"La madre di tutte le bombe": Una "grande arma" da usare in Iran


Un generale di alto grado dell’US Air Force ha descritto la più grande testata convenzionale – una bomba “bunker buster” da 15 tonnellate - come “notevole” per un attacco militare contro l’Iran.
Questo commento tanto distaccato su un potente ordigno di uccisione di massa è giunto nella stessa settimana in cui il presidente americano Barack Obama è sembrato allertare riguardo i “discorsi disinvolti” che vengono pronunciati sulla guerra nel Golfo Persico.
Il Massive Ordnance Penetrator [MOP] è una grande arma”, ha detto il Tenente Generale Herbert Carlisle, vice capo di Stato Maggiore dell’US Air Force, che ha poi ha aggiunto che la bomba potrebbe essere utilizzata in un attacco contro l’Iran ordinato da Washington.

Il MOP, noto anche come ”la Madre di Tutte le Bombe“, è stato progettato per perforare più di 60 metri di cemento armato prima della detonazione della testata.
Si pensa che sia la più grande arma convenzionale non nucleare dell’arsenale americano. In termini di capacità distruttiva, si ritiene che sia l’ordigno più spaventoso ordigno della serie degli esplosivi sviluppati dal Pentagono nell’ultimo decennio.
Una bomba bunker buster da 30.000 libbre (13.600 chili), progettata per penetrare 60 metri di cemento prima di esplodere, è una ‘grande arma’ che potrebbe essere utilizzata dalle forze statunitensi in uno scontro con l’Iran per il suo programma nucleare, ha riferito un generale dell’Air Force questo giovedì. […]
Il Pentagono ha iniziato a lavorare sull’opzione militare nel caso in cui le sanzioni e la diplomazia non riescano ad evitare che Teheran si doti di un’arma nucleare.
Il Segretario della Difesa Leon Panetta ha detto giovedì in un’intervista rilasciata al National Journal che la pianificazione era in corso ”da molto tempo”. […]

Il duro discorso del Pentagono è stato pronunciato malgrado gli sforzi compiuti in questa settimana dal presidente Barack Obama per fermare i “discorsi disinvolti” e le “spavalderie” su una possibile iniziativa militare, parlando di una possibilità concessa alla diplomazia.
Carlisle ha anche riferito durante la conferenza della difesa, tenuta presso Credit Suisse-McAleese, che il conflitto con Siria o Iran potrebbe essere influenzato dal nuovo pensiero tattico noto al Pentagono come “Battaglia Aria–Mare”.
Un simile approccio ha lo scopo di trarre vantaggio dalle reti fortemente integrate delle forze armate americane.
Carlisle ha detto che le tattiche si focalizzano sull’operatività in più domini, dall’aria e dal mare allo spazio e al cyberspazio, mentre la messa in rete e l’integrazione delle informazioni delle diverse aree verrà fornita dai satelliti e dai sensori montati sui caccia e sui velivoli teleguidati.
Tutte queste opzioni sono sul tavolo e vengono analizzate mentre stiamo pensando a come rendere operativa questa progettazione”, ha aggiunto Carlisle, sottolineando che la Siria e l’Iran hanno sviluppato importanti sistemi di difesa con l’obbiettivo di tenere a distanza i potenziali aggressori, e quindi la strategia di “Battaglia Aria–Mare” è stata progettata per aggirarle.
Carlisle ha detto che il cyberspazio potrebbe avere un ruolo in un conflitto tra i due paesi. ”Tutti I dirigenti hanno affermato che niente verrà escluso riguardo ciò che vorremmo impiegare e utilizzare”, ha detto. (Reuters, 9 marzo 2012)
Lo sviluppo e l’impiego contro l’Iran del MOP è stato documentato in un articolo di Global Research del 2009 di Michel Chossudovsky:
Una notevole importanza militare all’interno dell’arsenale delle armi convenzionali degli Stati Uniti è rivestita dall’”arma mostro” da 21.500 libbre, soprannominata la “madre di tutte le bombe”. La GBU-43 / B o Massive Ordnance Air Blast bomb (MOAB) è stata definita “la più potente arma non nucleare mai progettata“, con la maggiore resa nell’arsenale convenzionale americano. Il MOAB è stato testato all’inizio di marzo del 2003 prima di essere schierato nel teatro di guerra iracheno. Secondo fonti militari statunitensi, i Capi di Stato Maggiore avevano informato il governo di Saddam Hussein, prima di lanciare l’attacco del 2003, che la “madre di tutte le bombe” sarebbe stata utilizzata contro l’Iraq. (Ci sono stati resoconti non confermati sul fatto che sia stata davvero usata in Iraq).
Il Dipartimento della Difesa statunitense ha confermato nel mese di ottobre 2009 che intende utilizzare la “Madre di tutte le bombe” (MOAB) contro l’Iran. Il MOAB dovrebbe essere “particolarmente adatto per colpire in profondità gli impianti nucleari interrati in profondità, come quelli di Natanz e Qom in Iran” (Jonathan Karl, Is the U.S. Preparing to Bomb Iran? ABC News, 9 ottobre 2009). La verità è che il MOAB, vista la sua potenzialità esplosiva, provocherebbe un numero di vittime civili estremamente elevato. Si tratta di una “macchina per uccidere” convenzionale, con una nuvola simile a quella di un fungo atomico.
MOAB: fotogrammi di un test: esplosione e nube a fungo
La fornitura di quattro MOAB è stata commissionata nel mese di ottobre del 2009 per l’enorme costo di 58,4 milioni dollari (14,6 milioni di dollari per ogni ordigno). Questo importo comprende i costi di sviluppo e di prova, oltre all’integrazione delle bombe MOAB sui bombardieristealth B-2. (Ibid). Questa fornitura è direttamente collegata ai preparativi di guerra con l’Iran. La notifica era contenuta in una delle 93 pagine del “memo di riprogrammazione” che riportava le seguenti istruzioni:
Il Dipartimento ha l’Urgente Necessità Operativa (UON) di colpire pesantemente e in profondità gli obiettivi interrati in ambienti ad elevata minaccia. Il MOP [la Madre di tutte le bombe] è l’arma scelta per soddisfare i requisiti dell’Urgente Necessità Operativa.“ si afferma poi che la richiesta è sostenuta dal Pacific Command (che ha la responsabilità sulla Corea del Nord) e dal Central Command (che ha la responsabilità sull’Iran). ”(ABC News, op. cit., grassetto aggiunto). Per consultare la richiesta di riprogrammazione (pdf), clicca qui.
Il Pentagono si sta impegnando in un processo per la notevole distruzione delle infrastrutture dell’Iran e per un’uccisione di massa dei civili con l’uso combinato di armi nucleari tattiche e di bombe mostro, tra cui il Moab e il più grande GBU-57A/B (Massive Ordnance Penetrator, MOP), che ha sorpassato il MOAB nei termini di capacità esplosiva.
Il MOP è descritto come “un nuovo potente ordigno diretta principalmente contro gli impianti nucleari sotterranei dell’ Iran e della Corea del Nord. La bomba gargantuesca è più lunga di 11 persone messe spala contro spalla o più di 6 metri dalla base alla punta [vedi l’immagine qui sotto] “(Vedi Edwin Black,” Super Bunker-Buster Bombs Fast-Tracked for Possible Use Against Iran and North Korea Nuclear Programs”,Cutting Edge, 21 settembre 2009)
GBU-57A/B Mass Ordnance Penetrator (MOP)
Sono armi di distruzione di massa nel vero senso della parola. L’obiettivo non certo nascosto del MOAB e del MOP, compreso il soprannome che gli americani hanno usato per descrivere il MOAB (“la madre di tutte le bombe ‘), è ”la distruzione di massa” e un assassinio di massa di civili per instillare la paura e lo sconforto. Vedi Towards a World War III Scenario? The Role of Israel in Triggering an Attack on Iran, Part II The Military Road Map, Global Research, 13 agosto 2010.



fonte


Commenti

Anonimo ha detto…
Perdonami, ma l'articolo è un po' vecchio. Nel senso che la bomba è stata considerata non sufficiente per attaccare le centrali in Iran e alcune settimane fa sono stati stanziati altri 80 milioni di dollari per renderla capace di penetrare pareti di maggiore spessore
Anonimo ha detto…
E' bella complimenti!

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