Sindacato di polizia greco pronto ad arrestare funzionari dell’UE e del FMI

Il più grande sindacato di polizia greco è pronto ad emettere mandati di arresto per funzionari dell’Unione Europea e istituti di credito del Fondo Monetario Internazionale per richieste profondamente impopolari di misure di austerity.
In una lettera ottenuta dall’agenzia Reuters, la Federazione della Polizia Greca ha accusato i funzionari di ” …ricatto, soppressione  o erosione segreta della democrazia e della sovranità nazionale” e dice che uno degli obiettivi dei suoi mandati potrebbe essere l’alto funzionario del FMI per la Grecia Poul Thomsen.
La minaccia è soprattutto simbolica poichè questi mandati di arresto, secondo esperti giuridici, devono prima essere autorizzati da un giudice, però mostra la profonda rabbia verso istituti di credito stranieri che hanno chiesto riduzioni dei salari e tagli alle pensioni in cambio di fondi per mantenere a galla la Grecia.

“Dal momento che state continuando questa politica distruttiva, vi avvertiamo che non potete farci combattere contro i nostri fratelli. Noi ci rifiutiamo di opporci ai nostri genitori, ai nostri fratelli, ai nostri figli o a qualsiasi cittadino che protesta per chiedere un cambio di politica” riporta il sindacato che rappresenta oltre due terzi dei poliziotti greci.
“Vi avvertiamo che, come rappresentanti legali dei poliziotti greci, emetteremo mandati di arresto per una serie di violazioni di legge… come ricatto, soppressione e erosione segreta della democrazia e della sovranità nazionale”
La lettera è stata indirizzata anche al capo della missione della Banca Centrale Europea in Grecia, Klaus Masuch, e all’ex ispettore capo della Commissione Europea per la Grecia, Servaas Deroose.
I poliziotti hanno sopportato il peso della rabbia di masse di manifestanti che spesso marciano verso il Parlamento e si scontrano con la polizia in tenuta antissommossa. “Sbirri, maiali, assassini” sono le frasi che vengono regolarmente scagliate contro i poliziotti e scritte sui muri.
Migliaia sono scesi in piazza venerdì per l’ultima protesta ad Atene contro nuove misure di austerità che prevedono il taglio del 22% del salario minimo.
Un funzionario del sindacato di polizia ha detto che la minaccia a “rifiutarsi di schierarsi contro compagni greci è un’espressione simbolica di solidarietà e non significa che la polizia rinuncerà ai suoi sforzi per evitare che le proteste sfuggano di mano.  



fonte: Reuters tradotto da Magozine.it


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