Che pena la guerra tra poveri tra Italia e Spagna

di Nicola Melloni


Come avevamo più volte spiegato su questo blog, l'arrivo di Rajoy e Monti non ha avuto nessun effetto particolarmente positivo sulle economie dei due paesi. Vero, lo spread era calato nei primi mesi dopo il cambio di governo, ma era il risultato non di una rinnovata fiducia dei mercati verso Roma e Madrid, ma semplicemente l'effetto della liquidità immessa nel sistema bancario dalla BCE. Ora che questa liquidità sta calando, ecco che Spagna e Italia sono di nuovo nell'occhio del ciclone. I tassi di interesse sui titoli a dieci anni spagnoli hanno quasi raggiunto il 6% e quelli italiani il 5.5,% molto vicini ai livelli che avevano costretto Zapatero e Berlusconi alle dimissioni.

E ora i due paesi si scambiano accuse, in particolare Monti per la seconda volta se la prende con Rajoy, accusando il governo spagnolo di non fare abbastanza per combattere la crisi, mettendo così in difficoltà anche l'Italia. Che tristezza questo gioco allo scarica barile. Ma non si era detto che la sola presenza di Monti era una garanzia per i mercati? Non si era detto ch la riforma delle pensioni aveva messo in sicurezza i conti dell'Italia? Non si erano dette le stesse cose per Rajoy?



La verità è che con la cura Rajoy la Spagna è in recessione, le entrate sono calate e il deficit aumentato: e dopo una finanziaria da 27 miliardi di euro solo pochi mesi fa, ora a Madrid hanno deciso di tagliare altri 10 miliardi, ancora un pò della stessa medicina che sta ammazzando il paziente. Ed in Italia stiamo andando nella stessa direzione, col paese in recessione grazie alle politiche di Monti.


Tutti concentrati nel rassicurare i mercati (e con che risultati!) Monti e Rajoy non si sono resi conto che stanno affossando i loro paesi, in Spagna la disoccupazione è al 23% ed in Italia al 9.3%, peggio della media UE. E le cose peggioreranno solamente. Con la libertà di licenziamento si aumenteranno i disoccupati mentre gli occupati diminuiranno grazie all'innalzamento dell'età pensionabile.
Invece di scambiarsi accuse ridicole, invece di insistere su politiche assurde e dannose, i 2 si dovrebbero fare un pò un esame di coscienza, e possibilmente ripassare qualche manuale di macroeconomia. Al momento, qualsiasi studente dai voti appena discreti saprebbe far meglio di professori e politici che ci stanno portando verso il baratro.


fonte


Commenti

Anonimo ha detto…
Comunicato stampa

Leggi l'analisi di Alfonso Luigi Marra delle sconvolgenti sentenze n. 1305/2009, della Corte di Appello Roma, e n. 25999/2010, della Cassazione a Sezioni Unite, con le quali, dando così la stura a un ben più vasto e profondo '92, si afferma, in modo definitivo:

-che la DC storica esiste a tutt'oggi perché non è mai stata sciolta;

-che il suo enorme patrimonio, tra cui 585 immobili, molti di grande valore, è stato illegittimamente venduto (per cui va recuperato, una volta verificato a chi è stato venduto e a quali condizioni);

-che né il CDU né il PPI né Sandri né Pizza né altri hanno diritto a usarne il nome o il simbolo né possono esserne eredi o continuatori giacché essa non si è mai estinta.

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