80% entrate di equitalia proviene da lavoratori dipendenti, pensionati, piccole imprese

I metodi inaccettabili di Equitalia sotto la lente del consiglio provinciale di Bolzano. Nel documento ispettivo del consigliere Donato Seppi tra l'altro scrive "circa l’ 80% delle entrate proviene da lavoratori dipendenti, pensionati, piccoli e piccolissimi imprenditori e liberi professionisti. Persone con le quali Equitalia cerca di fare cassa in tutti i modi, arrivando a iscrivere ipoteche sulle abitazioni dei morosi anche per crediti di importo bassissimo. Si nutrono anche dubbi e si chiedono conseguenti verifiche sul rispetto della legge 73/2010 che esplicitamente vieta iscrizioni ipotecarie per cifre inferiori agli 8.000 euro". Inoltre, per il rappresentante di Unitalia "Equitalia preferirebbe, per ovvie ragioni, vessare chi magari ha poco da pagare ma ha qualche bene da farsi pignorare, piuttosto che i veri delinquenti, titolari di fatto di imprese, proprietà immobiliari, barche, aerei, auto di lusso, furbescamente intestati a prestanome, familiari o a società di capitali italiane ed estere". Infine, sempre secondo Seppi "sarebbe stata concessa ad Equitalia la possibilità di effettuare indagini finanziarie, così da sapere se il debitore ha conti correnti, libretti di risparmio, conti titoli e così via. Ciò risulta una follia, anche perché c’è il pericolo concreto che Equitalia arrivi a pignorare direttamente i conti correnti senza avvertire il contribuente, così come fa l’Internal Revenue Service (IRS) americano. In tal modo un debitore rischia di vedersi svuotare il conto alla vigilia del pagamento semestrale della rata del mutuo, e se non sarà Equitalia, sarà la banca a pignorargli la casa!"

Sulla base di tutto ciò, la mozione di Seppi impegna il consiglio provinciale di Bolzano ad intervenire presso il Governo e il Ministero competente affinché "impedisca ad Equitalia di iscrivere ipoteche su immobili destinati ad abitazione principale per crediti inferiori al 30% del valore dell’immobile stesso, vieti il pignoramento di beni strumentali dell’impresa debitrice, applichi il tasso di interesse legale nella rateazioni dei crediti, la possibilità di condurre indagini finanziarie sui debitori, diminuisca la percentuale pagata ad Equitalia sui piccoli crediti riscossi e raddoppi quella sui grandi crediti (ad esempio superiori al milione di euro) per incentivare ulteriormente l’ente di riscossione a perseguire i grandi evasori."




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