VALTERINO ‘O FACCENDIERE
Giuliano Girlando
“Di andare ai cocktail con la pistola io non ne posso piu’ pina colada o coca cola non ne posso piu’
di trafficanti e rifugiatine ho gia’ piena la vita o maledetta traversata non sara’ mai finita ma
vedete a nove nodi appena si e’ a un punto fermo nel mare che sa di nafta e lo nasconde con l’odore del te’ e dell’erba da fumare o mamacita panama dov’e’.” Così iniziava Ivano Fossati nella sua canzone “Panama” e così vogliamo accogliere il ritorno di Valter Lavitola da Panama. La canzone, Fossati, pare l’abbia scritta proprio per lui, volendoci scherzare sopra , ma Panama sembra proprio il crocevia di affari davvero importanti per Valterino ‘o faccendiere , una garanzia anche per imprese come Impregilo e Finmeccanica. Ma facciamo una breve cronistoria di Lavitola : a 18 anni si iscrive alla loggia massonica “Aretè” a Roma ,entra nel partito socialista della segreteria di Bettino Craxi e al crollo del Psi diventa berlusconiano e tenta di diventare parlamentare , con lui nel partito c’è anche Sergio De Gregorio futuro senatore eletto nelle fila dell’Italia dei Valori nel 2008 e passato subito col Pdl. Nel 2004 è candidato alle europee per Forza Italia nella circoscrizione sud e nel 2008 tenta di candidarsi alla camera ma viene bloccato dall’avvocato Ghedini e da Gianni Letta. Nel 2009 tenta di rimettersi in lista ma non ci riesce. Però Valterino ‘o faccendiere è uomo di mille risorse .Nel 2003 diventa direttore dell’Avanti, già nel 1996 la brutta copia dello storico quotidiano socialista è di proprietà dell’International Press , cooperativa in cui è presente Lavitola.
Ma è grazie alle sue società import/export col Sudamerica che Panama diventa il centro operativo di Lavitola. Questo grazie all’elezione nel 2009 alla presidenza di Panama di Ricardo Martinelli , proprietario di una grande catena di supermercati “la Super99” e a capo del partito di destra Acción por el Cambio, che in breve tempo ha varato la Ley30, ribattezzata significativamente “Ley de Muerte” (ma anche “Ley Chorizo”), una serie di norme capestro che, inserite furbescamente all’interno di una riforma dedicata alla legislazione in materia di aviazione commerciale, vietano tra le altre cose il diritto di sciopero e negano la valutazione d’impatto ambientale sulle grandi opere in essere . Un articolo del quotidiano,online,panamense “La Estrella”, racconta che Finmeccanica avrebbe corrotto politici locali per ottenere commesse militari a prezzi gonfiati: l’impresa italiana avrebbe disposto di un fondo specifico, significativamente denominato “Fondo Negro”, per condurre operazioni del genere. L’acquisto di 19 radar e 6 elicotteri viene pagato da Panama ad un prezzo quasi quadruplo rispetto a quello effettuato da Yemen e Turchia per un numero di mezzi militari più o meno simile. Inoltre, secondo “La Estrella”, il contratto firmato tra Martinelli e Finmeccanica non è soggetto ad alcuna gara d’appalto, ma ancora più perplessi lascia l’accordo preso tra il presidente panamense e società di Finmeccanica, tra cui Agusta, Telespazio e Selex. Il principale artefice e tramite della trattativa per l’acquisto di radar ed elicotteri tra Finmeccanica e Panama, in qualità di consulente della stessa holding italiana, è proprio Valter Lavitola. Altra chicca è che il presidente Martinelli decide di aprire l’appalto per i lavori del Canale di Panama al consorzio “Unidos por el Canal” che comprende l’italiana Impregilo. Contrariamente a quanto accaduto con la fornitura di radar e elicotteri, stavolta la gara d’appalto viene effettivamente svolta, ma al ribasso, tanto da lasciare con un palmo di naso la multinazionale statunitense Bechtel . “Unidos por el Canal” viene quindi premiata grazie alla politica di forte limitazione dei diritti sindacali e al reclutamento selvaggio di operai in cerca di un lavoro in seguito agli effetti nocivi della Ley 30. Tra Martinelli e Silvio Berlusconi i rapporti si intensificano con una serie di visite e scambi di cortesie tanto che lo stesso Berlusconi, sempre grazie a Lavitola , che vantava ottimi rapporti con il presidente di Panama , offriva elegantemente Villa Certosa al presidente panamense per le sue vacanze in Italia. Secondo le accuse dei magistrati del tribunale di Napoli , Valter Lavitola ha tentato di corrompere Martinelli con una maxi-tangente di più di 25 milioni di euro per ottenere un appalto di 176 milioni di dollari per costruire quattro istituti penitenziari proprio a Panama. Per i pm di Napoli un “corruttore internazionale” e “mediatore tra aziende italiane e il governo di Panama”.Tra le Le nuove accuse nei confronti dell’ex direttore de ‘L’Avanti anche soggiorni “all inclusive” pagati da Lavitola al presidente del Panama, Ricardo Martinelli, due ministri, ed anche ad un quarto uomo, un rappresentante della Corte Suprema di Panama, tutti con le rispettive mogli e compagne. “Le camere dell’albergo venivano prenotate da Maria Claudia Ioannucci, ex deputato del Pdl e membro del Cda di Poste Italia spa, che si trovava in vacanza sull’isola mentre Lavitola era a Procida con moglie e figli”, scrive il gip Dario Gallo nell’ordinanza di custodia cautelare. “Le vacanze avvenivano tutte a spese di Lavitola che organizzava il soggiorno dal 18 al 21 agosto”. In particolare c’e’ una conversazione telefonica, la numero 2082 del 7 agosto del 2011 dove Lavitola discute a lungo con la Ioannucci proprio del soggiorno che gli costera’ 36mila euro, ovvero 2 mila euro a notte. Ma oltre al soggiorno, l’ex direttore de “L’Avanti” si preoccupa anche del “benessere” dei suoi illustri ospiti provvedendo anche a noleggiare una barca e sborsando 7 mila euro per due giorni, importo pagato con un bonifico bancario. Circostanze queste ritenute “chiave” dall’accusa per contestare “il ruolo indispensabile di intermediario nell’attivita’ corruttiva svolta da Lavitola”.Insomma per viaggi , appalti e rapporti con l’estero Valterino ‘o faccendiere si è dato da fare e ha fatto carriera tanto che il suo silenzio deve pur valere oro , e non è un caso se in una intercettazione chiedeva 5 milioni di euro a Berlusconi per tacere!di trafficanti e rifugiatine ho gia’ piena la vita o maledetta traversata non sara’ mai finita ma
vedete a nove nodi appena si e’ a un punto fermo nel mare che sa di nafta e lo nasconde con l’odore del te’ e dell’erba da fumare o mamacita panama dov’e’.” Così iniziava Ivano Fossati nella sua canzone “Panama” e così vogliamo accogliere il ritorno di Valter Lavitola da Panama. La canzone, Fossati, pare l’abbia scritta proprio per lui, volendoci scherzare sopra , ma Panama sembra proprio il crocevia di affari davvero importanti per Valterino ‘o faccendiere , una garanzia anche per imprese come Impregilo e Finmeccanica. Ma facciamo una breve cronistoria di Lavitola : a 18 anni si iscrive alla loggia massonica “Aretè” a Roma ,entra nel partito socialista della segreteria di Bettino Craxi e al crollo del Psi diventa berlusconiano e tenta di diventare parlamentare , con lui nel partito c’è anche Sergio De Gregorio futuro senatore eletto nelle fila dell’Italia dei Valori nel 2008 e passato subito col Pdl. Nel 2004 è candidato alle europee per Forza Italia nella circoscrizione sud e nel 2008 tenta di candidarsi alla camera ma viene bloccato dall’avvocato Ghedini e da Gianni Letta. Nel 2009 tenta di rimettersi in lista ma non ci riesce. Però Valterino ‘o faccendiere è uomo di mille risorse .Nel 2003 diventa direttore dell’Avanti, già nel 1996 la brutta copia dello storico quotidiano socialista è di proprietà dell’International Press , cooperativa in cui è presente Lavitola.
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