I cittadini suicidi e l’arrocco della politica

suicidio thumb e1325593521573 I cittadini suicidi e larrocco della politicaAll’invito del Presidente della Repubblica,Giorgio Napolitano, ad aver fiducia nel futuro e nell’Italia, nei primi giorni del 2012 hanno risposto una serie drammatica di suicidi, frutto della disperazione e della mancanza di prospettive. Prima un detenuto in attesa di giudizio si è ucciso in carcere, poi un imprenditore fiaccato dalla crisi e dagli inevitabili licenziamenti a cui era stato costretto, infine un anziano cui l’Inps aveva chiesto la restituzione di cinquemila euro: temendo di perdere l’intera pensione, si è tolto la vita. 
Al di là dei proclami di ottimismo di istituzioni e politica (sempre più arroccate e sicure nei loro “fortini”), dunque, l’Italia reale è ben diversa. Lontano dalle stanze del potere si consumano drammi tali che portano alla morte. E come nel 1929 statunitense, le cause sono sempre più spesso legate alle prospettive del sistema Paese. Basti pensare che – secondo l’ultimo rapporto di Sos-Impresa Confesercenti – negli ultimi tre anni hanno chiuso per debiti circa 190mila imprese, una falce che solo nel 2010 ha fatto chiudere 50 imprese al giorno eperdere 30mila posti di lavoro. A questa situazione di stallo della crescita si aggiungono gliattentati – sempre più frequenti – alle sedi di Equitalia, avvenimenti su cui pesa un inquietante silenzio da parte della politica (illusa, forse, di compiacere i cittadini vessati).

Ma lo scarto tra Paese reale e Paese della politica risulta ancora più evidente se si vanno a guardare gli stipendi dei politici, argomento ormai trattato in tutte le salse ma sempre tristemente attuale. Ed è di oggi la relazione della Commissione Giovannini, secondo cui un parlamentare italiano guadagna oltre 16mila euro lordi al mese, contro i 13.500 di un deputato francese, i 12.600 di uno tedesco, i poco più di 10 mila euro di un olandese, i 9.200 di un deputato belga, gli 8.650 di un austriaco o dei “pochi spiccioli” – 4.630 euro – di uno spagnolo. I nostri deputati intascano circa il 60% in più dei colleghi europei, salvo poi andare a mercanteggiare in televisione la necessità di adeguare gli stipendi a quelli dei colleghi dell’Ue: una bufala ad uso e consumo dei media. Il Paese – nel frattempo – muore, le aziende chiudono, gli imprenditori, i pensionati e i carcerati si tolgono la vita. E’ uno scarto che la nostra politica non riesce o non vuole comprendere.

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Commenti

mario ha detto…
Ma state tranquilli che il nostro "caro" ma che dico "carissimo" professore prima o poi, molto poi, provvederà. Al momento è troppo impegnato a spennare il popolo italiano che non capisco come al passaggio di un tale individuo alcuni possano applaudirlo. Intanto, alla faccia della crisi e dei sacrifici per gli italiani, il trio schifani, casini e rutelli se la spassano andando in vacanza a suon di dollari. Voglio dire, andiamo pure davanti ai palazzi, dove questi signori dormono o si mettono daccordo per le vacanze, ma per manifestare il diritto di sopravvivere non di suicidarsi come purtroppo sta accadendo.
Anonimo ha detto…
IL 7 FEBBRAIO PROSSIMO LA CORTE COSTITUZIONALE SI ESPRIMERA' SULL'INCOSTITUZIONALITA' DELL'ODIOSA NORMA SALVABANCHE (PRESCRIZIONE BREVE PER L’ANATOCISMO BANCARIO) INSERITA NOTTETEMPO NEL DECRETO MILLEPROROGHE VOTATO DAL GOVERNO BERLUSCONI IL 26.02.2011. FACCIAMO SENTIRE LA NOSTRA VOCE DI PRONTI ALLA RIVOLTA AFFINCHE’ UN ORGANO CHE DOVREBBE ESSERE INDIPENDENTE E SUPER PARTES NON SI PIEGHI ANCORA ALLA VOLONTA’ DI CHI CI HA RIDOTTO IN QUESTO STATO!!!!!

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