In Afghanistan il diavolo veste con la divisa dei marines

In Afghanistan il diavolo veste con la divisa dei marines

di Elisa Bellardi
Un raptus di follia, dicono. Era stato addestrato per sparare e ha sparato. Ma i suoi nemici questa volta non indossavano una divisa, non erano presunti terroristi, ma donne e bambini. In Afghanistan il diavolo veste la divisa dei marines e poco contano, in realtà, i motivi del suo gesto. Conta che quando il difensore della patria a stelle e strisce ha aperto il fuoco davanti a lui c'erano diciassette civili. Effetti collaterali di una "guerra giusta", direbbe qualcuno. Forse gli stessi che condannano il gesto, ma che tutto sommato come si poteva evitare?

Già. Nell'eterna crociata dei buoni contro i cattivi che porta da sempre la bandiera degli Stati Uniti qualche scivolone bisogna pur metterlo in conto. Che poi, come si siano svolti veramente i fatti resta ancora mistero. Sì perché voci di corridoio, confermate da alcuni parenti delle vittime, parlerebbero di più soldati ubriachi, che avrebbero aperto il fuoco ridendo. La sostanza non cambia. «Un incidente tragico e scioccante», dice il presidente degli USA Barack Obama. Certo. Una fatalità, esattamente come lo sono gli innumerevoli soldati americani tornati dall'Afghanistan, ma rimasti lì con la testa. Alcolizzati, anestetizzati, incapaci di reagire e di vivere. Hanno scelto loro di andare a combattere, ma chissà come non erano preparati. Le responsabilità individuali esistono e non si cancellano, ma forse si possono mettere in relazione le follie di tanti "pazzi" con la mentalità di un paese dove la pace si ottiene con la guerra. Dove chiunque voglia si può comprare una pistola e dove il modo per combattere le ingiustizie è uno solo – certo, non tutte le ingiustizie, solo quelle che convengono.
Ora contro chi è responsabile dello sciagurato gesto verranno presi i giusti provvedimenti. Che si tratti di un pazzo solitario o di un gruppo che aveva alzato il gomito, poco importa. Una punizione esemplare. Un po' come quando ai baby killer che fanno stragi nelle scuole americane viene dato l'ergastolo. Ma le stesse pistole usate per ammazzare continuano ad essere vendute e ad andare a ruba.

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Commenti

Anonimo ha detto…
Le armi non uccidono, sono le persone che uccidono, toglieli le armi e useranno coltelli accette bastoni o taniche di benzina. Bisogna educare le persone al rispetto degli altri, che nulla gli è dovuto se non il rispetto e la gentilezza, invece tutti pretendono e poi sclerano e se hanno una pistola usano una pistola se non ce l'hanno usano bastoni o coltelli vedi il prode Pietro Maso, Ferdinando Carretta, Erika e Omar di Novi ligure eccetera eccetera, tutti con la certezza di farla(quasi) franca per via delle leggi da buffoni che ha questo paese di buffoni

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