Consiglio regionale della Lombardia, 10 membri su 80 sono indagati
Lombardia, con l'indagine sull'assessore La Russa, fratello dell'ex ministro (coinvolto anche il genero), inquisiti battono l'antica tangentopoli. Pdl e Lega in testa.
Il decimo sotto inchiesta al Pirellone. Con l'indagine che coinvolge La Russa sale a dieci su 80 il numero di consiglieri regionali sotto inchiesta giudiziaria in Lombardia. Mercoledì scorso accuse di corruzione e di finanziamento illecito dei partiti erano state rivolte ad Angelo Giammario (Pdl).
Prima di lui erano finiti sotto accusa, in indagini diverse tra loro, il presidente del consiglio regionale Davide Boni (Lega, per corruzione), sempre per un presunto giro di tangenti, e i due vicepresidenti eletti assieme a lui Filippo Penati (Pd, ora al gruppo misto) e Franco Nicoli Cristiani (Pdl).
Prima di lui erano finiti sotto accusa, in indagini diverse tra loro, il presidente del consiglio regionale Davide Boni (Lega, per corruzione), sempre per un presunto giro di tangenti, e i due vicepresidenti eletti assieme a lui Filippo Penati (Pd, ora al gruppo misto) e Franco Nicoli Cristiani (Pdl).
L'ex consigliere segretario Massimo Ponzoni (Pdl) è stato arrestato invece per bancarotta. Risultato: quattro componenti sui cinque iniziali dell'ufficio di presidenza del Pirellone sono stati indagati. A questi casi si aggiungono quelli dei consiglieri Pdl Gianluca Rinaldin, sempre per presunta corruzione.
Quasi patetiche e perse nella memoria dell'era Bwrlusconi la accuse a Nicole Minetti (favoreggiamento della prostituzione). E quelli degli assessori leghisti Daniele Belotti (per una vicenda di tifo violento) e Monica Rizzi (accusata di dossieraggio ai danni di avversari politici interni al partito).
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