, ma in ogni caso questo governo non esprima la volontà del popolo italiano così come era stata rappresentata dalle ultime elezioni politiche. Questo mi sembra il dato di fatto.
E che s'insista sul fatto che comunque tutto è avvenuto nell'ambito della legalità, da un punto di vista giuridico è corretto, da un punto di vista politico non conta solo la legalità ma conta la legittimità, e sul tema della legittimità credo che ci siano forti dubbi su un governo che ci è stato imposto dall'estero, ci è stato imposto da un gruppo di potere, che sta alla base delle decisioni che sono state poi prese. Questo gruppo di potere è un gruppo di potere finanziario potentissimo e anche se vogliamo invisibile, che comunque non ha a che fare con la volontà del popolo italiano.

CM: Sì, perché tutto si può dire che sia avvenuto nel solco della Costituzione, come dicono, però sta di fatto che nel giro di 48 ore, due governi democraticamente eletti sono stati ribaltati, in Italia e in Grecia – in Grecia addirittura volevano fare un referendum – sostituiti da due uomini che si possono dire “dei poteri forti” perché entrambi espressione, apparte del mondo bancario, ma di un'organizzazione internazionale molto potente, che rappresenta le lobby americane, che tra l'altro aveva nel suo DNA un documento stilato nel '73, che professava il superamento delle burocrazie farraginose delle democrazie e si diceva addirittura in questo documento – The crisis of democracy – che le uniche democrazie che funzionano sono quelle dove la maggior parte delle persone stanno in apnea. Ecco, questa organizzazione è la Commissione Trilaterale: Mario Monti ne era una delle più alte tre cariche, e Lucas Papademos era un membro, quindi si può dire che fossero espressione di poteri forti; che in sole 48 ore due governi siano stati ribaltati con due membri della stessa organizzazione, perlomeno doveva far nascere il sospetto che qualcosa non andava.
Tu nel tuo articolo addirittura parli di “spread aumentato ad arte”. Che cosa intendevi dire?

PB: Mah, intendevo dire che chiaramente la situazione era stata diciamo guidata, in un certo modo, affinché, diciamo così, il governo precedente fosse messo in condizione tale da dover lasciare il campo ad un altro tipo di governo. È per quello che.. Ci hanno provato in tutti i modi. Ci hanno provato con Gianfranco Fini, ci hanno poi provato con la vita sentimentale del Presidente del Consiglio, e poi alla fine vedendo che non c'era niente da fare si è cominciato ad intervenire direttamente, su che cosa, su questo strumento finanziario, per cercare di far capire che ormai bisognava assolutamente cambiare. Come hai detto tu giustamente, nel giro di due giorni la situazione si è ribaltata. Per essere nominato senatore a vita, nella Vecchia Repubblica, quella che ahimè adesso ci fanno un po' rimpiangere.. Ci volevano mesi di ricerche, addirittura anni, per essere nominato senatore a vita. Il nostro Presidente della Repubblica ha nominato senatore a vita, per paragli il culo a vita, a Mario Monti, nel giro di un pomeriggio.

CM: Si può dire che si pensava, e che la scusa era, che c'era una grande urgenza. Mi ricordo i titoli dei giornali “Fate presto!”, perché lo spread era molto elevato, ma adesso lo spread sta tornando ai livelli di prima, e dunque se c'era urgenza prima c'è urgenza anche adesso. Cosa facciamo, sostituiamo di nuovo il governo?

PB: Eh, ma era tutta una manovra, perché non era necessario nominarlo senatore a vita. Questo “senatore a vita” è stato richiesto espressamente da Mario Monti, appunto per pararsi da qualsiasi possibile accusa, perché lui poteva fare tranquillamente il Presidente del Consiglio da un punto di vista costituzionale senza per questo essere senatore, quindi è stata soltanto una – diciamo così – una richiesta implicita da parte di Mario Monti, per poter avere comunque la tranquillità di non essere indagato, tranquillità sotto tutti i profili, per il futuro anche come senatore a vita, perché è una carica che non perderà per tutta la vita, indipendentemente dal fatto che poi finirà il suo mandato, se mai finirà, perché.. cioè, voglio dire, le prossime elezioni possono verificarsi uno scenario tipo quello greco, e a quel punto, il terrorismo naturalmente aiuterà, lo sappiamo, nel nostro paese, come ho cercato di spiegare oggi su Libero, e a quel punto “Governo di Unità Nazionale”, chi potrà esprimere meglio questo governo di Unità Nazionale se non il banchiere di Bruxelles? Ne abbiamo due di banchieri: uno, Draghi, che adesso è lì, e un altro qui, e il casino resta perché come dicevi tu prima lo spread ha ripreso a salire.
Questo non è il problema. Il problema reale non è continuare diciamo ad aumentare le tasse, a metterle da tutte le parti. Il problema reale è che questo Euro “è stato costruito male”. Era uno strumento, che cosa ne vogliamo fare, una divinità? Ne stiamo facendo una divinità, perché se l'Euro è soltanto uno strumento, e questo strumento ci si rende conto che non va più bene, basta! Stop, chiuso! E invece no, noi stiamo facendo fare sacrifici enormi a intere popolazioni: i greci, gli spagnoli, ci saremo poi noi, per cosa? Per salvare una moneta, che hanno deciso di costruire a tavolino dieci, dodici anni fa, un gruppo limitatissimo di persone di un potere invisibile. E in questo potere c'era ovviamente Mario Monti, che adesso è dovuto intervenire per appunto salvare la sua creatura.
Questo non è accettabile, non è assolutamente accettabile! Ecco che io dopo, diciamo così dopo aver scritto quell'articolo su Mario Monti, aver scritto un articolo, dopo, da un taglio un pochettino più filosofico apparso qualche tempo fa su Libero, oggi ho fatto uscire un pezzo, cioè mi hanno lasciato pubblicare, un pezzo che è forse più politico, ma che fa ben capire che se vogliamo un'alternativa allo stato di cosa attuale, prima di trovarci con l'acqua alla gola come si trovano purtroppo i greci, l'Italia non ha che una possibilità: quella di recuperare la propria sovranità monetaria. Non soltanto la sovranità politica, sovranità monetaria, che sia l'Italia a decidere sulla situazione attuale monetaria, non un gruppo limitatissimo di banchieri di Bruxelles che impone a noi le scelte.


Commenti

Anonimo ha detto…
Sono concorde sul fatto che l'Italia debba uscire dall'euro quelo che non mi convince è che questo docente scrive su Libero che è un giornale di Berlusconi che quindi tanto libero non è!
Anonimo ha detto…
Non posso farci niente se non dissentire ed esprimere questo mio dissenso ma credo possa cambiare poco se chi può non fa nulla
Anonimo ha detto…
Grandissimo Paolo Becchi... Grazie Internet Grazie no censura com di darci la possibilita di un' informazione Libera.. L'europa e l'euro hanno distrutto la mia vita.. Ho dovuto abbandonare l,Italia per poter sopravvivere... E sono scampato al S....o per puro miracolo... Vivere senza l'europa ha significato per me la rinascita e il recupero della dignita..
Anonimo ha detto…
Credo che uscire dall'euro sia una scelta sottovalutata... Se l'Italia esce dall'euro e torna alla vecchia Lira possiamo dichiarare il nostro caro paese "morto" perche diventeremo peggio dei paesi dell'est... Se dall'euro bisogna uscire l'unica possibilità è far uscire tutti sperando solo che la Germania non inizi a comprare mezza Italia! Attenzione!
Anonimo ha detto…
forse per cambiare qualcosa noi Italiani dobbiamo riprenderci l'Italia...............
Anonimo ha detto…
uscire dall'euro? questa e la domanda che si pongono anche delle persone in Germania,ma ciò che non mi convince e Paolo Becchi che si propone come uno in linea col pensiero del m5s e di rottura con la vecchia politica, mi va a scrivere un articola su libero che e un giornale schierato con berlusconiò.

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