Grecia in crisi: sussidi di invalidità a pederasti, guardoni, sadomasochisti

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Sussidi di invalidità per guardoni, giocatori compulsivi, pederasti, feticisti, sadomasochisti etc. Dove? Nella Grecia semifallita. Discussioni e critiche, perché un feticista è considerato invalido al 40% mentre un diabetico al 10%.
Il politicamente corretto colpisce la Grecia che invece è in ginocchio dal 2009, con 350 miliardi di debito pubblico: pedofili, piromani, feticisti, giocatori compulsivi e sadomasochisti sono da ora considerati dei «portatori di handicap». In quanto tali sono suscettibili di prendere dei sussidi, nonostante tutto il sistema del welfare sia stato colpito e abbia subito tagli notevolissimi.
La decisione di ampliare la lista dei beneficiari di sussidi per disabilità è contestata da molti, a partire da Yannis Vardakastanis, presidente della federazione delle persone disabili, secondo il quale «La nuova lista contiene cambi significativi ai quozienti di disabilità, e questo potrebbe impedire a molte persone di accedere ai sussidi statali». La nuova lista infatti stabilisce per i pederasti, feticisti e masochisti il 40% di invalidità. Un guardone è considerato invalido tra il 20 e il 30% dei casi, ma per un diabetico che deve assumere insulina in continuazione è previsto un sussidio del 10% appena.
E' questo gioco di percentuali che sta creando critiche e perplessità.
Secondo la Federazione disabili greca, il provvedimento rischia di assottigliare i fondi dei veri invalidi, anche se il sussidio scatta dal 67% di "invalidità in su, perché si potrebbero sommare più invalidità in una stessa persona".

In Grecia un disoccupato non vedente ottiene 700 euro al mese di sussidi, mentre un non vedente che lavori guadagna 360 euro. Il Paese lotta contro la bancarotta dal 2009 con un debito pubblico di 350 miliardi di euro.
Altre contestazioni internazionali hanno riguardato il musicista comunista Mikis Theodorakis, che di recente ha dichiarato: "Tutto ciò che accade oggi nel mondo ha a che fare coi Sionisti... Gli Ebrei Americani sono dietro la crisi economica mondiale che ha colpito anche la Grecia". La frase di Theodorakis è considerata tra le peggiori dichiarazioni antisemite del 2011 dal Centro Simon Wiesenthal, insieme a 9 altre, tra cui il "I love hitler" di John Galliano.  Forse in Grecia serve altro, che la politica, le chiacchere, il politicamente corretto e le discussioni sui sussidi. E non solo alla Grecia.


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