Monti: l'Italia ha fatto i compiti

Sembra quasi che Monti abbia sentito il bisogno di girare l’Europa per ricordare al mondo intero che i monelli italiani i loro compiti gli hanno fatti, hanno accettato la punizione loro inflitta dallo spread in attesa che questo pisello che quotidianamente infligge dolore alle banche, alle aziende e alle famiglie italiane sparisca tornandosene nelle leggende metropolitane dal quale proviene…
Nessuno che si chieda veramente per quale motivo il famoso pisello, ops spread sia ancora lassù ad oltre 500 punti nonostante tutto, nonostante le più imponenti manovre finanziarie e riforme pensionistiche della recente storia Italia.
Fa sorridere la dichiarazione che porta la tecnocrazia a dichiarare che i Paesi europei devono lavorare per cancellare ed eliminare i dubbi dei mercati finanziari. Loro non hanno dubbi oggi, loro stanno scommettendo a senso unico e se ne fregano di quello che accadrà nei prossimi giorni e mesi. Loro voglio denaro e liquidità, socializzare le perdite e privatizzare i guadagni.
“E’ molto importante per l’Italia – ha detto  Monti al termine di una colazione di lavoro con il premier francese,  Francois Fillon – lavorare mano nella mano con Francia e Germania e
anche in un contesto piu’ vasto comunitario, per aiutarci l’uno con  l’altro a fare in modo che gli sforzi che ognuno porta avanti nelle  politiche economiche nel proprio paese trovino un riconoscimento pratico  nei mercati finanziari”. Questo, ha proseguito il presidente del  Consiglio, “esige che si eliminino i dubbi che caratterizzano in questo
momento la zona euro quanto al suo futuro. Proseguiremo in modo sempre  piu’ intenso questa cooperazione costruttiva”.

Ma non solo addirittura Passera va oltre, chiedendo a viva voce più liquidità per i mercati tanto per non smentire una sottile deformazioni professionale anche se magari se qualcuno, come il sottoscritto,  puòarrivare a  suggerire che questa non è una crisi di liquidità ma di solvibilità …
” La linea è chiara: l’Italia sta lavorando sodo, ora anche «l’Europa deve essere all’altezza delle aspettative». Anche Corrado Passera, ministro dello Sviluppo economico e delle infrastrutture e trasporti, titolare ad ampio raggio delle strategie sull’economia reale, lancia da Parigi un messaggio preciso ai partner internazionali. Parla di risposta europea alla crisi finora deludente, di un approccio troppo morbido e di una soluzione definitiva che appare ancora lontana. Per questo invoca l’accelerazione dell’istituzione di un mercato unico, un maggiore coordinamento delle politiche economiche nazionali, il potenziamento del bilancio europeo ma soprattutto «il completamento dell’architettura della moneta unica» con «una Banca centrale europea dotata di tutte le risorse e gli strumenti utili a fornire liquidità e a garantire il buon finanziamento dei mercati finanziari».
Il Sole 24 Ore – leggi su http://24o.it/MCHDO
Gli sciacalli e gli avvoltoi, la speculazione anglo-americana vuole la pelle del nostro Paese e di conseguenza dell’Europa ma sorry… non ci riuscirà!
ROMA – Con «flemma britannica» gli italiani hanno accettato le «misure  pesanti» imposte dalla crisi, il Paese ha fatto il suo dovere e adesso  «l’ Europa non ha più alcun motivo di avere paura dell’ Italia». È con  orgoglio e determinazione che Mario Monti ha risposto al quotidiano  francese Le Figaro nella prima grande intervista dopo l’ ingresso a  Palazzo Chigi. (…)  Forte della manovra  approvata e delle misure di crescita in cantiere, il premier lancia un  monito piuttosto energico per allentare l’ asse franco-tedesco. «L’  armonia tra Francia e Germania è condizione assolutamente necessaria»,  però non è sufficiente: «Due Paesi su 27, anche se sono i più grandi,  non possono decidere per tutti gli altri». In gioco, tra l’ altro, ci  sono i contenuti della lettera che il 29 dicembre il governo ha inviato  al presidente del Consiglio europeo Van Rompuy, per chiedere di evitare  nuovi vincoli sul debito. E ora che gli emendamenti alla bozza di  Trattato «salva euro» sono ufficiali, è ancora più chiaro che Monti si  batterà perché siano lasciati spazi di manovra sulla disciplina di  bilancio. Su debito e deficit l’ Italia chiede che si tenga conto delle
«esigenze di investimenti pubblici» e, rispetto all’ obbligo di ridurre  di un ventesimo l’ anno il debito eccedente il 60% del Pil, che si  valuti «l’ influenza del ciclo economico». (…): «L’  Italia è vittima del rischio zona euro».
… non solo ma vittima anche di un manipolo di politici incompetenti che sta solo pensando alla propria rielezione, uno dei fattori determinanti che esamineremo nel post dedicato “ANNO 2012: ESPLOSIONE DEL DEBITO” e della guerra finanziaria che America e Inghilterra stanno alimentando appoggiati dalle paranoie e dal senso di onnipotenza tedesco, il tutto per distogliere l’attenzione dalla propria realtà economico/finanziaria e sociale a dir poco, terrificante!
Tanto per non smentire il potenziale di una permanente esposizione alle radiazioni televisive ieri Monti ospite a “Che tempo fa” a dichiarato che il disarmo unilaterale delle corporazione di questo Paese potrebbe consentirci di dare più spazio alla concorrenza e ai giovani, mai una volta che sento parlare della Famiglia, fulcro di ogni società e si che il professor Monti dovrebbe conoscere l’importanza economica e sociale di questo potenziale nucleare che sta nascosto nella famiglia.
Il professor Monti cancella l’ ombra di una nuova  ma dice una immensa fesseria quando sottoliena che la moneta unica ha mantenuto il potere di acquisto rispetto ai beni che di solito compriamo richiamando il cambio con il dollaro manipolato e dimenticando la perdita di potere di acquisto degli italiani o meglio della classe media italiana, gli altri tra evasione, elusione e capitali all’estero hanno già provveduto.
Mentre sul fronte tedesco e in vista dell’incontro con Angela Merkel, il premier non ha dubbi: “Quello che abbiamo fatto può essere da esempio per altri paesi”. L’Italia dunque ha fatto i compiti a casa. “E non  perché ce lo ha chiesto l’Europa, ma per assicurare un futuro ai nostri figli”. Ma “certamente quella che abbiamo davanti è una crisi di sistema”. Parole legate in particolare alla questione banche e al terremoto che in questi giorni sta scuotendo il comparto. Il premier però rassicura: “Il nostro sistema è considerato uno dei più stabili”. Sul punto di Unicredit “il tracollo è legato alla questione del rifinanziamento”.(Il Fatto Quotidiano)
Dopodiche si passa alle ricette, non quelle di nonna Merkel ma a quelle che dovrebbero permetterci di uscire dal giogo della finanza, si ha detto proprio uscire dal sequestro della finanza… non è affascinante, in un’Europa ormai inflazionata da banchieri e consiglieri finanziari, uomini trilaterali e venditori di formaggini Bildelberg! Guai applicare la Tobin Tax da soli fa male alla…finanza, in Inghilterra ne applicano una, al confronto della quale la Tobin assomiglia ad un pulviscolo atmosferico.
Poi si torna sulla Svizzera e sulla questione evasione, stiamo dando un’occhiata all’argomento ha detto Monti ma non bisogna dimenticare che Germania e Gran Bretagna hanno fatto qualcosa che l’UE non ha gradito ovvero accordi bilaterali, si a ha detto così, accordi bilaterali, incredibile come se dovessimo richiedere anche il consenso europeo che tassare a sangue un numero imprecisato di capitali che nel frattempo sta già emigrando dalla Svizzera verso nuovi paradisi fiscali mentre in Italia si discute di come fare con calma e per piacere.
“Sono stato il primo quando ero Commissario europeo nel 1999. A nome della Commissione europea sono andato a Berna per avviare il primo duro negoziato con la Svizzera perché accettasse di applicare alcuni principi sulla direttiva della tassazione del risparmio e sono stati fatti passi avanti”. Quindi spiega: “Se vogliamo gli accordi di Germania e Gran Bretagna sono il risultato ultimo di questo accordo. La pressione sulla Svizzera viene esercitata. La Svizzera non è l’unico Paese al mondo che ha un occhio di riguardo, magari chiuso, sui capitali esteri ma in questi anni la politica nei confronti di questi paradisi fiscali è cambiata. E la Svizzera si è comportata di conseguenza. Non è più come prima”. Ilfattoquotidiano
Figuriamoci poi se gli speculatori della politica non si sono sentiti in dovere di richiamare il professore ad un maggiore contegno in fatto di umorismo fiscale…dopo la battutina sulle manine in tasca di berlusconiana memoria. Chi dimentica lo stato di polizia sventolato in occasione di un normale controllo tra quelli che non amano che qualcuno metta loro le manine in tasca soprattutto quando sono strapiene di liquidità e denaro in contanti.
Affascinante nulla è più come prima, tutto cambia e resta per sempre uguale, senza dimenticare che la ricchezza è un valore ha detto  Monti senza precisare la ….sostanza in attesa di una sana e irrinunciabile redistribuzione nei paese dei furbi e dei parassiti!
Ma di questo ed altro ne parleremo nel post in preparazione la prossima settimana, per tutti gli amici e sostenitori di Icebergfinanza, per coloro che lo vogliono sostenere anche economicamente, osserveremo da vicino probabili iceberg e stelle polari del 2012, un anno che passerà alla storia in una maniera o nell’altra, un anno decisivo per la futura intensità della tempesta perfetta, una tempesta che ci accompagnerà ancora per qualche anno, al di là dell’immaginazione dei mercati finanziari e della gente comune

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Commenti

Anonimo ha detto…
Nessuno che si chieda veramente per quale motivo il famoso pisello, ops spread sia ancora lassù ad oltre 500 punti nonostante tutto, nonostante le più imponenti manovre finanziarie e riforme pensionistiche della recente storia Italia.

" Forse è sempre colpa del Berlusca" direbbe qualcuno. L'importante era fare un altro soft ribaltone e infischiarsene delle scelte degli italiani "

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