La Cgil insegna agli immigrati come evadere la tassa sul permesso di soggiorno

Dovrebbero difendere e tutelare tutti i lavoratori, eppure i sindacati, in testa la “rossa” Cgil, si interessano palesemente solo di alcune categorie. In primis gli immigrati, già abbondantemente aiutati e consigliati quando si trattava di richiedere il ricongiungimento famigliare con parenti anziani affinché questi ultimi  potessero percepire la pensione sociale italiana senza aver mai né vissuto né lavorato in Italia. L’ha spiegato chiaramente a noi di Qelsi il consigliere regionale emiliano Alberto Vecchi,in un’intervista pubblicata il 3 gennaio. Ora si è aperto un altro fronte su cui la Cgil promette battaglia: la tassa sul permesso di soggiorno. Un provvedimento voluto dal precedente governo e confermato, non senza qualche resistenza, dall’attuale. Dal 30 gennaio, un immigrato che richiede il permesso di soggiorno dovrà pagare una tassa dall’importo complessivo fino a 272 euro.La Cgil, che non ha messo becco sulle nuove stangate che svuoteranno le tasche degli italiani, ha invece voluto dare battaglia contro la tassa sul permesso di soggiorno:
Siamo di fronte ad una norma ingiusta, discriminatoria e barbara considerandone anche le “finalità di scopo” connesse alle politiche (autarchiche ed incoerenti rispetto alle dinamiche dei flussi migratori in atto) di espulsione di immigrati “irregolari”
Si legge su un comunicato stampa diramato e diffuso dalla Cgil a livello nazionale. Il sindacato rosso ha già annunciato ricorso, ma c’è di più: tramite una circolare avrebbe anche suggerito agli immigrati di pagare meno di quanto dovuto. Una sorta di invito all’evasione, nemmeno tanto nascosto, con le istruzioni su come fare.
A rivelarlo è il giornale La Padania del 2 febbraio, a pagina 3, in un articolo a firma Andrea Ballarin. La denuncia è però di Sonia Viale, ex sottosegretaria al ministero dell’Interno, che sulle colonne del quotidiano rivela:

Sta scritto nero su bianco nella circolare del 27 gennaio dell’Inca Cgil (prot. Circ5/imm/mdc) che gli immigrati interessati a rinnovare il permesso di soggiorno dovranno attenersi sì al decreto che “stabilisce gli importi del contributo, in relazione alla durata richiesta dallo straniero”, ma che sarà “ovviamente nostro compito dare indicazioni in merito agli importi da versare”
Tradotto: “Cari stranieri, non vi preoccupate. Vi diremo noi della Cgil, che siamo vostri amici, quanto dovete versare”.
E se la Cgil farà versare all’immigrato in questione meno del dovuto? Lo spiega la stessa circolare
Nel caso venisse versato un importo inferiore a quello stabilito, riteniamo lo straniero sarà invitato a versare la differenza al momento della rilevazione delle impronte
Intanto il tempo passa. E la domanda per il permesso di soggiorno non viene rifiutata, ma solo sospesa. Un’altra circolare datata 27 gennaio, numero 400 e diramata questa volta dal Ministero dell’Interno, spiega infatti che
Se l’importo versato è inferiore a quello dovuto, l’operatore dovrà sospendere la trattazione dell’istanza in modo da consentire al richiedente l’integrazione dell’importo
Con questo, secondo Sonia Viale, il cerchio si chiude. Come spiega lei stessa:
La pratica viene solamente sospesa, e non rifiutata, per consentire all’attuale governo di prendere tempo e di trovare il sistema per abrogare la norma introdotta con il “pacchetto sicurezza” del 2009 e resa operativa dal decreto sottoscritto lo scorso ottobre dai ministri Roberto Maroni e Giulio Tremonti. Oppure per ridurre quasi del tutto il peso di questa imposta che, secondo quanto programmato, dovrebbe coprire i costi degli accordi di integrazione che entreranno in vigore a marzo, le spese per gli sportelli unici dell’immigrazione e, in parte, anche il carico economico per i legittimi rimpatri dei clandestini
Le casse statali sono vuote, agli italiani viene richiesto di pagare il debito pubblico con sacrifici lacrime e sangue, agli stranieri invece la Cgil insegna come evadere la tassa sul permesso di soggiorno. E chi non lo vorrebbe un sindacato così?



fonte: Quelsi



Commenti

Anonimo ha detto…
Lo dico da anni, i sindacati di sinistra sono stati da sempre la rovina di questo paese, non hanno mai difeso i lavoratori ma solo i loro associati e i loro partiti di riferimento, spero un giorno ce ne libereremo di questi parassiti
Anonimo ha detto…
Alla CGIL dovrebbero vergognarsi , prima distruggono il sistema produttivo in Italia con scioperi politici , ora insegnano a questi parassiti come non pagare . Da questi immigrati si aspettano molte tessere , ma questi sono solo dei parassiti.
Anonimo ha detto…
Ma voi quando la CGIL protestava davanto alla Camera dei deputati contro le manovre fiscali del governo Monti dove stavate....... forse a dormire.....Se mi spiegate dove la CGIl ha distrutto il sistema produttivo italiano vi saro' grato... spesso si parla senza cognizione di causa.... ma siamo il paese che capisce solo di calcio ...... basta che si gioca siamo tutti felici..... sull' immigrazione la CGIL dice che per finanziare l' espulsione (perche' con i soldi raccolti dai rinnovi si fa' questo) non e' corretto aumentare la tassazione agli immigrati che cercano o sono regolari.. si rischia di aumentare l' irregolarita'........
Anonimo ha detto…
la CGIL difende un causa giusta,i sacrifici richiesti dal governo Monti toccano sia italiani che immigrati, perché lo straniero deve fare un doppio sacrificio? pagare tutto cio che pagano gli italiani in piu deve pagare una sovra tassa ( perché la tassa per il permesso l'hanno sempré pagagta) datemi una ragione, io non vedo nessuna sinon quella della discriminazione verso una parte della sociéta che contruibisce nella richezza del paese, e che soffre come tutti in questo momento di crisi, facciamo un esame di coscienza lontano dagli scheme politici che demonizzano l'immigarto che ormai fa parte del tessuto sociale.
Anonimo ha detto…
se almeno lo stato rispettasse la legge dei tempi di consegna, niente da dire su quanto pagare, ma a qualità corrisponde valore...e se tutti diventassimo cittadini del mondo ? troppo utopica come idea, ma almeno le istituzioni ci speculerebbero molto meno, esempio: perchè devo pagare 5 euro per rinnovare la carta d identità ? se ho sempre abitato nello stesso paese? perchè devo pagare per avere un figlio che certifica la residenza quando ho la carta d' identità che già la certifica? bah chi lo sa..per fortuna esiste la cgil che difende chi viene sfruttato
Anonimo ha detto…
E' palese e questo da svariati anni che gli immigrati sono protetti perche' la legge dice" soggetti piu' deboli" rispetto a noi italiani.Questa e' una emerita stronzata in quanto noi siamo soggetti deboli ,loro hanno tutto assistenza sanitaria assistenza legale gatuita , case popolari e uqlsiasi ricorso facciano contro un Italiano e' vincente. Ma perche i sindacati non pensano a proteggere a noi che siamo sull'orlo del fallimento vessati e sfruttati da questo nostro paese di m....................a.

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