L'equità di Monti: Soldi alle banche, Equitalia e una nuova fabbrica di poveri.

L'ascesa dell'uomo della Trilaterale in un contesto nazionale politico allo sfascio. Mario Monti:" niente lacrime e sangue, ma solo equità".

La dichiarazioni di Mario Monti hanno dell'inverosimile. Da quando è salito agli scranni più alti del Governo "l'Uomo del Mistero" (nemmeno più di tanto) continua a proferire spropositi, elargendo, ai microfoni dei mass-media, discorsi senza mai dimenticarsi di aggiungere il termine "equità". L'Equità: un termine nobile che al giorno d'oggi sembra avere assunto una poliedricità di significati in funzione al vissuto di chi ne parla. Mi spiego meglio: Il povero Monti potrebbe non avere colpa (scusate l'eufemismo) nel considerare "equa" una manovra che, di fatto, è una vera e propria mannaia che si sta abbattendo sul capo di milioni di poveri contribuenti. Sempre i soliti, e cioè coloro che non hanno Santi in paradiso, risorse adeguate per difendersi, e soprattutto coloro che non posseggono numeri di telefono o gli indirizzi di Befera (Fisco-Equitalia) o di Draghi (Banche) per potergli inviare gli auguri di Natale, poter essere invitati alle loro cene (o party, nel linguaggio patrizio) e magari poter sperare, tra un piatto di ostriche e un bicchiere di champagne, di “patteggiare” in tempi celeri e provvidenziali i conti col fisco e con le banche. Non ci è dato sapere se il mitico Valentino Rossi, l'immenso e compianto Luciano Pavarotti o il "grande" Brunetta" abbiano mai calcato le dorate stanze delle dimore di questi personaggi della finanza, ma una cosa è certa: hanno avuto dei guai col fisco e hanno ottenuto grossi sconti. Che ci provi qualcuno di noi poveri derelitti umani a chiedere uno stralcio a Equitalia, di sicuro ne rimarremo commossi per la sua infinita misericordia.


Chiaramente l'estremizzazione di quanto affermato serve per far capire che a pagare sono sempre e solo i soliti ignoti (o noti, per sfiga) e che il concetto di "equità" è multiforme, e non dovrebbe esserlo. Per un uomo come Monti vessare il popolo rappresenta la massima espressione dell'Equità. Per il popolo essere vessati vuol dire esattamente il contrario. In questo forse super Mario non ha colpa, visto che la sua visione della realtà è chiaramente distorta e affetta da una sorta di automatismo indotto, da anni e anni di vita vissuta nel sublime girone dei regnanti e dei decisori assoluti del destino altrui.

Per chi ancora non lo sapesse, e molto è stato scritto sulla sua vita, il neo Presidente del Consiglio è un Massone. O almeno lo è stato ufficialmente fino agli inizi di novembre scorso, considerato che la sua foto riempiva gli spazi della home page del sito della Commissione Trilaterale ( http://www.trilateral.org/) in qualità di Presidente Europeo, al fianco di quella di Joseph S. Nye, Jr. per il nord America e Yotaro Kobayashi per l'area Asiatica. Perchè in prima linea le foto di tre uomini di potere qualunque? Semplicemente perchè ognuno di loro è al comando di una specifica delegazione, per continente, che fa capo alla Commissione Trilaterale, che non è altro che una Commissione nata -ufficialmente- per tenere le relazioni tra questi importanti poli mondiali, promuovendo la pace e lo sviluppo economico. Davvero divertente, un intento davvero nobile, se non fosse che delle riunioni di questa Commissione - che si tengono ogni tanto negli alberghi più lussuosi del pianeta- non si è mai saputo nulla, mai una fuga di notizie, mai nessuna indiscrezione, nè uno scoop. Inoltre, e non è un dettaglio trascurabile, questa Commissione ha come membri una combriccola di miliardari, tecnocrati, imprenditori, esponenti di spicco delle forze armate su scala mondiale. E quando tra i nomi dell'elenco dei soci compare quello di Enrico Letta (sappiamo tutti chi è), Pierfrancesco Guarguaglini (Finmeccanica), Federica Guidi (Ducati Energia), Carlo Pesenti (Italcementi), Marcello Sala (Intesa San Paolo), Maurizio Sella ( Gruppo Banca Sella e ABI), Enrico Tomaso Cucchiani (Allianz S.p.A.), Luigi Ramponi (Membro del Senato Italiano, ex Vice Capo di Stato Maggiore della Difesa), Gianfelice Rocca (Confindustria) e altri ancora di pari grado, provenienti da altre nazioni ed esponenti di spicco dei vari comparti economico-finanziari-militari su scala planetaria, allora c'è da chiedersi se davvero la democrazia delle nazioni dichiarate tali sia davvero tutelata da persone come queste che hanno a cuore, prima di tutto, le loro faccende da imprenditori (settore armi e non) e banchieri. Davvero sarebbero disposti a rinunciare alle loro mission aziendali, anteponendo i bisogni dei popoli in crisi, oggi più che mai, alle oscillazioni dei titoli in borsa delle loro aziende, banche? Se qualcuno ci crede ci scriva pure.

Monti non figurerà più nella home page della Trilaterale, ma ne ha fatto parte, così come è stato un tecnocrate della Goldman Sachs (la più grande banca d'affari del mondo) ed è stato messo a capo del Governo italiano. Cosi come l'insigne Lucas Papademos, ex Goldman Sachs ed ex membro della Trilaterale, è stato messo a capo del Governo Greco. E' un caso? Oppure si può finalmente dire che il potere bancario mondiale, con l'avallo della BCE, sta commissariando le sovranità degli stati europei, cominciando una sorta di risiko planetario per tutelare gli interessi delle banche e degli speculatori, gli stessi che hanno messo l'Europa in crisi? Costringere la gente ad aprire i conti correnti, dare risorse illimitate alle banche, innalzare il tetto del tasso di usura, vessare la popolazione con nuove tasse rappresenterebbe per Monti quella "Equità" che di tanto in tanto viene fuori dalle sue performance mediatiche. In tutto questo disfacimento economico e sociale però c'è una cosa che funziona alla grande: "La fabbrica dei nuovi poveri", inaugurata due mesi fa da Mario Monti che è in continua crescita, e che forse darà un forte scossone allo spread.


Eduardo Parente - collaboratore nocensura.com

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Commenti

Anonimo ha detto…
Ida Magli lo aveva previsto. No! Questo No!


di Ida Magli
Italiani Liberi | 10.11.2011



No, Signor Napolitano, non sopporteremo una simile nauseante “furbata”. Creare all’improvviso un senatore a vita per far credere che si tratti di un politico e fingere così che l’Italia non si sia consegnata nelle mani dei banchieri, è un sotterfugio intollerabile. Quale disprezzo per i poveri Italiani! Quale disprezzo per la Repubblica e per la politica! Abbiamo, dunque, così la misura della spaventosa miseria civile e morale dei nostri “rappresentanti”. La Bibbia afferma che “Dio vomita gli ipocriti”. Sono certa che non ha mai vomitato tanto.

Senatore a vita il signor Mario Monti? Un cittadino benemerito della Repubblica e di specchiati costumi? Forse non tutti i cittadini lo sanno o se lo ricordano (e su questa ignoranza ha contato, oltre che sul complice silenzio dei politici e dei giornalisti, Giorgio Napolitano nel nominarlo) che Mario Monti è stato costretto, nella sua qualità di Commissario europeo sotto la presidenza Santer, a dare le dimissioni “per l’accertata responsabilità collegiale dei Commissari nei casi di frode, cattiva gestione e nepotismo” messi in luce dal Collegio di periti nominato appositamente dal Parlamento Europeo. La Relazione fatta da questi Saggi al Parlamento, nonostante la prudenza del linguaggio ufficiale, fa paura. Si parla infatti dell’assoluta mancanza di controllo nella “rete di favoritismi nell’amministrazione”, di “ausiliari esterni” e di “agenti temporanei”, di “minibilanci espressamente vietati dalle procedure amministrative”, di “numerosissimi esterni fuori bilancio, ben noti all’interno della Commissione con il soprannome di sottomarini”, che operano con “contratti fittizi”, dietro “raccomandazioni e favoritismi”; di abusi che hanno comportato, con il sistema dei “sottomarini” l’erogazione non controllata di oltre 7.000 miliardi nell’ambito dell’Ufficio Europeo per gli Aiuti umanitari d’Emergenza (miliardi usciti dalle nostre tasche, naturalmente, e che dovevano andare, ma non ci sono arrivati se non in minima parte, ai bambini della Bosnia, del Ruanda morenti di fame). Evidentemente Mario Monti è inamovibile, o meglio può perdere un posto soltanto per guadagnarne uno migliore. Nel 1999, al momento di una caduta così ignominiosa, ha provveduto la successiva Commissione, con presidente Romano Prodi, a riconsegnargli il posto di Commissario. Cose che succedono soltanto nell’onestissimo ambito delle nostre istituzioni politiche. I semplici cittadini vanno sotto processo per gli ammanchi, o come minimo perdono l’incarico.

Perché mai, dunque, dunque, dovremmo affidare a questo signore i nostri ultimi beni? In omaggio, forse, al truffaldino sotterfugio inaugurato dalla Presidenza della Repubblica? I politici che lo voteranno come capo del governo sappiano che, visto che non possediamo nessun altro potere, annoteremo ogni loro “Sì” per cancellare per sempre il loro nome da qualsiasi futura elezione.

Ida Magli
10 novembre 2011



http://www.italianiliberi.it/

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