Codacons lancia l'allarme suicidi

La Punto bruciataÈ stato un agente della polizia municipale di Bologna a spegnere con il proprio giaccone le fiamme che stavano avvolgendo G.C., l'uomo di 58 anni, originario del Casertano ma residente a Ozzano nell'Emilia, che questa mattina alle 8.20 si è dato fuoco davanti all'Agenzia della Entrate di via Paolo Nanni Costa per motivazioni legate e problemi economici.
Oberato dai debiti - Si tratta di un artigiano edile con un'impresa individuale, in sofferenza ultimamente per la crisi economica, come molti suoi colleghi del settore. Gli agenti lo hanno estratto dalla sua Fiat Punto dove hanno trovato poco dopo le lettere in cui l'uomo faceva riferimento ai suoi dissesti economici. G.C. è stato prima portato all'ospedale Maggiore di Bologna e poi in in elisoccorso a Parma. Ha ustioni sul tutto il corpo. La moglie, quando ha saputo, è stata colta da malore. Il pm di turno Massimiliano Rossi ha aperto un fascicolo conoscitivo senza indagati né titolo di reato.

Ha lasciato tre lettere - A muoverlo all'estremo gesto sarebbero stati problemi economici come si evince dalle tre lettere che ha lasciato, una proprio indirizzata alla commissione tributaria. Nelle lettere in cui spiega le ragioni del suo gesto l'uomo chiede perdono, oltre che alla moglie, anche all'Agenzia stessa. In una fa riferimento e pendenze tributarie: dice di aver pagato le tasse, chiede di lasciare in pace la moglie e annuncia l'intento di andarsene. Lo ha spiegato l'agente della polizia municipale che ha spento le fiamme. "Mi ha detto: 'ho tentato di uccidermi, voglio morire, voglio morire' ".
Artigiano edile in crisi - G.C. si occupava di lavori di piccola manutenzione nelle case. "Una persona molto equilibrata", lo definisce Ermanno Merli, responsabile Cna di Ozzano Emilia, comune della Provincia di Bologna dove da molti anni l'artigiano originario del Casertano si era trasferito, legandosi all'associazione di categoria. Merli non è a conoscenza delle lettere in cui l'uomo parlava della propria situazione: "Qualche anno fa so che aveva avuto dei contenziosi legati al fatto che non aveva pagato alcuni tributi - prosegue il responsabile dell'associazione - e per quello che sappiamo nell'ultimo periodo aveva più difficoltà del solito". Problemi che comunque "coinvolgono tutto il settore da un anno e mezzo. Sono molte le imprese fallite nel nostro territorio. Molte anche le persone che erano venute qui a lavorare e sono dovute ritornare al sud", perché non ce la facevano più.
Codacons: la crisi è ormai un dramma sociale - "Gesti estremi da parte di artigiani e piccoli imprenditori schiacciati dai debiti e dalle tasse, sono purtroppo sempre più frequenti, e danno vita in Italia ad una vera e propria emergenza sociale". Così in una nota il presidente del Codacons, Carlo Rienzi. Un gesto che, spiega, "è il segno evidente di come la crisi economica sia diventata oramai anche crisi sociale". "Il Governo non può limitarsi ad elevare le tasse e inasprire il fisco - aggiunge - ma deve anche intervenire per dare sostegno agli imprenditori in crisi - conclude Rienzi - studiando provvedimenti in grado di aiutare chi ha un carico troppo elevato di debiti e per questo non riesce a pagare tasse e scadenza varie entro i termini di legge".
Il sindaco di Ozzano: persona squisita - Così Loretta Masotti, descrive il suo concittadino. Masotti ha spiegato di conoscere l'artigiano, che abita con la moglie nella frazione di Mercatale, perché prima di essere eletta sindaco era stata responsabile Cna di Ozzano. "Ma non l'ho visto recentemente", ha detto. Il settore, ha aggiunto "vive una forte crisi, e per un piccolo imprenditore la situazione diventa ancora più drammatica".
foto ANSA
fonte: Tiscali



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